Una nuova voce piacentina ha appena lanciato il suo primo brano
Di Martina Zoppi prima ne abbiamo sentito parlare, poi l’abbiamo conosciuta in veste di interprete e oggi la scopriamo del tutto (o almeno per adesso) con il suo primo singolo che subito, grazie ad Elena Botti, è diventato anche video.
Il brano si intitola Siamo pagine, è uscito solo da pochi giorni, e rappresenta un nuovo capitolo nel percorso di crescita di questa ragazza piacentina. L’abbiamo cercata (e trovata) subito per chiderle qualcosa su questo suo brano. Ecco cosa ci ha detto.
Ti abbiamo conosciuta mentre cantavi pezzi di altri artisti (ad esempio quelli di Matteo Corradi. Ndr). Ora ti troviamo con un tuo brano. Quando é iniziata questa evoluzione?
È iniziata l’anno scorso quando mi sono resa conto che avevo bisogno di un cambiamento radicale, sia fisico che psicologico e così ho iniziato un percorso nuovo, tutto mio.
Siamo pagine parla di te. Cosa ci vuoi dire con questo brano?
Questo brano l’ho scritto in un momento in cui non mi sentivo capita da alcune persone e non riuscivo ad esternare i miei pensieri, era come se avessi realmente “un libro in testa” ma nonostante ciò, ho guardato oltre e ho lasciato perdere quelle cose-persone che non mi facevano stare bene. Posso dire che adesso sono molto più serena con me stessa, d’altronde come dico nella canzone, “siamo pagine su cui scrivere“.
Immaginiamo che questo sia solo il primo passo. Qual è il tuo progetto musicale per il futuro?
Il mio progetto musicale è di mettermi “a nudo” davanti ad un pubblico raccontando le mie esperienze attraverso un album di canzoni tutte scritte da me.
A breve uscirà un altro singolo e poi vorrei raccogliere tutte le idee che mi sono appuntata durante questi anni per lavorare appunto ad un album.
Abbiamo seguito il lancio del brano come un grosso cambiamento per te. Che cosa rappresenta portare al pubblico canzoni tutte tue?
È un grosso cambiamento perché finalmente ho raggiunto quella consapevolezza che mi è mancata un po’ in questi anni, sono più sicura e determinata e non ho paura ad essere me stessa.
Un brano che é già video. Come é stato costruito?
Il video in sé è molto semplice, é tutto un gioco di luci, ombre e linee. Essendo stato elaborato dopo la quarantena, non potevamo fare le cose in grande. Sul set eravamo in 3 io, Elena e mio fratello Marco che è il suo fidanzato. Elena filmava e dirigeva, Marco girava lo sgabello su cui ero seduta e in più mi ha disegnato tutte le linee sul volto. È stato molto divertente perché eravamo in famiglia infatti anch’io ero molto a mio agio.
Leggiamo tanti nomi nei ringraziamenti. Su chi ha collaborato con te, cosa ci puoi dire?
Beh, dunque ovviamente devo ringraziare il mio amico Beppe perché mi ha spronato a fare questo grande passo e mi ha dato tanti consigli che mi sono serviti nella stesura del testo, il Max (Repetti. Ndr), mio insegnante di pianoforte perché ha arrangiato splendidamente la canzone, dai 3 accordi iniziali che gli avevo proposto, ne é uscita una canzone splendida e non scontata grazie al suo lavoro.
Poi ci sono i musicisti, Stefano Schembari, Francesco Migliorini, Riccardo Polledri, Max e il Calle dell’Elfo studio che mi hanno caldamente sostenuto in questo mio primo passo verso il cantautorato.