Lo abbiamo ascoltato e ora lo vediamo anche: Matteo Corradi e la sua Love Unfurled
Solo pochi giorni fa eravamo qua a parlare di Introspection (cliccate sul titolo andate all’intervista dove troverete i link per l’ascolto) il primo album di Matteo Corradi, ed oggi è il giorno dell’uscita del primo video. La scelta, che Matteo ci spiegherà qua sotto, è ricaduta su Love Unfurled, il brano cantato da Martina Zoppi, presente nel video insieme a Lorena Tamellini, una bravissima ballerina di danza classica.
Per conoscere meglio il brano ed il video, girato da Marco Cattaneo, abbiamo sentito di nuovo il suo autore, Matteo Corradi.
Come mai per il primo video hai scelto Love Unfurled?
Perché si discosta un po’ dagli altri. Unico in 6 ottavi, particolare ed introverso, che porta molto alla riflessione. Un brano su cui tutti abbiamo dato un po’ di più a livello emotivo. Una cosa che mi fa molto piacere è che questo video arriva in un momento storico particolare, perché questo brano parla proprio di attualità e della mia visione del mondo, in particolare del fatto che le persone, e la società in generale, danno sempre di più un valore monetario della vita e sempre meno a quello sentimentale. E questa è un po’ la riflessione che voglio fare con questa canzone. Un pezzo che alla fine si apre sia musicalmente sia come testo, con una speranza sul futuro.
Sappiamo del rapporto di amicizia nato con Martina Zoppi. Dal lato musicale, quanto le hai lasciato carta bianca nell’interpretazione e quanto invece l’hai aiutata ad entraci dentro appieno?
Orma è diventata più di un’amica, quasi una sorella, e con lei, come con gli altri artisti ho dato una traccia lepre, cantata da me sull’arrangiamento in modo che tutti avessero qualcosa su cui basarsi, ma poi ho lasciato libera interpretazione. Il bello di quando chiami altri musicisti è che hanno una caratteristica che a te piace e allora devi lasciarli liberi di fare, altrimenti diventa una cosa meccanica. Solo lasciandoli liberi puoi avere l’essenza del musicista e la sua espressività.
Un video che oltre a voi due vede in primo piano Lorena Tamellini e dietro la macchina da presa, Marco Cattaneo. Come è nata l’idea e la sceneggiatura del video?
È nata perché la danza classica, oltre ad essere una grande espressione di arte, rappresenta molto bene la caratteristica di questo brano, con la leggerezza che esprime, ma anche tanta sofisticatezza, studio impegno e dedizione, cose che si legano al brano perché parla di cose serie che possono portare ad una riflessione. Soprattutto i momenti in bianco e nero, portano molto a riflettere fino a quando arriva l’esplosione di colore, come uno spirito di rivincita, e tutto questo mi sembra molto calzante con il brano. Oltre a questo per me è stato importante avere Lorena perché è una ragazza con cui ho condiviso almeno 4 anni di Università, una ragazza molto dolce e simpatica oltre a essere una ballerina molto in gamba. Come per tutto il resto di quello che è entrato nel disco, anche la sua presenza è giustificata dall’essere una parte della mia vita.
Stai pensando anche ad un video per un altro brano di Introspection?
Beh io sto sognando un video per ogni brano come se ognuno fosse un film con una storia dietro, un modo per vederli vivere. Perciò sicuramente ce ne saranno degli altri, però più che al video sto pensando alla storia da posizionare dietro ad ogni brano, in modo che musica, testo e video, vadano tutti nella stessa direzione per portare l’ascoltatore nel mondo che l’autore vuole creare. Per me il video non è solo una cosa bella perché è stato fatto bene o perché sono stati spesi molti soldi, ma il video per me deve essere una componente che aiuta l’ascoltatore a capire il messaggio che c’è dietro a quel brano.