Samantha Fish: il biondo tornando blues si abbatte su Piacenza (Foto e video)

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Samantha Fish

pubblico in piedi, chitarre impazzite, piatti della batteria che schizzano (nel vero senso della parola) giù dal palco, groove e “tiro” forsennato, voce elettrica che duetta lunghi minuti con strumenti e pubblico

Tutto questo, e tanto altro, è Samantha Fish, nuovo astro nascente, e speranza del blues che ha infiammato il parterre del Chiostro di Santa Chiara in una inaspettata quasi mite serata di luglio, voluta e portata a Piacenza da Fedro per la rassegna Dal Mississippi al Po

Video: medley

Samantha Fish, astro nascente

solo anagraficamente (i suoi 33 anni le concedono una lunga carriera a venire) perché ha alle spalle un curriculum di tutto rispetto con ben 6 album all’attivo e, attenzione, l’ultimo recentissimo “Faster“, prodotto da un certo Martin Kierszenbaum che collabora anche con artisti come Lady Gaga, Sting, Sheryl Crow, tanto per dire.

Artista che riesce a coniugare lo spirito più nero del Blues padroneggiando una cigar box guitar, con la leggerezza di grandi ballate acustiche, il sapiente dosaggio di blues e rock con qualche spruzzata di leggerezza pop e l’amore per le coraggiose interminabili suite di un tempo: bellissimo il medley “Kill or be kind-Watch it die” di ben 15 minuti tutti d’un fiato con cambio di chitarra, assoli e arpeggi, voce che schizza sopra le teste del pubblico che da lì a poco piomberà sotto il palco.

Ad accompagnarla una band energica a cominciare dalla nuova batterista, Sarah Tomek, oltre a Ron Johnson al basso e a Matt Wade alle tastiere

Un piacere per gli occhi e soprattutto per le orecchie: Samantha Fish il tornado biondo della musica nera

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