Doppio appuntamento questa sera.
Il primo ai giardini Margherita per la rassegna “Musica ai Giardini” con lo spettacolo “Perchè ci vuole orecchio” un recital sulle canzoni di Enzo Jannacci e Giorgio Gaber, il secondo a Palazzo Farnese per la rassegna Estate a Palazzo Farnese con il concerto di Nico de Palo e Gianni Belleno dei New Trolls. Ad aprire questo concerto sarà il gruppo dei Kerygmatic Project.
“PERCHÉ CI VUOLE ORECCHIO” RECITAL SULLE CANZONI DI ENZO JANNACCI E GIORGIO GABER
Lorenzo Castelluccio voce
Carlo Zerri pianoforte
Lorenzo Castelluccio è un attore e cantante diplomatosi alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano, dotato di una preparazione variegata che comprende l’espressione corporea e vocale (diploma di baritono conseguito nel 1994 presso il Conservatorio G. Verdi di Milano). La sua preparazione poliedrica lo ha portato a collaborare con importanti registi nel teatro di prosa, quali G. Salvatores, F. Crivelli, F. Quadri, P. Poli ed E. De Capitani, nonché come baritono in prestigiosi teatri d’opera in
Italia ed all’estero (Teatro alla Scala di Milano, Teatro S. Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo).Come attore annovera diverse esperienze televisive in Rai e Mediaset (“La morte a passo di walzer” – fiction RAI anni 70 – “Strix” – show RAI anni 70 – “Frontiere dello spirito” per letture – Mediaset anni 90 – “Io sono innocente” – trasmissione verità su casi giudiziari – Mediaset anni 90 – “Casa Vianello”, “Vivere” – fiction Mediaset, “Scherzi a parte” – trasmissione Mediaset) ed alcune esperienze cinematografiche (Sogno di una notte d’estate – regia G. Salvatores, La leggenda di Al, John e Jack – regia di Aldo, Giovanni e Giacomo, Pane e Tulipani – regia di S. Soldini, come voce solista nel tango “Rosa y Clavel”). Negli ultimi anni Lorenzo Castelluccio ha ideato e diretto progetti artistici in completa autonomia e ha partecipato, con successo, a numerose produzioni teatrali, anche nell’ambito di importanti manifestazioni culturali rivolte alla musica, al teatro ed alla poesia.
Nico Di Palo & Gianni Belleno in concerto| opening Kerygmatic project
Davvero non ha bisogno di presentazioni un nome come quello dei New Trolls. Cinquant’anni di storia sono passati, dalla brillante apertura dei concerti italiani dei Rolling Stons e dei Led Zeppelin, che hanno consacrato la stella dei New Trolls nel firmamento delle Band d’importanza minternazionale, da allora non si sono più fermati, stregando con la tecnica, le vocalità polifoniche e con le innovative partiture, le platee di tutto il mondo. Milioni di “note”, scritte, interpretate e rimaste impresse nella storia musicale italiana, dai più grandi successi della band genovese, nata nel 1966: – 67” il primo singolo “Sensazioni” – 68” “Senza orario Senza bandiera” il primo Concept Album – 69” “Una miniera”, “Visioni” – 71” “Concerto Grosso per i New Trolls” – 72“ “Searching for a land” – 79” “Quella Carezza della Sera”, “Aldebaran” e tante altre a testimonianza delle loro profonde e ben radicate affinità con la musica. Dense atmosfere, testi e liriche importanti, sono i punti di partenza, per proseguire una organizzazione complessiva perfettamente coerente, fatta di alternanze di voci e di movimenti, rapidi e lenti, di contrasti dinamici e ritmici, come firma di uno stile musicale.
Il nuovo progetto prende il nome di : << Of NEW TROLLS >> . L’impegno reso possibile grazie alla fiducia dei fans, che da sempre hanno seguito le esibizioni dei due artisti, oggi hanno l’occasione di rivedere, finalmente sullo stesso palco, Nico e Gianni, eseguire i brani storici, dalle sonorità pop e del rock progressivo tricolore. Nico Di Palo e Gianni Belleno, saranno accompagnati da una Band ultracompatta di musicisti di alto spessore: Claudio Cinquegrana, chitarra e cori; Stefano Genti, tastiera e voce; Umberto Dadà, voce; Claudio Tarantola, tastiere e cori; Nando Corradini, basso e cori. Solo le note più belle costruiscono le emozioni.
Kerygmatic Project
I Kerygmatic Project nascono nel 1998 con la finalità di comporre brani originali che recuperassero nello stile e nella realizzazione la grande tradizione del progressive rock britannico degli anni settanta e ottanta, tradizione rinnovata secondo una nuova chiave di lettura in grado di abbracciare anche differenti stili, tanto da costituire un sound originale e ben riconoscibile.
Le composizioni dei Kerygmatic Project risentono, infatti, dei vari contributi ricavati dal rock, dal pop, dal jazz, dalla fusion e dalla musica classica, proponendo composizioni che, di fatto, difficilmente potrebbero essere categorizzate in un genere ben preciso e che sono il frutto di una ben definita filosofia. Secondo una definizione che sembra appropriata, i Kerygmatic Project possono essere considerati come l’espressione più fresca del prog & pop, termine coniato dal gruppo, in quanto sono tra i pochi ad aver posto in una coesione non stucchevole, ma ben equilibrata, ciò che di gradevole e non banale deriva della musica pop con l’art-rock derivato dalla tradizione del progressive. La scelta di organizzarsi in trio, dando molta parte alle tastiere, non è solo un elemento che può ricordare gli Emerson, Lake & Palmer, ma anche l’espressione più tipica di chi vuol fare con l’essenziale qualcosa che lo trascenda. Alcuni fra gli estimatori del gruppo, lo definiscono un trio alla Emerson, Lake & Palmer, con sonorità e carattere alla Genesis dell’epoca Collins, ma con un’originalità tutta propria.
I Kerygmatic Project, pur non ignorando la grande tradizione italiana della P.F.M., del Banco del Mutuo Soc- corso o delle Orme, solo per citare qualche esempio significativo, preferiscono utilizzare la lingua inglese. L’internazionalità e la musicalità di questa lingua, fanno dell’inglese l’idioma prescelto per le composizioni che si incanalano in una tradizione che, inizialmente, come si è già detto, ha le sue origini proprio in Inghilterra tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70.