Il Piacenza Jazz Fest si fa da parte al passaggio del covid, se lo scrolla di dosso, e ricuce e rilancia un festival che certo rinuncia ad alcuni pezzi, quelli che venivano da oltre confine per i quali erano troppe le incognite, ma, cambiare rotta, non vuol certo dire perdere in qualità, se è visto come occasione per vedere nuovi orizzonti, cogliere nuove possibilità.
Un programma di 6 concerti che prende per mano e accompagna gli spettatori attraverso un tour lungo tutte le sfumature che propone la galassia Jazz: dalla ricerca, alla spiritualità, dai tributi a chi ha fatto la storia (Charlie Parker), dalla consacrazione di chi la storia la sta facendo (Enrico Rava) alla glorificazione delle origini popolari del Jazz e quella New Orleans, e quel quartiere, Storyville, che ne ha decretato la nascita e ne è stato il fulcro gravitazionale.
Ad aprire il festival il 19 di settembre al Teatro President, (due spettacoli ore 19:30 e ore 22:00) troviamo l’estroso trombonista Gianluca Petrella nella sua versione più avveniristica che battezza il suo concerto col nome di “Cosmic Renaissance” per sottolineare se non fosse chiaro, come il concerto strizzi l’occhio ad esplorazioni che possiamo definire spirituali. Al suo fianco Mirco Rubegni (tromba), Blake Franchetto (basso), Federico Scettri (batteria, laptop), Simone Padovani (percussioni)
Il secondo concerto è intriso di ricerca del suono, armonia e fraseggio fluido, e troviamo un maestro dallo stile inconfondibile del calibro di Kurt Rosenwinkel, che, tanto per dare un contorno a questo grande chitarrista, questa estate avrebbe dovuto suonare con il suo grande estimatore Eric Clapton. Orbene lo abbiamo tutto per noi e lo troveremo al President il 26 di settembre (sempre due spettacoli 19:30 e ore 22:00) insieme Dario Deidda (basso) e Gregory Hutchinson (batteria).
Grande vero inchino dobbiamo riservarlo per un graditissimo ritorno: Enrico Pieranunzi e l’ensemble strumentale “JAS & OFI”, diretto da Michele Corcella che ha per titolo “Blues on Bach. The music of John Lewis”. Per l’occasione la sera di sabato 3 ottobre presso lo Spazio Rotative (ore 19:30 e ore 22:00) sarà presentato un grande lavoro di ricerca e orchestrazione realizzato a quattro mani da Pieranunzi e Corcella e portato in scena con un gruppo strumentale formato da cinque archi e cinque fiati che interagirà con il trio jazz.
La seconda parte della programmazione è quella che ha subito le maggiori ripercussioni pandemiche. Abbiamo perso per strada John Scofield e Dave Holland, Avishai Cohen, e i Yellowjackets.
Poco male perchè abbiamo l’occasione di ascoltare Enrico Rava in un’edizione speciale. Domenica 11 ottobre si esibirà in un doppio concerto (ore 17 e ore 19.30) presso il salone degli arazzi della Galleria del Collegio Alberoni, con un settetto che,oltre allo stesso Rava, vede protagonisti Francesco Bearzatti al sax tenore, Gianluca Petrella al trombone, Giovanni Guidi al pianoforte, Francesco Diodati alla chitarra, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria.
Penultimo, (sig!), appuntamento con una dedica speciale. Era pressoché d’obbligo celebrare il centenario della nascita di uno dei protagonisti assoluti del jazz, quel Charlie “Bird” Parker che ha reinventato il saxofono contralto e che più di tutti ha contribuito a fondare il bepop e che ancora oggi viene ricordato, studiato e considerato un punto di riferimento insuperato. Il compito di questa celebrazione, dal titolo “Parker 100” è toccato, evviva, a Mattia Cigalini che insieme ad altri due sax contralti Francesco Cafiso e Jesse Davis, saranno al centro del concerto che si terrà al President sabato 17 ottobre (ore 19:30 e ore 22:00) e saranno accompagnati da Andrea Pozza al pianoforte, Aldo Zunino al contrabbasso e Mario Gonzi alla batteria.
il finale, sabato 24 ottobre sempre presso il salone degli Arazzi ore 19:30 e ore 22:00, è tutto un all’insegna del divertimento e della spensieratezza. Non potevano essere che due funambolici Mauro Ottolini e Fabrizio Bosso ad introdurre gli spettatori in “Storyville Story”, un viaggio musicale alla scoperta di New Orleans. Saranno affiancati in questo racconto sonoro dalla voce di Vanessa Tagliabue York, dal sousaphone di Glauco Benedetti, dal pianoforte di Paolo Birro e dalla batteria di Paolo Mappa.