Nuovo appuntamento con il Piacenza Jazz Fest 2022
Flavio Massarutto presenta il graphic novel “Mingus”
Nel centenario della nascita, Sabato 29 Ottobre, il Piacenza Jazz Club ha scelto di rendere omaggio a una figura fondamentale del Jazz, un talento straripante come Charles Mingus.
Lo farà nella formula della giornata a lui interamente dedicata, che già aveva riscosso un grande apprezzamento lo scorso anno per Ornette Coleman.
Diversi saranno i momenti che contribuiranno a costruire un quadro a tutto tondo del contrabbassista: a partire dalle pagine di un fumetto, per continuare con una conferenza e, infine, un concerto che rilegge il suo repertorio.
Si comincia alle 15:00 presso la Sala monumentale della Biblioteca Passerini Landi (via Carducci, 14) dalla presentazione del graphic novel “Mingus”, uscito proprio in previsione di questo anniversario, a cura di uno dei suoi due autori, Flavio Massarutto, coadiuvato dall’amico e musicologo Stefano Zenni.
L’approccio usato è quello di una biografia a fumetti che racconta la vita tormentata, le battaglie contro il razzismo, la musica geniale di un maestro che ha lasciato un segno indelebile nel panorama del Jazz e non solo.
L’opera fa rivivere la storia di un musicista dal talento indomabile e ribelle che ha attraversato gli stili rimanendo sempre sé stesso, in perenne lotta contro una società americana che lo voleva marginale e subalterno.
L’incontro è organizzato in collaborazione con la Libreria “Pagine”.
Quella che terrà il musicologo Stefano Zenni presso il Conservatorio “Nicolini” (via Santa Franca, 35) alle ore 17:00 sarà una conferenza sulla figura di Mingus, emblema al contempo di genio e sregolatezza, dal titolo che è tutto un programma: “Il trionfo del bastardo. L’autobiografia musicale di Charles Mingus”.
Grande conoscitore e divulgatore della musica jazz, Zenni è esperto della figura di Mingus in particolare.
Infatti grazie alla sua amicizia con la vedova Sue Mingus, ha avuto accesso a moltissime fonti dirette già sfociate in un libro.
Non c’è Jazz più autobiografico di quello di Charles Mingus. Nella sua musica il contrabbassista ha riversato umori, emozioni, idee, rabbia ma anche segni che rimandano al proprio universo interiore, agli affetti familiari, alle esperienze di vita, alle frustrazioni razziali e ingiustizie sociali.
Utilizzando forme musicali innovative, il compositore ha proiettato la propria interiorità in una dimensione collettiva, in cui ogni individuo improvvisa con la sua voce strumentale per unirsi nel grande affresco corale della socialità umana.
Sempre al Conservatorio Nicolini la giornata di omaggio si chiuderà in musica, e non poteva essere altrimenti. Alle 18:30 si potrà ascoltare il quartetto guidato da Attilio Zanchi dal titolo “Portrait of Mingus”.
La musica di Charles Mingus è, e rimarrà, nei cuori e nelle orecchie di tutti gli amanti del Jazz ed è servita a ispirare diverse generazioni di musicisti. Mingus è stato, oltre che un magnifico contrabbassista, anche un prolifico compositore, arrangiatore, pianista e leader di diverse storiche formazioni.
I suoi gruppi, che vanno dal trio fino alla big band, hanno attraversato e influenzato diversi periodi stilistici, a partire dagli anni ’50 fino ad arrivare ai ‘70.
Senza dubbio Charles Mingus è stato, insieme con Duke Ellington, uno dei più importanti compositori del Novecento; nelle sue musiche si possono sentire le radici del Blues, gli echi del Gospel, lo Swing e il Be Bop, il Soul Jazz fino ad arrivare al Free più furioso e alla musica d’avanguardia.
È per questa ragione che la sua musica può essere quasi considerata come un ritratto enciclopedico della storia del Jazz e può essere suonata tutt’oggi senza apparire datata, ma fornendo anzi sempre nuovi spunti d’ispirazione.
Nasce da queste considerazioni il desiderio di Attilio Zanchi di riproporre i brani del repertorio “mingusiano” interpretandoli e rileggendoli influenzati dalle singole esperienze dei musicisti del quartetto.
Nel programma vengono inoltre eseguite composizioni originali di Zanchi ispirate o vicine alla poetica musicale di Mingus.
Il Piacenza Jazz Fest è organizzato dal Piacenza Jazz Club grazie al determinante sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e di altre istituzioni e privati.
Per ricevere tutte le informazioni sui concerti del Piacenza Jazz Fest basterà rimanere connessi alle pagine Facebook, Twitter e Instagram del Piacenza Jazz Club o consultare il sito www.piacenzajazzfest.it.