Il Piacenza Jazz Fest entra nella penultima settimana dell’edizione 2017. Un’edizione sfolgorante, caratterizzata da 50 concerti che hanno intrattenuto, non solo il pubblico di Piacenza, ma anche di quello proveniente da tutte le parti d’Italia. Lo ha fatto con ospiti illustri (citiamo tra i quali Regina Carter con la sua maetria e dolcezza con il progetto “Ella”, ma anche gli Incognito che han fatto balalre il Municipale con il loro Acid Jazz che abbraccia tutte le latitudini del mondo, con Gonzalo Rubalcaba, Kenny Garrett, oppure con Sarah McKenzie o i Quintorigo). MA lo ha fatto coinvolgendo tutto il nostro territorio con progetti che si sono svolti nei vari pub, oppure nei luoghi “sensibili” del nostro territorio, come l’Ospedale civile, oppure le scuole con il progetto Fiabe-Jazz, oppure, semplicemente, spostandosi in mezzo alla gente con le brass-band in giro per la città, oppure con al centro Gotico. Potremo andare avanti per diverse righe ma ruberemmo spazio al programma di questa settimana che prevede un’altra stella di prima grandezza sul nostro territorio.
Parliamo di Benny Golson, che, con il suo quartetto sarà in scena Venerdì 31 Marzo al Teatro President alle ore 21. Benny Golson che si esibirà accompagnato da un pianista di prima classe, tra i più apprezzati anche fuori dal nostro Paese, Antonio Faraò, oltre che da Gilles Naturel al contrabbasso e Doug Sides alla batteria.
Classe 1929, Benny Golson è una vera e propria leggenda del Jazz, tanto da meritare un emozionante cameo nel film “Terminal” di Steven Spielberg, con un Tom Hanks alla ricerca dell’ultimo autografo del grande jazzman. Saxofonista dal suono caldo e avvolgente, ancora attivissimo, Benny Golson continua oggi a entusiasmare il pubblico e i critici con instancabili tournée in tutto il mondo. Nel quartetto che salirà sul palco de Piacenza Jazz Fest, apparirà inoltre uno dei pianisti più rappresentativi del jazz italiano nel mondo: Antonio Faraò. Particolarmente ammirato Pianista ammirato da Herbie Hancock, Antonio Faraò ha suonato con i più prestigiosi artisti (Didier Lockwood, Miroslav Vitous, Jack Dejohnette, Chris Potter, Bob Berg, Billy Cobham, Christian Mc Bride e Lee Konitz, oltre che con Mina).
Ma andiamo per gradi, anzi in ordine cronologico.
Sempre Venerdì 31 Marzo, sempre al President, in mattinata, sarà la volta di un piccolo cameo dedicato ai bambini delle scuole primarie di Piacenza e provincia che avranno la possibilità di sentirsi raccontare da due cantastorie sopraffini due fiabe dal sapore jazz. Roberto Piumini e Claudio Comini condurranno i piccoli spettatori per mano nel mondo di Duke Ellington e Miles Davis. Saranno accompagnati nel loro cammino da un quintetto dal vivo guidato da Corrado Guarino al pianoforte, con Alberto Mandarini alla tromba, Guido Bombardieri al sax alto e soprano, Tito Mangialajo Rantzer al contrabbasso e Stefano Bertoli batteria. Lo spettacolo è ispirato dalla collana delle Fiabe del Jazz, edita da Curci Editore.
Sabato 1 Aprile invece sarà la volta della 2° puntata della rassegna “NU-Jazz Under 30”. Presso lo spazo Ex-Enel in via S. Franca entreranno in scena due spettacoli d’avanguardia. Alle ore 21.30 si esibiranno i Dugong un progetto nato nel 2010 da un’idea del pianista Michele Caiati e del saxofonista Nicolò Ricci, ai quali si aggiungono Andrea Di Biase al contrabbasso e Riccardo Chiaberta alla batteria, tutti giovani musicisti con una notevole esperienza maturata nell’ambito della scena jazzistica italiana e internazionale. Il quartetto propone un repertorio di brani originali caratterizzati da diverse influenze; in particolare prende ispirazione dai musicisti della scena newyorchese attuale e presenta caratteristiche proprie di mondi musicali molto lontani tra loro, dall’Alternative Rock inglese alla musica classica di fine ‘800.
A seguire entreranno in scena gli duo OoopopoiooO, progetto di Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, musicisti tra i più interessanti nel panorama italiano odierno. Il loro lavoro vede come protagonista il theremin (strumento del quale sono entrambi virtuosi e massimi esponenti) e si pone a cavallo tra pop e sperimentazione sonora, incrociando spesso universi artistici “lontani”. Si intreccia, ad esempio, con quello di scrittori come Ermanno Cavazzoni e Stefano Benni, ma anche con quello di artisti visivi come Luigi Minguzzi, Cosimo Miorelli, Alberto Stevanato e Solenn Le Marchand; con il mondo dei film muti (vincono il festival “Rimusicazioni”) e con quello di giovani autori di talento (le filastrocche “Animali da concerto”).
Domenica 2 Aprile, altro appuntamento JAZZ BRUNCH alle ore 12.30 al settimo piano del Grande Albergo Roma, in via Cittadella n. 14 a Piacenza.
La parte musicale è affidata al trio Accordi Disaccordi, composto da Alessandro Di Virgilio alla chitarra solista, Dario Berlucchi alla chitarra ritmica ed Elia Lasorsa al contrabbasso, che ha spopolato la scorsa estate negli eventi collaterali di Umbria Jazz.
Atmosfere gitane e della musica anni Trenta, il trio è una giovane e felice realtà italiana nata nel 2012 a Torino da un’idea di Alessandro Di Virgilio e Dario Berlucchi che hanno preso spunto dal titolo di un film di Woody Allen e da alcune delle sue più recenti colonne sonore. Il gruppo si sta distinguendo nel nutrito panorama del Gipsy-Jazz ed è molto attivo, con più di 400 concerti in soli quattro anni
La location dove si svolgerà il brunch è tra le più affascinanti che offre la città di Piacenza, la terrazza al settimo piano del Grande Albergo Roma, da cui si può ammirare una vista spettacolare e unica. Il costo del brunch con concerto è di 35 euro (il menù e tutte le informazioni correlate sono reperibili sul sito ufficiale della manifestazione: www.piacenzajazzfest.it, così come tutte le altre informazioni degli altri spettacoli del Festival Jazz).