Riprendo i live del Melville a San Nicolò. Quattro appuntamenti nel cuore dell’autunno che metteranno sempre al centro il rock’n’roll in tutte le sue possibili sfumature. Dai suoni più diretti e accesi, a quelli che si avvicinano più al pop, a quelli che invece incontrano le tonalità tipiche del cantautorato.
I live ripartono domani sera con un’accoppiata in versione semi-acustica tutta nuova, formata da due giovani realtà del panorama piacentino, i Delates e i Lots. Queste band rappresentano due etichette ormai da tempo consolidate, fisicamente e soprattutto musicalmente, sul nostro territorio: Dancetool Studios e Orzorock Music.
Già dalla prima serata al centro ci sarà il rock visto da due ottiche simili ma diverse. Da un lato i Delates che hanno nel loro feedback un suono diretto e più crudo, figlio della tradizione rock anni ’60 e ’70 e ’90, e dall’altro lato invece i Lots che, come testimonia il loro ultimo album “Il mago di Lots”, virano di più sul pop con un’attenzione particolare alla stesura dei testi che poi trasportano sullo spartito.
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Poi si salta a venerdì 11. Per questa serata è previsto uno degli immancabili live per la programmazione del Melville, quello dei Big Juan and the Satellites. I 5 ragazzacci “made in the 70’s” tornano con il loro repertorio che ha i profumi forti delle lunghe strade USA. Un viaggio attraverso i grandi classici della tradizione rock a stelle e strisce.
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Si scavalla la metà del mese con la serata dai toni più cantautoriali, quella che vedrà di scena Alessandro Zanolini e Giuseppe Libè.
Un live che toccherà la produzione musicale di entrambi i cantautori che, anche in questo caso, metteranno in scena due modi diversi di intendere il “lavoro del cantautore”. Esperienze diverse che si fonderanno fra brani propri e alcuni pezzi storici della musica italiana.
Per l’ultima serata di questo novembre, venerdì 25, arriva una vera e propria chicca, i Fattore Rurale. Questa è quella che si può definire una produzione rock-folk-blues made in San Nicolò. Infatti il cuore della band capitanata della voce del “Tiglio” Marco Costa, nasce sulla Lampugnana, la strada che collega Campremoldo a San Nicolò. E’ lì dove è nato un suono che ricorda tanto l’America e le sue ballate, ma in cui dentro troviamo tutta la nostra campagna tra il Trebbia e il Po e le storie, a volte un po’ pulp, che lì dentro nascono e crescono. Stavolta il rock è proprio di casa.