Emilio Callegari racconta nascita, curiosità e progetti della rock band piacentina
I Nivine tornano ad animare la scena musicale locale con uno sguardo al passato, un pensiero al presente e soprattutto tante novità per il futuro!
Chi siete e quali sono i vostri ruoli all’interno della band?
Siamo i Nivine: Cate (Caterina Bolzoni Raschiani) alla batteria, Boro (Claudio Borotti) al basso, Emi (Emilio Callegari) e Meme (Emanuele Ribatti) alle chitarre e Teo, in arte Matthew Badgers (Matteo Tassi), è il cantante.
Come nasce il vostro progetto musicale?
Il nostro progetto nasce nel lontano 2009, quando io e Meme, amici da sempre, ci siamo ritrovati in mano due chitarre e abbiamo cominciato a suonare le canzoni dei Guns n’ Roses in cantina da lui. Da li a poco si è aggiunta la terza colonna portante del gruppo, la Cate (anche con lei ci conosciamo da sempre) che, dopo aver abbandonato il violino, nella band ha suonato un po’ di tutto, infatti è partita suonando le tastiere, per poi passare al basso, alla chitarra e infine è diventata la batterista della band.
Un anno dopo abbiamo completato la sezione ritmica con probabilmente l’unico elemento sano di mente della band, il Boro, ovviamente questa definizione ora non è più valida, anche lui è diventato un coglione. La voce è stato il vero grande problema del nostro gruppo, abbiamo infatti cambiato una cosa come 13 cantanti, ma abbiamo trovato la nostra stabilità, ma di sicuro non mentale, con Teo.
Come tutti gli artisti non si sono fermati e sono pronti a tornare!
Cosa significa per voi far parte di una band nel 2021?
Di sicuro essere una band oggi per noi non è più quello che era 10 anni fa, all’epoca era molto più sesso droga e rock n’ roll. Adesso più che mai dovremmo essere molto più responsabili e maturi rispetto a prima, però ripensandoci le pere maturano…non le persone! Il rock n’ roll ti tiene in vita. Appena si inseriscono i jack negli ampli e la Cate prende in mano le bacchette ci trasferiamo in un’altra dimensione dove tutto è concesso e non ci sono più obblighi e responsabilità.
Come avete sfruttato questo lungo periodo di “pausa forzata” in cui tutto, purtroppo, è fermo?
In realtà per noi è stato un periodo molto prolifico a livello di produzione, abbiamo infatti terminato i due pezzi che usciranno il prossimo mese e abbiamo portato avanti qualche altro lavoro che stiamo ultimando. Il lockdown sotto tanti punti di vista è stato devastante per il settore musicale, ma per quanto ci riguarda siamo riusciti comunque a portare avanti i lavori che avevamo iniziato. Il desiderio più grande è sicuramente che la situazione relativa al Covid si risolva e che si possa il prima possibile tornare a suonare live davanti ad un pubblico che urla e si diverte, che è la cosa più bella ed importante.
Quali sono i vostri progetti/programmi per il futuro?
Se dovessi fare una scaletta come per un concerto ti direi che di sicuro la prima cosa in programma è fare uscire i due singoli che abbiamo appena finito di registrare in studio, il primo uscirà a fine aprile, per il secondo dovrete aspettare un pochino di più! Abbiamo tanta carne sul fuoco e tante nuove idee stanno nascendo. Ma in questo momento la cosa che vorremmo di più è tornare a suonare davanti alla gente e fare casino su un palco.
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Il loro primo singolo, intitolato “The Simplicity Of The Devil”, sarà in uscita il Primo Maggio su tutte le piattaforme e gli store digitali.