Sono diversi anni, dal 2011 per l’esattezza, che non si sente parlare dei Blugrana. Qualcosa è cambiato all’interno della storica band piacentina, nata nel 2003. Qualcuno ha lasciato come Francesco Fidone che ugualmente ha dato il suo apporto a qualche brano, qualcuno è entrato, Marco Mazzocchi al basso. Uguale però è la loro voglia di suonare. Molte sono le novità che troviamo nella musica e nei testi così come ci racconta Marcello Mautone, fondatore dei Blugrana insieme a Biagio Siero
Marcello, sono passati tanti anni dall’ultimo disco, come mai?
Dall’uscita dell’ultimo cd sono cambiate tante cose. Prima di tutto ci sono novità nella formazione della band. Avevamo completato la stesura dei testi e prima di entrare in sala prove, il nostro bassista ci lascia. E’ quindi partita la “caccia” a chi potesse sostituirlo ed è così arrivato Marco Mazzocchi. Come se non bastasse anche Francesco Fidone, alla chitarra, lascia a sua volta il gruppo, anche se la sua impronta all’interno del disco, è possibile trovarla perchè è riuscito a ragistrare alcune tracce. Se poi ci mettiamo i vari problemi individuali di lavoro, famiglia, puoi ben capire che si fa presto a far passare così tanto tempo.
Marcello, cosa ha ispirato il vostro nuovo lavoro?
Per quanto riguarda la musica direi che ha seguito il medesimo percorso dei cd precedenti, con naturalezza e con l’apporto di tutti i componenti del gruppo. Discorso diverso invece per quanto riguarda i testi. Mentre nei lavori precedenti raccontavo quasi esclusivamente le storie di altri, questa volta ho rivolto verso me stesso i riflettori e ho parlato soprattuto di me. Il disco è nato quindi con una forte impronta intimista, mescolata ad una forte intensità perchè vissuto in prima persona. Queste caratteristiche le abbiamo sottolineate anche nell’utilizzo di strumenti acustici come la viola e il violino (suonati da Gabriele Schiavi), ma anche violoncello, sax e pianoforte oltre alla chitarra battente, solitamente usata per la musica tradizionale di quasi tutte le regioni del sud: Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise ma soprattutto Campania nel Cilento da dove veniamo Io e Bruno Tomasello. Queste sonorità, a mio avviso, hanno portato il disco a un livello tecnico ed emotivo molto alto.
Raccontami allora di questa svolta nella scrittura dei testi!
Negli ultimi anni ho iniziato ad ascoltare molta musica cantautorale. Come sai, in questo contesto spesso i testi sono molto legati alla persona che li scrive. Ho cominciato così un percorso che mi ha portato a mettermi a fuoco con sempre maggior attenzione. Un’auto analisi che non è sempre stato facile portare avanti. Cercare di mettersi a nudo, anche con se stessi, e a maggior ragione quando da questa analisi nascono dei testi musicali, è una cosa davvero difficille. La difficoltà, col passare del tempo si è trasformata in una risorsa dai risvolti terapeutici che mi ha aiutato anche e soprattutto nella vita privata.
Dopo il lungo parto esce quindi il vostro disco. Cosa vi aspettate?
La risposta più spontanea e, se vuoi scontata, è che questo disco piaccia! Che piaccia soprattutto a quei ragazzi che ci seguono da tanti anni. Ma speriamo che possa avvicinare alla nostro modo di fare musica, anche tante altre persone. Alla fine è anche e, soprattutto questo, il senso del nostro lavoro! Ci piacerebbe trovare qualcuno pronto ad ascoltarci, che possa immedisimarsi nelle nostre canzoni per farle sue. Beh, non scopro niente di nuovo con queste parole, perchè è il senso stesso della musica e dell’arte in generale, cioè lasciare una traccia del nostro passaggio sulla terra.
Quando uscirà il disco?
Il disco lo presenteremo dal vivo al Baciccia giovedì 17 (ore 21.30 circa). La formula Live è quella che più ci appaga. Quella per la quale siamo disposti a sacrificare il nostro tempo e le nostre energie. Il live è sempre stato la nostra forza, non vediamo l’ora di ritrovarci nell’unico posto al mondo dove vorremmo stare: su un palco davanti alle persone che ci vogliono bene e ci seguono da tanti anni.
Come sempre, bisogna anche rivolgere anche uno sguardo al futuro, che cosa vi aspetta e cosa vi aspettate nei e dai prossimi mesi?
La cosa principale è la promozione di questo lavoro! Ma tutto il tempo trascorso dall’ultimo lavoro ad oggi, ha prodotto anche tante altre canzoni non contenute in questo cd. E così, tra un live e l’altro, pensiamo di tornare in studio per nuove registrazioni. Anche se sono trascorsi ben 11 anni da quando con Biagio Serio ho fondato questo gruppo, la voglia di fare musica e continuamente metterci in gioco, è rimasta immutata.
Aspettiamo i Blugrana con impazienza. Oltre all’appuntamento live del 17 marzo, molte notizie dul gruppo e sul nuovo lavoro, “Così Lontano”, le potete trovare anche sul loro sito www.blugrana.com