“Nessuno ti aspetta” di Alessandro Zanolini è cantata da Patty Pravo!

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E’ con grandissima soddisfazione che diamo in anteprima questa bellissima notizia: Il nome di Alessandro Zanolini compare tra gli autori della canzone “nessuno ti aspetta“ nell’ultimo disco di Patty Pravo.

Come capita a Sanremo possiamo annunciare: di Zanolini, Sciarra, Zanetti “Nessuno ti aspetta” canta Patty Pravo!

E’ una grande notizia prima di tutto per Alessandro. La è anche perché può rappresentare uno stimolo a tanti e bravi suoi colleghi cantautori piacentini. Chissà, seguendo il suo esempio possono togliere qualche volta la parola “cant” per diventare solo “autori” per altri.

Ma ritorniamo a bomba su Alessandro Zanolini. E andiamo per ordine… cominciando dalla fine!

Era giovedì della scorsa settimana, scappa l’occhio su Facebook.  Si vedono foto di Alessandro a Sanremo in compagnia di numerosi artisti.  E’ d’obbligo un Wapp “Sei per divertimento o perché sta capitando qualcosa?” Lui come un consumato giocatore di poker, bluffa rispondendo con un vago “per ora mi sto godendo il festival”.

Qui gatta ci cova. Quel “Per ora” nasconde qualcosa. E infatti, il giorno dopo a tarda sera, eccoti un messaggio con tanto di foto del disco di Patty Pravo dove campeggia il suo nome tra gli autori del pezzo in questione!

“Grande Zano!”  “ok ti lascio riposare, ma domattina non sfuggi”

Dai Alessandro, forza racconta.
E’ una cosa che non riesco ancora a realizzare con precisione ma so che è vera, leggo veramente il mio nome sul disco.

Questa è la parte finale, quando hai saputo che la canzone è stata scelta da Patty Pravo?
Vuoi saperlo? Ero in partenza per le vacanze, con la valigia in mano, non è uno scherzo, mi chiama l’altro co-autore, Sciarra, e mi dà la notizia. E così mi sono trovato a spedire in fretta e furia le voci guida per il provino… con le valigie in mano!

Video: Patty Pravo – Nessuno ti aspetta
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E tutto questo come è capitato?
Posso dire che è nato per caso ma dentro un percorso ben preciso

Sei molto criptico urgono spiegazioni!
Ho cominciato a suonare dal vivo dal 2003. Ho scritto e suonato molto. In molte fasi della mia vita, durante gli anni di università e poi mentre lavoravo, mi son anche detto “ok, basta, butto dentro” ma il richiamo della musica è troppo forte. Aver vinto il Premio Bertoli mi ha dato l’impulso per frequentare l’accademia di Ghedi “Bottega d’autore” per imparare la tecnica della composizione “per e con” altri.

Un altro modo per rimanere nel mondo della musica.
Ho cercato di trovare un altro percorso: quello di autore. Ti assicuro che non è per niente facile. Quando sei cantautore scrivi per te stesso perché tu sia credibile dentro i testi che poi canterai. Per essere autore devi essere te stesso, ugualemente credibile, ma al contempo devi allargare le tue visioni così che una canzone possa essere adatta ad un vasto numero di cantanti. Non è semplice! Soprattutto è difficile cominciare a scrivere canzoni “CON” altri perché è questo il modo in cui vengono composte le canzoni degli interpreti.

Fondamentale l’accademia quindi!
Assolutamente. il grande lavoro svolto nei weekend è stato proprio quello della scrittura in gruppo. Eravamo in una quindicina e, dopo incontri con produttori (lo stesso Calvetti, autore di pezzi per Masini, Noemi, Renga e che è stato l’anello di congiunzione con Patty Pravo), il mondo dell’editoria, autori (Emiliano Cecere, Valerio Carboni) oppure musicisti come Marco Masini o Ermal Meta, venivamo divisi in gruppi di tre e ci veniva chiesto di cominciare a scrivere: ti assicuro l’inizio è stato un dramma!

Ma da lì è nato lo spunto per la canzone
Ti dirò di più: la canzone è nata proprio lì.  Anzi, è stata la prima canzone che ho scritto. Composta insieme ad altri due cantautori, Emanuele Sciarra e Anita Zanetti.

Qual è stata la scintilla che ha fatto nascere la canzone?
E’ stata la difficoltà iniziale come ti dicevo. Avevamo provato a scrivere qualcosa “d’amore” quasi banale e decisamente fuori dal nostro percorso abituale di scrittura. Abbiamo resettato tutto ed emblematico è il primo verso della canzone “non mi riconosco più nel mio passaporto” come dire “non sono più quello che ero un tempo, sto iniziando un nuovo percorso”.

Come è stata scelta la canzone da Patty Pravo
Qui è intervenuto un pizzico di fortuna perché Sciarra si è trovato al posto giusto al momento giusto.

Una fortuna che, per quanto ci riguarda è la ciliegina sulla torta di un autore che crede nel suo lavoro. Di un musicista che si è rimesso in gioco per cercare di fare della sua passione il proprio mestiere.  In bocca al lupo!

 

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