Musica al lavoro: A rapporto – Emilio Lussu cantato e suonato

375

Il 24 maggio del 1915 sulla Piana di Vezzena l’Italia inizia ufficialmente le operazioni militari nella prima guerra mondiale, il primo grande conflitto globale che solamente in Italia fece oltre 1milione e 200mila vittime e che si concluse per il nostro paese il 4 novembre del 1918 con la resa dell’Impero Austro-Ungarico.

Canzoni ispirate a “Un anno sull’Altipiano” e “Marcia su Roma e dintorni” di Emilio Lussu 

Maurizio Dehò, violino
Umberto Fiori, voce
Nadio Marenco, fisarmonica
Pino Martini, basso
Francesco Zago, chitarra

Giovedì 24 maggio con inizio alle ore 21.30 presso il Salone Nelson Mandela della Camera del Lavoro in via XXIV maggio 18 a Piacenza, per la 14a edizione di Musica al Lavoro, la tradizionale rassegna di musica e parole organizzata da ARCI e CGIL, si terrà lo spettacolo A RAPPORTO – EMILIO LUSSU CANTATO E SUONATO, ultimo appuntamento della rassegna

 

Emilio Lussu (Armungia, 1890 – Roma 1975) è una delle figure più affascinanti del nostro Novecento. Ufficiale durante la prima guerra mondiale nella Brigata Sassari, fondatore del Partito Sardo d’Azione e più tardi del movimento Giustizia e Libertà, democratico tra i più saldi e coerenti, fierissimo oppositore del fascismo, ci ha lasciato una viva testimonianza scritta nella quale spiccano due memoriali diventati celebri: Marcia su Roma e dintorni (1933), sulla presa del potere da parte del fascismo, e Un anno sull’Altipiano (1938), sulla Grande Guerra.

A quelle pagine attingono le canzoni dello spettacolo ideato da Umberto Fiori e Pino Martini (voce e basso degli storici Stormy Six) a cui si è aggiunta la preziosa collaborazione del violinista Maurizio Dehò (Rhapsòdija Trio, per anni compagno di strada di Moni Ovadia), oltre a quella di Nadio Marenco (fisarmonica, Rhapsòdija Trio) e Francesco Zago (Yugen, chitarre).

L’epica di Lussu, la sua finissima satira, i suoi personaggi, le sue amare considerazioni, il suo sdegno e la sua ironia, si traducono in canzoni dense e leggere, ruvide e commoventi, che spingeranno chi ascolta a ripercorrere la storia di quegli anni e a scoprire (o a riscoprire) la scottante attualità dei libri da cui sono nate.

Ingresso gratuito

Summertime In Jazz