Dee Dee Bridgewater
La Regina dei Grammy, voluta fortemente da Fedro per la rassegna “Klimt’s Ladies”, ha reso rovente il già surriscaldato cortile di Palazzo Farnese.
Una bomba vocale che, inaspettata, è esplosa tra le mani, il cuore, le gambe del folto pubblico che ha gremito il cortile del nostro bellissimo Palazzo che, messa da parte l’abituale riservatezza piacentina non ha saputo resistere al fascino della Regina, terminando il concerto in balli e battiti di mani sfrenati.
Una voce mai doma dalle mille sfumature ha concesso un intenso assaggio della sua incantevole bravura, attingendo a piene mani dal suo ultimo album “Memphis… I’m Ready” vero e proprio inno alla musica della sua città natale, in un tripudio di evoluzioni vocali accompagnata dalla sua band, i Memphis Soulphony.
Regina della musica e del palco che ha usato a sua immagine e somiglianza dispensando racconti sulla sua Memphis, pomiciando con il suo bassista (Barry Campbell), ballando sinuosa e ammiccante con le sue coriste, o lanciandosi in una erotica piece con il SEXophonist Bryant Lockhart “Il piacere arriva in molte forme, questa – riferendosi al suono del sax e a come viene suonato – mi dà un immenso piacere” attaccando senza soluzione di continuità “Don’t be cruel”
Memphis… i’m ready ultimo disco di Dee Dee Bridgewater,
è stato il grande protagonista del concerto nel quale sono presenti hit soul & R&B senza tempo come Can’t get next to you di Al Green, Try a little tenderness di Otis Reddings, a The Trill is gone di BB King
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