Mefistofele di Arrigo Boito
Torna l’opera al Teatro Municipale di Piacenza dopo 53 anni di assenza
La Stagione d’Opera 2021/2022 del Teatro Municipale di Piacenza riprende, dopo la pausa estiva, con Mefistofele di Arrigo Boito.
Il titolo è assente dal 1969 dal palcoscenico piacentino: dopo cinquantatré anni torna in scena al Municipale venerdì 14 ottobre, alle ore 20, con replica domenica 16 ottobre alle ore 15.30, in una nuova coproduzione tra Fondazione Teatro Comunale di Modena e Fondazione Teatri di Piacenza.
Anche se il nome dell’autore è associato indissolubilmente al libretto dei due più moderni capolavori di Giuseppe Verdi, Otello e Falstaff, Boito fu tra i primi compositori italiani a scrivere, come Wagner, sia il libretto che la musica del suo massimo capolavoro.
Intellettuale fra i più raffinati e ambiziosi della Scapigliatura italiana, Boito si ispirò a Goethe e alle tante fonti letterarie del mito di Faust per dare vita al titolo che, attraverso successive revisioni e adattamenti, raggiunse alla fine dell’Ottocento un posto stabile in repertorio nonostante l’impegno produttivo richiesto per la sua rappresentazione scenica e musicale.
La direzione musicale dello spettacolo è affidata a Francesco Pasqualetti, che ha diretto nei maggiori Teatri italiani ed esteri, tra cui il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Regio di Torino, l’Opera di Colonia e la New Zealand Opera, alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana e di un cast formato da Simon Lim (Mefistofele), Antonio Poli (Faust), Marta Mari (Margherita/Elena), Eleonora Filipponi (Marta), Paolo Lardizzone (Wagner), Shay Bloch (Pantalis) e Vincenzo Tremante (Nerèo).
Le masse corali, per quest’opera che richiede imponenti organici, sono quelle del Coro Lirico di Modena unito al Coro del Teatro Municipale di Piacenza sotto la guida di Corrado Casati, oltre alle Voci bianche del Teatro Comunale di Modena dirette da Paolo Gattolin.
L’allestimento è curato da Enrico Stinchelli, che firma regia, scene e costumi, con elementi scenici della Fondazione Teatro di Pisa, conservando l’ambientazione originale del libretto. Lo spettacolo si avvale anche di video e luci di Angelo Sgalambro e delle coreografie firmate da Michele Merola per i danzatori di Agora Coaching Project/ MM Contemporary Dance Company.
Le recite di Mefistofele al Teatro Municipale sono dedicate, oltre che alla memoria del Maestro Gianluigi Gelmetti che avrebbe dovuto inizialmente dirigere la produzione, anche al piacentino Sandro Bosoni, medico, politico, tra i fondatori e presidente dell’Associazione Amici della Lirica di Piacenza, scomparso nel 2011 e che amava particolarmente l’opera di Boito.
“Nel Mefistofele bisogna crederci – dice il regista Stinchelli, che è anche dal 1988 il noto conduttore del programma “cult” La Barcaccia su Rai Radio3 – e se ci si abbandona al viaggio alla fine non ci si pente: musica coinvolgente e di felicissima fattura, scene immaginifiche e varie, tra le più efficaci che possa annoverare il melodramma. Non è Berlioz, non è Verdi, non è Wagner, ma possiede il fuoco creativo di questi inarrivabili modelli.
Boito condensò nel Mefistofele il suo credo artistico, direi proprio la sua filosofia di vita. Uomo colto, fine intellettuale, rara intelligenza, dovette subire l’umiliazione di assistere alla Scala, nel 1868, al fiasco solenne del Mefistofele prima versione, di cui conserviamo oggi il libretto e non più la musica, poiché lo stesso autore fu costretto a rifare tutto nel 1875 per la ripresa bolognese che segnò, per contro, l’inizio d’una ascesa trionfale.”
“Il Mefistofele di Arrigo Boito è un’opera straordinaria e monumentale – così la definisce il direttore d’orchestra Pasqualetti – Basterebbero i numeri delle masse sonore che Boito impone per la sua realizzazione per poterla definire, usurpando un termine cinematografico, un kolossal.
Tra orchestra in buca, banda in palcoscenico, coro in scena, coro di voci bianche, artisti della compagnia e attori si raggiunge rapidamente la singolare cifra di circa 180 esecutori”.
I biglietti per Mefistofele sono in vendita online sul sito internet www.teatripiacenza.it e presso la Biglietteria del Teatro Municipale: tel. 0523 385720 / 21 – biglietteria@teatripiacenza.it.