Hashima | Un nuovo nome piacentino intervistato da Amerigo Idra

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Hashima

Una nuova firma entra nella famiglia di Piacenza Music Pride. Lui è Amerigo Idra e il primo articolo è per Hashima

“Io non voglio arrivare da nessuna parte. Faccio musica e basta”.

HASHIMA

Mi hanno fatto ascoltare questa canzone alle otto del mattino mentre stavo bevendo un caffè su delle scale di ferro prima di iniziare a lavorare.

La sigaretta accesa come da rituale prima di iniziare l’ascolto se l’è fumata la traccia stessa e ogni singola parola che usciva dalla bocca di quel ragazzo. Ha tirato fuori ricordi che avevo nascosto a me stesso.
Avevo un assoluto bisogno di sapere chi c’era dietro a queste parole.
La canzone è ATLANTI e lui è Hashima.

Perché nasce Hashima? Non da cosa, ma il perché.

Hashima nasce dal bisogno di mettersi a nudo ed ho notato che più si cresce più diventa complicato. Come dico nella canzone, la società e la civiltà diventano sempre più strutturate e sempre più pesanti.

Ci sono degli schemi che devi seguire e magari è anche giusto farlo, cercando di salvaguardarsi senza rivelare il meglio di se a chiunque nel privato. Ma da questa necessità di mettermi a nudo derivata un urgenza espressiva, per questo mi sono messo a fare musica.

Scrivere testi e portarli su un beat è sicuramente il modo migliore per essere il più sincero possibile con me stesso, per esserlo con gli altri e soprattutto per esserlo con chi capisce quello che sto dicendo.

Questa urgenza espressiva e questo bisogno di mettersi a nudo davanti al mondo mi fanno capire che che c’è anche il bisogno di trovare dei tuoi simili. Sbaglio?

Non sbagli, c’è anche quello.

Hashima per PMP
Clicca sull’immagine per ascoltare Atlanti

Mi chiedevo quale fosse il passo tra il farlo per te e il farlo per gli altri? Perchè comunque tu puoi metterti a nudo ed essere sincero con te stesso senza mai pubblicare un cazzo…

La differenza tra il pubblicare e il tenere per me è cercare di condividere gli istanti che provo a descrivere con le mie parole e  arricchire la mia anima imparando da chi vede qualcosa di se stesso nelle mie canzoni. Sostanzialmente oltre alla ricerca di qualcuno simile a me c’è la consapevolezza che l’arte è anche interpretazione. Ognuno nella mia musica può vedere quello che vuole a seconda di quello che sta vivendo.

Perchè il Rap? Non ci pesare troppo, voglio una risposta di cuore…

Perchè mi sono innamorato. Mi sono innamorato di questo mondo ascoltando Brivido di Marracash e Guè Pequeno e da lì sono tornato indietro per ripercorrere la storia di questo genere, ascoltando i pilastri che lo hanno portato al suo splendore attuale. Per amore…

Hashima dove vuoi arrivare con la tua musica? Perché a chi vuoi arrivare me lo hai già detto ma io voglio sapere dove vuoi arrivare…

Io non voglio arrivare da nessuna parte. Faccio musica e basta.

Da appassionato di musica questa risposta non può fare altro che riempirmi il cuore. Ma appunto perchè ho una passione viscerale per la musica mi chiedevo perché hai deciso di fare uscire un singolo e non un EP con più canzoni, in modo da avere piu spazio per scavarti dentro? Scelta imposta dal mercato musicale che oggi vuole questo o c’è altro dietro questa decisione…

Io non mi impongo nulla. Non mi impongo di fare uscire un singolo come non mi impongo di fare uscire un EP. Faccio quello che mi sento di fare non curandomi delle imposizioni del mercato musicale.
Io voglio portare un messaggio e questa è l’unica cosa che conta.

Qual è il messaggio Hashima?

Riflettedo su me stesso penso, perché non ho la presunzione di poterlo fare o disaperlo fare al cento per cento, di scrivere cose in cui potenzialmente qualcuno si potrebbe rispecchiare.
Semplicemente analizzo me provando in qualche modo ad analizzare la società.

Hashima e Atlanti
Hashima per la sua Atlanti

Mi attacco alla tua risposta per porti questa domanda. Tu parli di un autoanalisi che ti porta ad analizzare la società di oggi, prendiamo un pezzo di questo mondo che analizzi e dimmi cosa ti fa schifo del mondo musicale di oggi…

La cosa che fa veramente schifo del panorama musicale e generale di oggi è l’indifferenza, è la mancanza di sincerità e di collaborazione da parte di chi fa musica. Manca il calore umano.
Fortunatamente vicino a me c’è la mia Crew. Loro vivono la musica come la vivo io e gli sono grato per essermi stati vicino e per quello che sono.

Una risposta che viene da dentro. La domanda che a questo punto viene da sé è: cosa ti piace o cosa ti manca del mondo musicale di ieri? Ovviamente di quello che in quegli anni credevi ci fosse…

Ti direi che la cosa che mi piace di più di ieri è esattamente il contrario di questa, cioè che c’era più umanità o almeno è quello che ho percepito.
Adesso questa cosa oggettivamente la si percepisce un po’ di meno. Io avevo l’illusione di percepirla nei primi anni in cui ho iniziato a fare musica ma non so dire se fosse realmente così.
Forse avevo l’illusione di percepire la bellezza.

La bellezza… Cosa c’è al di fuori della musica?

C’è la vita. Un enorme contorno di forma circolare dove la sofferenza ti porta alla gioia e la gioia alla sofferenza, dove l’odio porta all’amore che a sua volta ti riporta all’odio e poi ancora all’amore.
I tavoli dei bar ai quali ti sedevi con qualcuno e l’anno dopo con qualcun altro.
Dove ci sono le persone che se ne vanno e le persone che ritornano.
Dove ci sei tu che cresci e la città si fa sempre più stretta.

Capisco molto bene quello che vuoi dire… Bene Hashima siamo in dirittura di arrivo, ho ancora due domande. La prima è perché hai scelto questo nome, ha a che fare con Hashima l’isola Giapponese?

Quella del nome è una storia che fa molto ridere. Cinico un membro del mio gruppo in una pausa durante una registrazione mi fa: <<Ma sai che il tuo nome d’arte è proprio un nome di merda? Sai che sembri un Giapponese… e sai allora cosa facciamo adesso? Facciamo che ti chiamiamo Hashima>>. A me andava bene, uno perchè il nome che avevo prima, che ovviamente non ti dirò, faceva veramente schifo e due perchè il riferimento all’isola Giapponese pensandoci era reale. Hashima sono le urla di chi è stato abbandonato.

Ultima domanda. Di cosa hai paura Hashima?

Ho una forte paura della solitudine che mi accompagna spesso e a volte sono io che la ricerco.

Questa è solo una parte di quello che ci siamo detti. Diciamo che la chiaccherata è durata anche a registratore spento ed è stata una bella chiaccherata.
Questo ragazzo ha qualcosa da dire ed io non vedo l’ora di sapere dove mi porterà con le sue parole.

                                                                                                                      Intervista di Amerigo Idra

Vi lascio con una frase di Atlanti…

“Se il mondo ci cade addosso saremo abbastanza aitanti? Dopo tutti gli anni spesi a fare pesi con gli atlanti”

 

                                                                                                                                             HASHIMA

 

ATLANTI uscita il 29/04/2021

Scritta e composta da Hashima

Beat Maker Kymo Jackson

Grafiche di Cinico

Mix & Master di Ric Demarosi

Videoclip di Neli Deli & Aldo Kashami

Summertime In Jazz