la nostra intervista: Maddalena Conni, controcorrente “come i salmoni”

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Controcorrente, esattamente come i salmoni che risalgono i fiumi per depositare le uova, si pone Maddalena Conni, la cantantessa di Fiorenzuola, nel suo ultimo lavoro: “Come i salmoni

A dir la verità è stato pubblicato in aprile, ma per un motivo o un altro riusciamo a parlarne solo ora. Meglio tardi che mai e comunque sempre in tempo utile.

Maddalena, il titolo di questo lavoro è molto emblematico, ce lo puoi spiegare.
Ho deciso di dare una sterzata al mio approccio musicale. Ho ripensato ai lavori fatti fino ad ora e mi sono accorta che rappresentavano un periodo passato, non più attuale del mio approccio non solo alla musica ma alla vita stessa. Riascoltandoli ora è come se avessi rivestito di parole le note. Come se il lavoro fosse rimasto in superficie senza mai affondare la sciabolata in profondità.

Cosa è successo tra l’ultimo disco e questo per dare un’impostazione così diversa?
Forse mi sono stancata di cercare di essere benevola con tutto e tutti. Ci sono delle cose che non mi piacciono: il modo in cui la società ha reso standard certi comportamenti, ha omologato un po’ tutti non mi va. E soprattutto non mi va più di accettare il compromesso, stare zitta e non dire la mia.

Interessante, ci puoi fare qualche esempio?
Esempio banale ma emblematico. Perché possono esserci presentatori maschi bassi, cicciottelli e pelati mentre le presentatrici devono aderire a determinati standard? Perché anche loro non possono essere accettate al pari degli uomini secondo la loro bravura e non per il loro aspetto? Oppure perché dobbiamo omologarci ad un certo modo di vestire per farci accettare, e non possiamo essere liberi di presentarci per quello che siamo e come vogliamo. Insomma anche nelle cose semplici è necessario essere soltanto se stessi, cercando di andare “controcorrente”.

Video: Cenere – Maddalena Conni
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Il disco come lo hai impostato?
Anche qui c’è stata una revisione totale dell’impostazione. Ho cercato di uscire dalle mode del momento che vorrebbero il disco perfetto anche dal punto di vista musicale. Questo è un disco molto semplice, senza sovra incisioni, senza quegli orpelli musicali dettati dalla moda del momento, pensato e costruito per mettere al centro quello che volevo comunicare. Praticamente nel disco ci sono io con la mia chitarra, la mia voce, qualche passaggio di Nicola (Faimali n.d.r.). Unica eccezione è la canzone “Cenere” prodotta da Davide Maggioni della Rusty Records, ed è stato un grande privilegio.

Qualche idea per il futuro?
Sono già all’opera e ti dirò, le canzoni che usciranno saranno ancora più dure, quasi arrabbiate, che rappresentano ancora di più questo mi modo di affrontare il mondo senza più tacere, rispetto a quelle che hai ascoltato su “come i salmoni”

Le canzoni di Maddalena le posssiamo ascoltare questo giovedì, 24 ottobre, ore 19.30 ad OverTheMoonTà la rassegna di musica d’autore alla Muntà di Ratt 

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