Intervista: Paolo Sereno, il grande Finger Style italiano, in concerto al Circolo Athena

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Grazie ad una intuizione e collaborazione del nostro Antonio Amodeo, sabato 9 dicembre, al circolo Atena di Pontedellolio, sarà di scena un grande musicista italiano, virtuoso della chitarra fingerstyle: Paolo Sereno.

Paolo, appena tornato da una tournée in Colombia è attivo sulla scena italiana da oltre 20 anni, approfondendo la pratica finger style che semplificando molto, è un modo di suonare la chitarra folk con le dita cercando di fondere insieme la parte melodica, quella di accompagnamento armonico e quella percussiva contemporaneamente.

Paolo, prima di tutto parliamo del concerto di sabato. Sarà uno scontro corde di nylon contro corde d’acciaio?
No assolutamente no! Infatti il titolo ha una &, niente scontro ma confronto, integrazione fra due modi molto diversi di affrontare questo magnifico strumento. E poi non ci saremo solo io e Antonio Amodeo sul palco ma anche Daniel Granada al flauto e  Andrea Buttazzo, cantante e percussionista e, sia io che Antonio saremo molto spesso a suo sostegno nell’esecuzione del concerto.

Video: Mission Impossible theme
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Non solo chitarre quindi?
No, certo che no, risulterebbe un concerto molto incentrato su noi stessi,  mentre l’idea è sempre quella di coinvolgere il pubblico come cerco di fare in qualsiasi mia esecuzione. Il pubblico è parte integrante di qualsiasi concerto.

Parliamo ora di te, ti ho ascoltato la prima volta a Sarzana all’international meeting of acoustc guitar nel 2003 dove hai vinto la sezione “new acoustic sound”, da allora cosa cosa è capitato?
Quello è stato un passaggio importante ma, posso fare un viaggio a ritroso. Sono reduce da un bellissimo tour in Colombia, in vari teatri e festival fra cui quello di Cartaghena, proprio dedicato alla chitarra. Lì ho presentato lo spettacolo dedicato al mio ultimo lavoro “Vulcano” che gravita attorno alla trilogia di “Danza bianca”, tre brani che parlano della mia terra, la Puglia. Parlo di spettacolo perché è parte integrante del concerto un cartone animato, che viene proiettato alle mie spalle, in cui si parla di lavoro, di rapporto con la propria terra, in cui si trattano temi sociali ma con un linguaggio universale valido a tutte le latitudini.

Video: Danza Bianca
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Facendo un ulteriore passo indietro nel tempo?
Molto belle le tournée in estremo oriente che dal 2011 per quasi quattro anni ho fatto toccando paesi come Singapore, Cina, Taiwan. Suonando davanti a platee davvero competenti, e quindi molti stimolanti. In questi viaggi ho approfondito molto, quanto appreso negli anni passati a suonare in strada: l’arte di intrattenere, coinvolgere, ammaliare, il pubblico. Il concerto per sola chitarra dopo un po’ può risultare monotono e molto auto centrato, è necessario che il pubblico sia molto coinvolto. Mi auguro che questo avvenga anche sabato con Antonio Amodeo.

E le tue origini musicali?
Ne vado orgoglioso, sono stato “scoperto” dal grande Marcel Dadì nel 1996, poi si sono succedute collaborazioni che veri grandi maestri: Don Ross, William Ackerman, Antoine Dufour, Jackie Perkins, Andrea Costa dei Quintorigo e tanti altri….. il confronto e le collaborazioni con loro sono un pietra miliare della mia formazione.

Da ultimo, a Piacenza hai diverse collaborazioni e amici musicisti.
Il primo è Antonio, che mi ha chiamato recentemente al festival di Chitarre da lui organizzato, ma collaboro anche con Paolo Codognola col quale stiamo allestendo una serie di seminari sulla chitarra finger Style da tenere proprio nel piacentino.

Paolo Sereno , un grande chitarrista, e insieme ad Antonio Amodeo presenterà uno spettacolo da non perdere!

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