Manca poco ad una nuova edizione del Piacenza Jazz Fest, anzi, per la serata che anticipa la rassegna manza pochissimo, infatti mercoledì sera nel solone della Fondazione di Piacenza e Vigevano si terrà il primo live di quest’anno. Ma tutto è spiegato nella nota che ci è stata mandata e che noi vi proponiamo.
Come ogni tradizione che si rispetti, ormai da quindici anni a questa parte, a un mese circa dalla sua inaugurazione, il festival si racconta in anteprima in due diversi momenti concentrati nella medesima giornata, che quest’anno è in programma mercoledì 24 gennaio. La mattina nel Salone d’onore della Fondazione di Piacenza e Vigevano alle 11.30 si terrà la conferenza stampa in cui verrà presentata l’intera manifestazione, la sera alle 21.15 nell’Auditorium, in via S. Eufemia 12 a Piacenza, sarà protagonista la musica suonata dal vivo con un concerto a ingresso libero, aperto e offerto a tutta la città dalla Fondazione stessa. La Fondazione di Piacenza e Vigevano è l’Ente che offre da sempre con stabilità e fiducia il suo costante sostegno al festival, oltre alla Regione Emilia Romagna e alcune realtà imprenditoriali del territorio.
A esibirsi sul palco una formazione guidata dalla vocalist Sonia Spinello che proporrà “Wonderland”, un viaggio in chiave jazz nella vita e nella musica di Stevie Wonder. Ad affiancare la Spinello nel tour sono Fabio Buonarota alla tromba e Roberto Olzer al pianoforte. Proprio dalla profonda dedizione per le composizioni di uno dei più grandi artisti della scena musicale mondiale, che ha influenzato la musica contemporanea a 360 gradi come è stato StevieWonder, nasce “Wonderland”. Nel corso della serata verranno presentati molti brani tratti da un omonimo album che ha fatto parlare molto di sé, uscito per l’etichetta Abeat Records. Il disco nasce dal desiderio di omaggiare questa leggenda, punto di riferimento musicale universale da parte di una estimatrice quale è la cantante. La scelta del repertorio alterna, con grande equilibrio e una particolare attenzione a mantenere la stessa linea poetica, alcuni brani originali inediti, tra cui spiccano i due scritti dalla stessa Spinello, a delle rivisitazioni pregiate di alcuni classici della Black Music composti da Wonder nel corso della sua lunga carriera iniziata già da giovanissimo negli anni Sessanta.
In breve tempo, a partire dalla sua recente uscita, molte recensioni e interviste in territorio nazionale stanno dando valore a questo ultimo lavoro di Sonia Spinello. Ma non solo, il disco sta avendo molto successo ed è distribuito in diverse parti del mondo, tra cui gli Stati Uniti e il Giappone. Proprio in Giappone è appena stato selezionato, fra moltissime produzioni provenienti da tutto il mondo, per il primo posto della classifica audiofila riservata alle voci internazionali del Jazz stilata da una delle riviste giapponesi di critica Jazz più autorevoli (HIHYO – Jazz Critique Magazine).
Sonia Spinello ha sempre cantato, passando attraverso molti generi, dal Rock al Blues, dal Soul al Funk per approdare infine al Jazz, che l’ha portata a cercare di utilizzare la voce come uno strumento per creare mondi sonori e una propria unicità stilistica che in questo momento del suo percorso è soprattutto volta all’insegna dell’intimismo. Il lavoro fatto dal gruppo è all’insegna dell’essenzialità, in modo da rispettare il più possibile quelle che sono le melodie e la forza originaria dei brani, senza sconvolgerne gli equilibri, ma anzi facendoli risaltare maggiormente.
Sonia Spinello sa interpretare con emotività ogni parola, vivendo e trasmettendo l’emozione di ogni storia. L’ascolto, reso suggestivo grazie all’essenzialità degli arrangiamenti dei suoi brani più struggenti e carichi di pathos, lascia spazio ai colori e alla leggerezza della voce. I brani sembrano essere sospesi in un gioco di equilibri, risultando a tratti eterei. I musicisti, dal canto loro, sanno interpretare con grande rispetto le armonie perfette che hanno reso unico e riconoscibile lo stile di un poeta musicale.
Attualmente, insieme a Lorenzo Cominoli ricopre il ruolo di direttrice della Four Music School, la scuola di musica del Teatro Rosmini di Borgomanero di cui è anche docente di canto e direttrice di coro. Sempre con sede presso il Teatro Rosmini fonda inoltre il Jazz Club Borgomanero e dal 2016 è direttrice artistica di Orta Jazz Festival.
Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o visitare la pagina Facebook del festival www.facebook.it/piacenzajazzfest o scaricare gratuitamente l’App del Piacenza Jazz Fest per Apple e Android. Per contatti si può scrivere alla mail a biglietti@piacenzajazzclub.it oppure telefonare allo 0523.579034 – 366.5373201.
Manca poco ad una nuova edizione del Piacenza Jazz Fest, anzi, per la serata che anticipa la rassegna manza pochissimo, infatti mercoledì sera nel solone della Fondazione di Piacenza e Vigevano si terrà il primo live di quest’anno. Ma tutto è spiegato nella nota che ci è stata mandata e che noi vi proponiamo.
Come ogni tradizione che si rispetti, ormai da quindici anni a questa parte, a un mese circa dalla sua inaugurazione, il festival si racconta in anteprima in due diversi
momenti concentrati nella medesima giornata, che quest’anno è in programma mercoledì 24
gennaio. La mattina nel Salone d’onore della Fondazione di Piacenza e Vigevano alle 11.30 si
terrà la conferenza stampa in cui verrà presentata l’intera manifestazione, la sera alle 21.15
nell’Auditorium, in via S. Eufemia 12 a Piacenza, sarà protagonista la musica suonata dal vivo con
un concerto a ingresso libero, aperto e offerto a tutta la città dalla Fondazione stessa. La
Fondazione di Piacenza e Vigevano è l’Ente che offre da sempre con stabilità e fiducia il suo
costante sostegno al festival, oltre alla Regione Emilia Romagna e alcune realtà imprenditoriali del
territorio.
A esibirsi sul palco una formazione guidata dalla vocalist Sonia Spinello che proporrà
“Wonderland”, un viaggio in chiave jazz nella vita e nella musica di Stevie Wonder. Ad affiancare la
Spinello nel tour sono Fabio Buonarota alla tromba e Roberto Olzer al pianoforte.
Proprio dalla profonda dedizione per le composizioni di uno dei più grandi artisti della scena
musicale mondiale, che ha influenzato la musica contemporanea a 360 gradi come è stato Stevie
Wonder, nasce “Wonderland”. Nel corso della serata verranno presentati molti brani tratti da un
omonimo album che ha fatto parlare molto di sé, uscito per l’etichetta Abeat Records. Il disco
nasce dal desiderio di omaggiare questa leggenda, punto di riferimento musicale universale da
parte di una estimatrice quale è la cantante. La scelta del repertorio alterna, con grande equilibrio
e una particolare attenzione a mantenere la stessa linea poetica, alcuni brani originali inediti, tra
cui spiccano i due scritti dalla stessa Spinello, a delle rivisitazioni pregiate di alcuni classici della
Black Music composti da Wonder nel corso della sua lunga carriera iniziata già da giovanissimo
negli anni Sessanta.
In breve tempo, a partire dalla sua recente uscita, molte recensioni e interviste in territorio
nazionale stanno dando valore a questo ultimo lavoro di Sonia Spinello. Ma non solo, il disco sta
avendo molto successo ed è distribuito in diverse parti del mondo, tra cui gli Stati Uniti e il
Giappone. Proprio in Giappone è appena stato selezionato, fra moltissime produzioni provenienti
da tutto il mondo, per il primo posto della classifica audiofila riservata alle voci internazionali del
Jazz stilata da una delle riviste giapponesi di critica Jazz più autorevoli (HIHYO – Jazz Critique
Magazine).
Sonia Spinello ha sempre cantato, passando attraverso molti generi, dal Rock al Blues, dal Soul al
Funk per approdare infine al Jazz, che l’ha portata a cercare di utilizzare la voce come uno
strumento per creare mondi sonori e una propria unicità stilistica che in questo momento del suo
percorso è soprattutto volta all’insegna dell’intimismo. Il lavoro fatto dal gruppo è all’insegna
dell’essenzialità, in modo da rispettare il più possibile quelle che sono le melodie e la forza
originaria dei brani, senza sconvolgerne gli equilibri, ma anzi facendoli risaltare maggiormente.
Sonia Spinello sa interpretare con emotività ogni parola, vivendo e trasmettendo l'emozione di
ogni storia. L'ascolto, reso suggestivo grazie all'essenzialità degli arrangiamenti dei suoi brani più
struggenti e carichi di pathos, lascia spazio ai colori e alla leggerezza della voce. I brani sembrano
essere sospesi in un gioco di equilibri, risultando a tratti eterei. I musicisti, dal canto loro, sanno
interpretare con grande rispetto le armonie perfette che hanno reso unico e riconoscibile lo stile
di un poeta musicale.
Attualmente, insieme a Lorenzo Cominoli ricopre il ruolo di direttrice della Four Music School, la
scuola di musica del Teatro Rosmini di Borgomanero di cui è anche docente di canto e direttrice di
coro. Sempre con sede presso il Teatro Rosmini fonda inoltre il Jazz Club Borgomanero e dal 2016
è direttrice artistica di Orta Jazz Festival.
Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o visitare la pagina
Facebook del festival www.facebook.it/piacenzajazzfest o scaricare gratuitamente l’App del
Piacenza Jazz Fest per Apple e Android. Per contatti si può scrivere alla mail a
biglietti@piacenzajazzclub.it oppure telefonare allo 0523.579034 – 366.5373201