Una lezione un po’ diversa per i ragazzi del Respighi che questa mattina in cattedra hanno trovato Melody Castellari, Gabriele Gabi Finotti e Alberto Zucconi. Oltre 2 ore di lezione per portare ai ragazzi, fra i 19 e 16 anni, l’esperienza che hanno accumulato, in diverse forme e momenti, in tanti anni di carriera nel mondo della musica.
Un incontro in cui si sono mischiate le diverse storie dei 3, fra Misfatto, Orzorock Festival e Orzorock Music, in cui c’è stato spazio anche per la lezione “pratica”, quando sono stati proposti 3 brani storici del gruppo gragnanese.
Come ci è stato spiegato, l’incontro è stato organizzato dal liceo scientifico tramite la Prof. Patrizia Dattilini con l’obiettivo di portare ai ragazzi un esempio reale di come la musica possa essere fondamentale per la maturazione di ogni persona e per raccontare alcune realtà artistiche del nostro panorama musicale piacentino.
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I tre ospiti del Respighi hanno raccontato le loro storie personali fra musica e carriera lavorativa, spiegando come sia possibile coniugare le cose e farne un tutt’uno o addirittura, come per Melody, far diventare la musica il proprio lavoro. I 3 sono poi arrivati all’esperienza dei Misfatto, dagli inizi fino all’ultimo lavoro “Rosencrutz is dead”, e poi, passaggi obbligatori, il racconto dell’epopea Orzorock Festival e la nascita dell’etichetta Orzorock Music.
Un dialogo che ha voluto essere esplicativo, soprattutto per dei ragazzi nati a fine anni 2000, anche della differenza fra il periodo storico che la musica sta attraversando e quello che è trascorso negli anni ’90. Gli anni in cui c’è stato un cruciale cambiamento nella produzione, distribuzione, creazione della musica. Questo con i vari cambiamenti culturali e sociali che tutto ciò a prodotto, dall’abitudine di seguire concerti, al trovarsi in una cantina per suonare, fino al fermento che c’era a scuola prima di un contest.
In chiusura anche 3 ragazzi dello scientifico hanno preso gli strumenti in mano (Saverio Greco, Francesco degli Antoni, Giulio Saulle) per chiudere la “lezione” e magari per candidarsi per un posto nella line-up di Orzorock 2016… chissà.