Gabriele Mirabassi per Piacenza Jazz Fest 2024
Appuntamento Mercoledì 6 Marzo alla Basilica di San Savino
Da qualche anno è stato ripreso questo bel rito di programmare all’interno del Piacenza Jazz Fest un concerto in acustico nella Basilica di San Savino (via Giulio Alberoni n. 35).
Il luogo non è stato pensato a caso, in quanto nella “città delle cento chiese”, come viene chiamata Piacenza, quella dedicata a San Savino risalta per una serie di dettagli che la rendono particolarmente adatta, in special modo per la sua specifica acustica e per l’atmosfera che vi si respira, così rarefatta e intrisa di spiritualità.
Se esternamente può fuorviare la facciata barocca che appare tra gli alberi dei Giardini Merluzzo, superato il cancello e spinta la porta di ingresso, si entra completamente in un altro mondo fatto di semi oscurità, capitelli istoriati e i pavimenti a mosaico per cui è famosa.
Sarà qui dunque che mercoledì 6 marzo alle ore 21:15 suonerà il clarinettista Gabriele Mirabassi in solo con un programma che si intitola “Subitationes per clarinetto solo”.
Ed è con queste parole che il musicista descrive l’intenzione che guiderà la sua musica quella sera: “Improvvisare significa reagire in modo “subitaneo” a quello che il suono attraversa.
Persone, Natura, spazi, colori, temperature, sguardi, silenzi, riverberi, luce trasformano la musica ,che a sua volte diventa pura “relazione”, indissolubile quanto irripetibile , impalpabile.”
Gabriele Mirabassi nella sua carriera ha spaziato tra il jazz e la musica classica, collaborando con numerosi artisti come Richard Galliano, Enrico Pieranunzi, John Taylor, Steve Swallow, Stefano Bollani, Stefano Battaglia, Roberto Gatto, Rabih Abou-Khalil e Edmar Castañeda per quanto riguarda il Jazz. Nel campo della musica classica abbiamo John Cage, Mario Brunello, Andrea Lucchesini, Marco Rizzi, Oleksandr Semchuk, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra d’Archi Italiana, la Banda Sinfonica do Estado de Sao Paoulo, l’Ensemble Conductus, Orchestra Bruno Maderna e molti altri.
Inoltre, ha collaborato anche in altri ambiti quali il teatro, la canzone d’autore e la danza insieme a Gianmaria Testa, Erri De Luca, Ivano Fossati, Sergio Cammariere, Mina, Giorgio Rossi, David Riondino e Marco Paolini.
Negli ultimi anni ha iniziato a svolgere una ricerca approfondita sulla musica strumentale popolare brasiliana e sudamericana, lavorando tra gli altri con Guinga, André Mehmari, Monica Salmaso, Sergio Assad, il Trio Madeira Brasil e l’Orquestra a Base de Sopro di Curitiba.
Ha formato un suo personale trio denominato Canto di ebano che è stato premiato con il Premio della Critica Arrigo Polillo come Miglior disco dell’anno TopJazz 2008. Nel 2009 ha ricevuto una nomination come Best Jazz Act agli Italian Jazz Awards.
Il Piacenza Jazz Fest è organizzato dal Piacenza Jazz Club grazie al determinante sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e di altre istituzioni e privati.
Per ricevere tutte le informazioni sui concerti del Piacenza Jazz Fest si consiglia di seguire le pagine Facebook e Instagram del Piacenza Jazz Club o consultare il sito www.piacenzajazzfest.it.
Il luogo non è stato pensato a caso, in quanto nella “città delle cento chiese”, come viene chiamata Piacenza, quella dedicata a San Savino risalta per una serie di dettagli che la rendono particolarmente adatta, in special modo per la sua specifica acustica e per l’atmosfera che vi si respira, così rarefatta e intrisa di spiritualità.