Nuova produzione di Gabriele Finotti ma stavolta non musicale (o almeno non solo!) si chiama “Una seconda vita” ed è il suo nuovo libro
Gabriele Finotti, o meglio “Gabi”, lo conosciamo da sempre sotto la veste di musicista, autore e voce del rock piacentino e anche di editore musicale per l’etichetta “Orzorock Music”. In particolare la lunga militanza nei Misfatto ne ha segnato la sua carriera a livello non solo piacentino, carriera che oggi prosegue con un nuovo progetto, quello dal nome “Desert Twelve”.
Ma oggi siamo qua per un nuovo capitolo di questa fase artistica, ma stavolta per un libro. Infatti è da poco uscito il suo nuovo libro dal titolo “Una seconda vita”. Il quarto libro dell’autore gragnanese edito da Europa Edizioni, sarà presentato mercoledì 1 febbraio a Fabbrica e Nuvole.
Una seconda vita: quarta fatica letterari di Gabriele Finotti
Come detto il nuovo libro di Gabriele Finotti si intitola “Una seconda vita” ed è una raccolta di poesie che prosegue il lavoro di un’altra sua uscita del passato, il libro Caosduemila. Con questa lunga intervista cerchiamo di scoprire qualcosa di più su questa nuova raccolta
Arrivi al quarto libro, a oltre 14 anni dal primo. Leggiamo che è un prolungamento proprio di quella prima uscita editoriale. Ci spieghi in che modo?
Una seconda vita prosegue poeticamente il mio primo libro Caosduemila, che conteneva 69 poesie e ripartiamo quindi dalla 70, fino alla 165. Caosduemila 69 poesie, Una seconda vita 96, per un totale di 165, 1+6+5= 12 . Infatti all’inizio il sequel doveva chiamarsi L’uomo dalle 12 dita, come l’ultimo album dei Misfatto l’uomo dalle 12 dita, uscito nel 2018.
Poi dopo e durante i durissimi 2020 e 2021 ho aggiunto parti narrative da renderlo un racconto con poesie. Il racconto parla del percorso di raggiungimento fisico da parte dell’anima alla seconda vita, e le poesie la raccontano. La seconda vita appunto. Non tutti hanno questa possibilità. Il fondamentale collegamento tra i due libri sono i titoli dei capitoli, come nella nostra vita abbiamo titoli di copertina a seconda della vita fisica e spirituale.
Letteratura e musica, come riesci a coniugare le due cose?
A me viene naturale ed è il punto di forza della mia creatività, di cui non potrei fare a meno per vivere. Caosduemila aveva in se un cd musicale con brani e narrazioni poetiche (2008). Con La chiesa senza tetto ho sperimentato l’uscita di 2 album Heleonor Rosencrutz e Rosencrutz is dead ( in inglese) che narrano in musica e completano la scrittura. Con Orzorock XX, con l’aiuto tuo e di altri testimoni, ho raccontato la musica stessa del festival Orzorock e dei vari cambiamenti del rock dagli anni 90 al 2017.
Con “Una seconda vita” mi sono avvalso del completamento musicale di 2 album, uno dei Misfatto , l’uomo dalle 12 dita(2018) e Desert Twelve del mio nuovo progetto omonimo uscito sempre per orzorock music nel 2022. Potrebbe essere un aiuto il videoclip di Your cold cold desert heart, per cogliere alcuni particolari del libro UNA SECONDA VITA. https://www.youtube.com/watch?v=I9jCtt-Dqrw
Oltre al prolungamento del primo libro, questo “Una seconda vita”, si lega anche al nuovo progetto “Desert Twelve”. In che modo?
Diciamo che Desert twelve racchiude in se la parte più spirituale psichedelica e sciamanica del libro.
Proprio sulla nuova band creata negli ultimi mesi, che tipo di nuovo slancio e nuovi stimola ha dato sia per la parte letteraria sia per la parte musicale?
Sicuramente un aiuto alla creatività per concludere il libro l’ha dato il nuovo progetto DESERT TWELVE, ragazzi molto preparati e che sanno quello che suonano, e sanno rispettare le idee un po’ visionarie della loro guida un po’ più anziana….quindi grazie, oltre al sottoscritto alla guitar, a Vittoria Ipri (vox) – Alex Viti (guitar) – Davide Radicelli (bass) – Gabriele Gnecchi (drums).
Entrando in questo nuovo libro, ma senza scoprire troppo, hai utilizzato la poesia in modo libero. Era l’obiettivo oppure il frutto della tua penna?
Il primo obiettivo era creare appunto con sole poesie un libro che fosse la mia opera unica poetica(appunto 165 poesie in tutto).
L’aggiunta narrativa è arrivata pensando ai personaggi che ho creato negli ultimi anni, in primis L’uomo dalle 12 dita, custode del viaggio verso la seconda vita, e qui mi fermo. Anzi pongo una domanda per incuriosire la lettura: la seconda vita servirà a non commettere lo stesso grande errore o a capire che questo faceva parte della nostra stessa vita?
Le poesie sono tante ma insieme a loro ci sono i disegni di Rosario Scrivano. Come è nata questa collaborazione e quanto è stato importante il suo contributo per questo prodotto?
I disegni del mio grande amico d’arte e di vita Rosario sono molto importanti perché scatenano la fantasia del capitolo e rendono viva la parte del lettore legata alle immagini, visto che leggere libri si fa sempre più difficile negli anni dei social e delle serie tv.
Le poesie arrivano dal profondo di sè stessi e di conseguenza riportano immagini molto personali, come visioni interne. Quanto è stato difficile trasportare queste immagini in parole?
Per me è tutto naturale, a volte semplice, a volte però triste.
Il libro “prenderà vita” mercoledì alle ore 18 a Fabbrica e nuvole in via Roma. Leggiamo che con te ci sarà Valeria Laffeni. Ce la presenti?
Valeria è una delle fondatrici dell’associazione Fabbrica e nuvole. Si appoggiano alla nota libreria Fahrenheit 451. Valeria condurrà la presentazione del libro, uscito per Edizioni Europa, casa editrice romana. Siete tutti invitati!