Festival Piacenza Musica: lanciato dal Conservatorio all’insegna di Beethoven

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Il Conservatorio Nicolini si fa promotore di una nuova rassegna che si chiamerà Festival Piacenza Musica.

Si svolgerà tra il 12 e il 20 settembre 2020 e ruoterà attorno alla figura di Ludwig van Beethoven.

Se può sembrare quasi scontata la dedica al grande compositore, singolare e intensa è invece la configurazione del programma che prevede momenti di approfondimento diversi nelle varie parti della giornata:

La mattina. E’ il momento più eterogeneo nei contenuti. E’ destinato ad accogliere, ora un momento performativo, ora discorsivo-colloquiale su varie tematiche

Il pomeriggio.  Sarà il momento dedicato alle esecuzioni. Permetterà di avvicinare diversi filoni storici e stilistici nonché differenti organici.

La sera. Sarà sempre incentrata su pagine beethoveniane spesso messe a confronto con quelle di altri autori dei secoli passati; si ascolteranno le sonate per violino e pianoforte, per violoncello e pianoforte, per pianoforte solo, il repertorio per quintetto e le pagine pianistiche.

Il programma oltre che ricchissimo di contenuti eccelle per la presenza di un numero incredibile di musicisti.  Saranno infatti oltre cinquanta i musicisti coinvolti, per la maggior parte maestri del conservatorio piacentino, con un repertorio di più di 30 autori, che spazia dal 1700 sino ai giorni nostri, avvicinando jazz e repertori colti di tradizione o sperimentali.

Gli spettacoli si svolgeranno all’interno del conservatorio, sfruttando gli spazi dell’antico convento.
il festival sarà anche l’occasione per presentare la neonata Orchestra Filarmonica del Conservatorio. Toccherà infatti a lei l’inaugurazione che avverrà il 12 settembre alle ore 18. l’Orchestra per l’occasione da Danilo Rossi, già prima viola dell’orchestra del Teatro alla Scala di Milano, nonché solista e didatta di fama mondiale, in un programma tra Mozart, Hindemith e Britten.
Il 13 settembre la giornata sarà invece interamente dedicata al jazz con la celebrazione di un altro anniversario, quello del famoso saxofonista americano Charlie Parker, a cento anni dalla nascita.
il 14 settembre si terranno gli incontri con la musica di Haydn per varie formazioni e le composizioni di Gershwin e Villa-Lobos;
il 15 settembre la mattinata all’opera e la musica di Chopin;
il 16 settembre sarà dedicato al repertorio contemporaneo per percussioni sole e con nastro magnetico e i quartetti con pianoforte di Brahms;
il 17 settembre vivremo il viaggio attraverso le liriche da camera tra 1800 e 1900 e la musica per due viole alla fine del 1700
il 18 settembre sarà dedicato alla musica al tempo del congresso di Vienna;
il 19 settembre si terrà l’omaggio al Romanticismo tedesco e russo e alla musica del nostro tempo;
infine il 20 settembre il festival si concluderà con l’omaggio a Piero Farulli, nel ricordo dei cento anni dalla nascita con l’esecuzione dei quintetti di Brahms con due viole.

Non mancherà un incontro con le scuole e l’approfondimento circa le risorse digitali che internet riserva a Beethoven (19 settembre); una lezione concerto dedicata al giovane Beethoven approdato a Vienna e una conferenza di Guido Salvetti sulla didattica pianistica di Beethoven (20 settembre). L’ingresso agli appuntamenti sarà libero, ma contingentato a causa del persistere della situazione di emergenza dovuta al Covid-19. Le modalità di accesso, sulla base delle prescrizioni dell’autorità sanitaria competente, saranno segnalate in seguito. La differenziazione oraria e la scelta diversificata dei contenuti mirano soprattutto a soddisfare le esigenze di distinte tipologie di pubblico, anche quelle meno avvezze alle sale da concerto.

il Presidente del Conservatorio Gianna Arvedi tiene a sottolineare che “Con questo progetto il Conservatorio intende rafforzare il suo ruolo nel panorama culturale come istituzione che fa produzione oltre che didattica e ricerca.  L’istituto svolge un ruolo di primo piano a livello regionale per la sua ricca e variegata progettazione concertistica che spazia in vari generi musicali: dalla musica da camera al jazz, dal virtuosismo solistico strumentale e vocale, dagli incontri divulgativi agli approfondimenti musicologici. Ma il conservatorio vive anche in simbiosi con la sua città, opera per la città e si propone di essere la città stessa”.

 

 

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