Anche a febbraio prosegue la programmazione musicale del Baciccia. Come sempre al 7 di via Dionigi Carli il giovedì è dedicato alla musica live. Abbiamo incontrato i 3 soci del locale, Nino, Lorenzo e Vladi, per parlare della programmazione di febbraio e più in generale del loro impegno nel dare spazio alla musica, ogni settimana.
“Siamo arrivati a 7 anni di lavoro continuo sul live, portando avanti la scelta di dedicare una serata, ogni settimana, alla musica . La nostra preferenza va sempre alla musica indipendente, cercando di sostenere la produzione italiana ma, come per questo mese, anche di dare ampio spazio a chi viene, sempre più spesso, a proporre la propria musica dall’estero. Infatti oggi è molto più facile rispetto al passato trovare proposte straniere, da Francia, Germania, e dai paesi nordici”.
Come ci hanno spiegato i 3 ragazzi: “Da questo mese di febbraio dobbiamo aspettarci tanta internazionalità e di conseguenza “sapori” completamente differenti. Questo deriva sicuramente dalla diversa provenienza degli artisti, ma anche dal passaporto culturale che si portano dietro e dalle diverse esperienze da cui arrivano”. E allora arriviamo agli appuntamenti delle prossime settimane, che, in ordine, sono :
– Giovedì 5 febbraio sarà presente Cleo T;
– Giovedì 12 Vertical Jam;
– Giovedì 19 l’ospite sarà Cougars in America;
– Giovedì 26 Peter Piek.
Quattro “situazioni musicali” molto, molto, molto diverse l’una dall’altra. Partiamo, per galanteria (e cronologia), da una signora: Cleo T. Viene dalla Francia, canta in inglese e ha letto Leopardi. Prodotta da Jhon Parish (Vedi alla voce “Tracy Chapman”) porta la sua voce neomelodica e tanta poesia nei testi. Con Vertical jam dobbiamo prepararci a tutt’altra cosa, sarà una jam session continua, tra una decina di musicisti, basata completamente sull’improvvisazione, con lo scopo di non staccare un attimo tra un pezzo e l’altro. Con Cougars in America ci troveremo davanti ad un ragazzone canadese, tutto chitarra e voce in tipico stile USA. Chiuderà Peter Piek, tedesco, pittore e polistrumentista, voce molto morbida e particolare, con un paio di singoli in tasca che non stonerebbero nella programmazione di molte radio.
“La proposta musicale – ci spiega Nino nasce dal fatto che essendo abbastanza conosciuti abbiamo molte richieste e fra queste dobbiamo farne una cernita in base anche a chi è disponibile al momento o a chi passa qua vicino col suo tour. Dal lato prettamente musicale, abbiamo sempre cercato di avere una visione aperta, a 360 gradi”.
In conclusione chiediamo di farci il punto sull’andamento generale delle serate. “Il riscontro dipende molto dal tipo di evento. Ovviamente tira sempre molto il gruppo locale perciò a volte può non essere capita la scelta di portare anche cose da fuori, come ad esempio questo febbraio, ma questa è una scelta che vogliamo comunque portare avanti. In generale abbiamo notato un calo di attenzione nei confronti del live, per questo speriamo che la gente torni a comprendere l’importanza della musica dal vivo e l’impegno, sia economico e sia di organizzazione, di chi gestisce i locali”.