Sono passati vent’anni dal giorno in cui Fabrizio De André ci ha lasciati.
La sua sensibilità umana unita alla capacità poetica ci ha donato negli anni una cesta colma di canzoni che ci restano non solo come suo ricordo ma come bagaglio personale di ognuno di noi.
il concerto che si terrà al Milestone sabato 25 gennaio (inizio ore 22.00), è dedicato proprio a lui, a Fabrizio De Andrè.
Autori di questo concerto sono il pianista Giovanni Guerretti e il batterista Davide Bussoleni con il loro progetto “De Andrè e dintorni”.
Da «Bocca di rosa» a «Un giudice» passando per «La canzone dell’amore perduto» e altri capolavori senza tempo, il mondo di Fabrizio De André rivivrà sul palco del Milestone, grazie ai due musicisti. Il repertorio di Faber sarà reinterpretato dal duo spaziando attraverso svariati stili musicali del secolo scorso, dallo Swing al Tango, dalla ballata jazz al Samba brasiliano.
Giovanni Guerretti ha maturato grande esperienza grazie ad una lunga militanza al fianco di nomi famosi del pop italiano, che ne hanno apprezzato la professionalità e il talento. Cremonese, si è diplomato in Pianoforte Jazz presso il C.P.M. di Milano sotto la guida del pianista Franco D’Andrea. A vent’anni Guerretti comincia l’attività professionale in ambito Pop, esibendosi in tournée a fianco del cantante Franco Simone e successivamente, per alcuni anni, nel quartetto di Carlos “Flaco” Biondini (storico chitarrista di Francesco Guccini). Incomincia in questo periodo la sua frequentazione degli ambienti musicali milanesi; in seguito suona per circa un anno con la cantante Jenny B con la quale incide un CD insieme alla Jazz Art Orchestra; tramite questa esperienza entra nella band di Mietta con la quale resterà per quattro anni, esibendosi in numerosissimi concerti ed esibizioni televisive. Ha inciso nel 2004 il primo CD a proprio nome (“La prima della classe”, CDpM Lion) nel quale fa confluire tutte le esperienze musicali avute in quegli anni.
Davide Bussoleni è un fulgido giovane esempio di un batterista che suona il suo strumento percussivo come fosse un pianoforte, inseguendo le stesse dinamiche e sfumature degli 88 tasti. Si avverte ormai da anni nell’apporto che fornisce a varie formazioni, basandosi su un interplay che non si limita al classico accompagnamento ritmico, ma si pregia di valenze da comprimario che lo rendono ad oggi richiesto da molti musicisti nelle loro formazioni.
L’ingresso è gratuito e riservato ai soci. (Tessera Piacenza JAzz Club o ANSPI che si possono sottoscrive in loco) sede storica dell’associazione in via Emilia Parmense 27 a Piacenza (ingresso gratuito con tessera dell’associazione Piacenza Jazz Club o ANSPI).