Domani sera, sabato 9 Maggio ore 21, al Teatro Municipale, potremo assistere ad un concerto memorabile: Stefano Bollani, il GRANDE Stefano Bollani, e il suo Danish Trio.
Un gruppo nato sotto la spinta di Enrico Rava, che li aveva scelti per accompagnarli in Tour, e che poi ha vissuto di vita propria grazie a quegli intrecci magici che i grandi musicisti sanno creare quando percepiscono il feeling, nato a volte casualmente, ma che riescono a mantenere.
Abbiamo proposto a Stefano Bollani, Jesper Bodilsen e Morten Lund di fare un piccolo giochino. Di prestarsi ad un’intervista un po’ fuori dagli schemi: le stesse 8 domande a ciascuno dei tre. Stesse domande e risposte brevi e secche.
Purtroppo il “gioco-intervista” è riuscito per 2/3 perchè, mentre Stefano Bollani e Jesper Bodilsen, tra i vari concerti, voli di trasferimento, varie interviste e un po’ di sano riposo (forse), hanno trovato il tempo di rispondere. Purtroppo Morten Lund non è riuscito. Pazienza, vederemo se, in un attimo del pre o post concerto riusciremo a strappargli le risposte.
Di sicuro ci godremo uno spettacolo unico perchè…… nessuno, neppure loro stessi, sanno dove il groove, le emozioni, le armonie della serata li, e ci, conduranno nel concerto di domani.
Ma ecco le domande:
1) Prima di essere invitati a Piacenza per il Jazz Fest, sapevate dove si trovava la città di Piacenza? se si perché?
Stefano Bollani: Da piccolo prima di dormire leggevo l’ atlante illustrato. E Piacenza era lì, insieme a tante altre piccole e sagge comunità del nostro Bel paese
Jesper: No, non lo sapevo
2) vi siete formati quasi per caso: un pregio e un difetto del vostro “vivere insieme” (anche non musicalmente parlando)
Stefano Bollani: Un pregio era la bellissima summer house di Jesper. Ora l’ ha venduta, ma spesso in passato l’ abbiamo usata come casa-base per gli spostamenti. Un difetto era che Jesper ne parlava sempre, in continuazione.
Jesper Bodilsen: mi ricordo i bei momenti passati con il trio nella mia summer house, peccato che l’ho venduta!