Parte ufficialmente lunedì 5 novembre, un nuovo progetto radiofonico. È quello che ha sede negli studi di IMA Records e ne porta anche il nome, infatti si chiamerà IMA Radio. Di questa idea ce ne aveva già parlato qualche tempo fa Khristian Scott, ma adesso a lui in questa avventura si sono affiancati altri 3 ragazzi che saranno le voci (ma anche le facce) di questa nuova stazione radio, e che sono: Ilaria Tagliaferri, Mattia Fragassi, Giovanni Tagliaferri. A tutti loro abbiamo fatto un po’ di domande su IMA Radio.
Della possibilità che ad IMA Records nascesse anche una radio ci era già stato paventato un po’ di tempo fa. Khristian, quand’é che c’é stata la svolta?
La svolta per creare una web radio c’é stata qualche mese fa, quando IMA Records ha iniziato il suo cammino iniziando a valorizzare artisti piacentini e non. Poi quando Ilaria mi ha parlato del suo lavoro con big bang radio ho pensato che poteva essere una bella occasione poter avera una radio tutta nostra per dare uno spazio alle band piacentine e per presentare i propri lavori.
Passiamo ai ragazzi: cosa significa una radio per voi nel 2018?
In primis significa una web-radio: internet é diventato molto più invasivo di qualunque altro mezzo di comunicazione e, con le prime auto connesse online, il futuro delle radio é sicuramente in rete. Una radio – aggiunge Ilaria – nel 2018 é soprattutto un mezzo per conoscere più di quanto ci sia in superficie, e nello specifico per una radio come la nostra, approfondire tutto ciò che dà cultura nell’ambito musicale e che non é noto alla grande distribuzione.
Quale vuole essere la vostra linea editoriale?
Uno spazio in cui band emergenti possano farsi sentire da chiunque. Senza limitarsi alla mera esecuzione dei loro brani ma cogliendo l’occasione per raccontare a chi ascolta cosa c’é dietro: le storie, i testi e l’impegno.
Dati i tempi, c’é l’idea di farla diventare anche web radio?
Soprattutto web-radio! Intendiamo sfruttare un mezzo potente come internet a nostro vantaggio fin da subito. L’idea é anzi di iniziare il prima possibile con delle dirette audio e video, reperibili anche in un secondo tempo come podcast.
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Qual é la vostra programmazione ad oggi? E poi, vi siete prefissi degli obiettivi?
Ad oggi c’é solo “IMA Radio Live” come unico programma attivo, ma siamo in partenza con un secondo format che ci sta particolarmente a cuore: NES (Nerd Entertainement System). L’obiettivo poi – sempre Ilaria in “aggiunta” – é quello di crescere, imparare e ampliare le conoscenze del settore, fino a diventare un punto di riferimento per poter dare un servizio eccellente a tutti quei gruppi che vogliono farsi conoscere, comunicare con gli ascoltatori e mettersi in gioco.
Andiamo un attimo sul particolare. Come è un nata questa unione a tre e cosa potete dire su di voi agli ascoltatori?
Giovanni: come molte storie in campo musicale é un incontro avvenuto per caso. Io arrivo come autore e regista dalla radio universitaria RadiorEvolution, convertito a speaker per supportare Ilaria in un altro progetto.
Ilaria: diciamo che ci siamo incontrati a metà strada. Io venivo da un altro progetto radio in cui, insieme a Giovanni, intervistavo artisti e gruppi emergenti del genere rock e affini. Nel momento in cui quel progetto giungeva al termine, ho saputo che Khristian cercava persone per creare una radio legata alla IMA records, e così é nata la nostra collaborazione. A quel punto mi é sembrato naturale coinvolgere i miei collaboratori radiofonici e amici: Gio e Fraga.
Mattia: il mio percorso nasce da lontano…sono direttore artistico di Rock in Trebbia dal 2014, ho seguito il Master in giornalismo e critica musicale al Cpm di Milano, dove ho seguito un corso di radio con Roberto Uggeri e Francesca Cheyenne. Due anni fa ho iniziato a seguire in qualità di speaker NES, un programma radiofonico in podcast, insieme a Giovanni e Ilaria. Questa estate Ilaria mi ha chiamato per una nuova proposta radiofonica, e davanti ad una birra l’idea di IMA Radio ha preso forma.
E ancora: musicalmente da “dove” arrivate?
Giovanni: Sono il rappresentante della musica Folk/metal del trio, adoro i Folkstone ma non disprezzo il vecchio cantautorato italiano e il punk in stile Dropkick muprhy e Fiddler’s green.
Ilaria: io vengo da un passato di musica rock e metal, che si é mantenuta soprattutto nella sua componente rock, ampliandosi a diverse derive del genere. Ad oggi i miei gusti musicali sono molto più di ampie vedute: adoro il Prog ma ascolto tantissima musica trash, tra le varie cose. Non mi limito più.
Mattia: io vengo dal rock anni 70 e la musica demenziale. Non sono mancate le esperienze di prima mano comunque: sono bassista e avevo una band al liceo.
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Attorno a Piacenza esistono (o resistono?!) alcune radio che una volta sarebbero state definite, con le dovute differenze, private. Avete preso spunto da qualcuno oppure il riferimento sono le major?
Prendiamo ovviamente spunto dalle radio di flusso più famose ma vogliamo dare un’impronta personale e contenuti molto più specifici. Una web-radio deve seguire necessariamente le regole della rete: contenuti specifici e on-demand piuttosto che programmi più “generici”. Per quelli esistono già programmi rodati e con speaker esperti sulle grandi radio “major” .
Ovviamente non possiamo non chiedere a Khristian: quanto di IMA Records entrerà nella programmazione della radio?
La programmazione musicale è molto varia. Non si limita alla sole scelte artistiche dell’etichetta ma chiunque faccia parte del mondo musicale può venire in radio per una serata con noi. Infatti ci saranno serate con artisti piacentini, non abbiamo messo un freno sulla scelta di genere anzi. E soprattutto chi fa e ha fatto parte della scena musicale piacentina é benvenuto nei nostri studi.
Ah, come e dove vi possono ascoltare tutti gli interessati?
Per il momento tramite podcast sul nostro sito, su Facebook e Spreaker. Dal prossimo anno vorremmo iniziare con delle dirette streaming per poter usufruire anche di Twitch e (diritti permettendo) Youtube.
Ultimissima domanda. Scrivete che siete la radio in streaming degli artisti piacentini di conseguenza: si rimane sempre da questa parte del Po, oppure sono già previsti sconfinamenti?
Daremo loro sicuramente la precedenza ma chiunque é il benvenuto nei nostri studi. Siamo ansiosi di intervistare anche gruppi provenienti da altre zone per avere un metro di paragone con la realtà piacentina e non rimanere rinchiusi nel nostro piccolo mondo.