Dolcenera
la Star della seconda serata, in una grintosa performance, lei e il suo piano, ha chiuso la rassegna magiostrina del Fillmore Festival tra hit storiche del suo repertorio fino all’ultima sua produzione “Calliope, pace alla luce del sole”.
Le ha fatto da introducer, il nostro Joe Croci quasi ricambiandola dei consigli di Dolcenera sua coach a The Voice of Italy, che ha sfoggiato l’ultimo suo vestito da one man band, molto minimalista ma ricercato, tra campionature e chitarra elettrica.
Atmosfera da riunion suggellata tra i due da un’intima “Blowin’ in the Wind” cantata insieme.
Andando a ritroso sul palco sono passati gli Animaux Formidables duo garage-fuzz-noise, percussioni e chitarra/voce davvero interessante e da seguire attentamente, vera sorpresa uscita dal cappello dei Ladri di Fragole (organizzatori della rassegna)
Nel mezzo del concerto ecco i Mosaico, giovane band parmense reduce dal palco di Sanremo, con il loro sound che riesce ad unire il rock anni 70 con l’orecchiabilità degna del miglior Pop
Hanno aperto la serata i grintosi Wirnicke Aphasia, con radici magiostrine, che non han lasciato spazi a dubbi sulle influenze hard rock di cui vanno fieri lasciando spazio ad un altro gruppo tutto piacentino, i Nivine, con le loro ricercate sonorità
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