Davide Savoia e Arcadia: una rete per i giovani talenti

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Giovani Talent Agency crescono. Arcadia è una realtà piacentina (chi ha buona memoria si ricorderà un articolo ormai datato, proprio su questa agenzia. Ndr) che si sta muovendo per promuovere l’arte, tanta musica ma non solo, di alcuni promettenti ragazzi, creando una vera e propria rete. In cima a tutto questo c’è Davide Savoia che abbiamo incontrato per farci spiegare che cos’è Arcadia Talent Agency e dove “sta andando”.

Possiamo partire dal passato. Dove eravamo rimasti?

Era il 2016, via cavour, e all’epoca c’era anche Matteo Cattadori che però poi ha scelto strade diverse. Ora ci sono solo io ma intenzionato a portare avanti questo progetto perché è quello che vorrei fare. Ovviamente da solo non è facile e infatti in questo momento la necessità è trovare qualcuno che mi supporti su alcune aree perché altrimenti è difficile. Per me non è facile anche perché cerco nelle persone la mia stessa passione, e non la trovo facilmente.

Più precisamente di cosa hai bisogno?

Un appoggio “social”, perché io non sono ferratissimo. Ad esempio di Instagram ne capisco le potenzialità ma non lo so proprio usare. Proprio su questo sto cercando di lavorare molto per far crescere il profilo anche perché è un momento di uscite…

E arriviamo al sodo!

Poche ore fa è uscito il singolo di Galatina che si chiama “Polimamore” e stiamo cercando in tutti i modi di arrivare anche con Unodiuno al nuovo singolo in tempi rapidissimi, ossia per presentarlo a Spazio2 venerdì 14 per Unplugged. Stiamo facendo letteralmente una volata per arrivare giusti, poi ci sarà un po’ più di spazio, ma l’album uscirà comunque a breve, ad inizio 2019.

Facendo un passo indietro. Perché stavolta non mi ha detto “aspettiamo un attimo” come successo in altre occasioni, e siamo qui per l’intervista?

Diciamo che per molto tempo essere da solo è stata un’ancora. Poi adagio adagio negli ultimi mi sono buttato in ogni esperienza che mi venisse proposta, tipo “yes man”. Quello mi ha fatto accumulare tanta esperienza da un lato e dall’altro il tempo per Arcadia era poco e a volte ho pensato di fermare un attimo il progetto per riprenderlo dopo. Ed è andata così.

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Però poi…

È arrivata più consapevolezza e anche attraverso il corso che sto facendo all’università, ossia organizzazione aziendale, sono arrivato a capire come gestire la mia vita. Questo ha influito parecchio per gestire i miei tempi in modo migliore rispetto al liceo. Poi tanta fiducia è arrivata soprattutto dopo il nostro Arcadia Makes Fun di un anno fa al Ligera che ha segnato un punto importante nella fase di crescita. Per questo stavolta ti ho detto di si.

Solo questo?

No, anche perché è un momento buono. A fine estate è arrivato un primo accordo con i Te Quiero Euridice, come detto è uscito il pezzo di Galatina, poi quello di Unodiuno; insomma, ci sono diversi fattori e presupposti di crescita più importanti di prima. Ovviamente anche se li ho citati, non ci sono solo loro, infatti sto lavorando anche con i Flidge soprattutto per cercare di portarli fuori Piacenza e poi anche con i Theory Of Anithing.

Quando parliamo di Arcadia però non parliamo solo di musica. Che cos’altro comprende?

Comprende le varie arti, dal disegno, vedi Giobi che su Instagram ha 22 mila follower, all’illustrazione, passando per la fotografia. L’idea è quella di raggruppare in unico progetto tante arti diverse e fornire agli artisti un gruppo, una rete, dove loro stessi possono trovare quello di cui hanno bisogno.

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Questo anche in funzione dei locali?

Certo. Noi così proponiamo dei pacchetti: non ti offro solo la possibilità di avere un live, ma insieme a quello anche di farti la locandina personalizzata, le magliette, oppure avere un videomaker che ti fa il video della serata o ancora avere una piccola area market durante il tuo evento.

Per certi versi è un lavoro quasi da etichetta…

Io la chiamo “agenzia di promozione per artisti emergenti”. Un etichetta si occupa anche della parte finanziaria e di questo al momento non me ne sono mai occupato, ho sempre guardato verso la parte artistica. Per adesso basta questa, poi vedremo in futuro.

Quando dici parte artistica vuol dire scelte in diversi campi. Per chi vive di serate, una cosa che non si può tralasciare è la Siae. Arrivano indicazioni su questo?

Io direttamente non me ne sono mai occupato anche se non la vedo di buonissimo occhio, ma per il fatto che alla fine ci vedo più lucro che tutela dell’artista. Poi ad oggi direttamente non ho pubblicato niente come Arcadia perciò il problema non si è nemmeno posto, sicuramente però non ho mai dato indicazioni agli artisti per questa cosa.

Collegato a questo, al discorso “passaggi”, visualizzazioni, ecc ecc… non possiamo non parlare del boom dei Te Quiero Euridice.

Intanto è giusto dire che tra di noi un accordo c’è, ma deve ancora svilupparsi, di conseguenza per adesso è una cosa che riguarda più loro, però i numeri li vedo e sono una carta che posso giocare per il lavoro di Arcadia. Però il problema è generale: quando cerchi un posto e un cachet per ragazzi giovani, è tutto molto difficile, e purtroppo fare un disco costa, la sala prove costa, spostarsi costa. Per questo io non me la sento di mandare in giro dei ragazzi completamente a gratis.

Ci hai pensato ad affiancarti ad una (o più etichette) per la tua parte di lavoro?

Allora, in parte ci ho pensato, però sarebbe un po’ come delegare il mio lavoro e ci sarebbe il rischio di confondere la parte di Arcadia con quella dell’etichetta di turno. La mia idea è di stringere accordi e creare una mia rete di conoscenze, questo appoggiandomi a qualcuno, no, collaborare invece forse si.

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Questo è un mercato saturo, perché ci vuoi entrare?

Intanto perché io ho ricevuto tanto dalla musica e voglio ridare qualcosa a mia volta. Quando sono ad un concerto e vedo la gente cantare e ballare, per me è come una droga e voglio dare la stessa cosa agli altri. Poi perché se è vero che è saturo, per me è altrettanto vero che anche in agenzie di un certo livello non vedo l’organizzazione che dovrebbe esserci e credo che si possa fornire un lavoro migliore. Spesso i booking hanno tempi di risposta molto lunghi e informazioni poco chiare, credo che su questo si possa lavorare in un altro modo.

Oltre a quelli già citati, chi troviamo nei “pacchetti”?

Beh, non ho ancora citato il Capitale umano, Estii, Daniele Timpano e Roberto Leggi, Sofìa Clizia Aquirere. Anche qui è una rappresentazione di Arcadia, perché c’è musica, disegno, illustrazione e scrittura.

Anche scrittura?

Si, Sofia Clìzia Aquirere l’ho conosciuta tramite una community di cui fa parte. Da un po’ di tempo ha in cantiere un libro, scrive molto bene e credo che una volta arrivato questo prodotto, anche con lei si può fare qualcosa di bello.

L’attualità però ci porta su due nomi in particolare: Unodiuno e Galatina.

Beh sono le uscite di adesso! In ordine cronologico, prima Galatina, che è uscita con Poliamore l’altro giorno. Lei vive a Verona, suona l’ukulele e nei testi ricorda un po’ L’officina della camomilla. È indie per natura e molto particolare, fai presente che è una ragazza che le fotografie le fa ancora con il rullino…
Poi Unodiuno, come detto sta per uscire con il singolo e stiamo facendo le corse per arrivare giusti per la serata a Spazio2 di venerdì prossimo. L’ho conosciuto in un modo particolare, perché si chiama Antonio Cannavacciuolo e all’inizio non avevo ben capito cosa stesse succedendo! Vive da anni a Milano e mi ha scritto per farmi sentire un po’ delle sue cose e quando ho aperto il suo Soundcloud ho trovato oltre 50 pezzi. Erano grezzi, anche perché registrati con il telefono in camera (!), ma poi sentiti in sala prove mi sono reso conto di quanto poteva esplodere.

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Rooster elencato. Qua la domanda: come si portano questi ragazzi in giro?

Per portarli fuori Piacenza faccio un lavoro di ricerca dei locali e delle situazioni che hanno una buona reputazione e che di solito ospitano realtà che assomigliano a quelle di Arcadia. Stessa cosa per i festival, lì è un lavoro che in effetti deve ancora iniziare, ma la strada è la stessa. Una strada che secondo me va affrontata in un modo più personale, infatti si usa troppo lo strumento mail e credo che vada un po’ superato attraverso un rapporto umano vero.

Chi vorresti con te sotto Arcadia?

Uno è Matteo Pisotti. L’ho corteggiato molto e secondo me ha grandi potenzialità che possono andare oltre a Piacenza. Però devo dire che in questo momento non sto puntando ad un allargamento, perché se voglio la qualità, non deve esserci troppa quantità. Ora mi voglio focalizzare sugli artisti che ci sono ora. In questo momento stiamo pagaiando, ma credo che quando arriverà l’onda, cominceremo a fare i tricks.

Summertime In Jazz