La scuola di musica di Podenzano e il suo nuovo equilibrio nelle parole di Cricchini
La Crazy Sound è chiusa ma sicuramente non è ferma.
La realtà musicale di Podenzano, che durante il lockdown ha compiuto (i suoi primi) 15 anni, in poche settimane ha trovate i modi e i tempi di prevedere un futuro non chiarissimo quando si parla di scuole (che siano di musica o altro) e di ragazzi.
Per questo il Presidente della Crazy Sound, Paolo Cricchini, ci ha risposto ad un po’ di domande su quello che è stato, su quello che è e su quella che sarà nei prossimi tempi, lo stato delle cose in Crazy Sound.
Intanto come è la situazione oggi in Crazy sound?
Oggi in Crazysound non vediamo l’ora di poter tornare a fare del casino, in questi mesi non abbiamo potuto suonare assieme all’interno delle salette della nostra Crazy, quindi se già normalmente non vediamo l’ora di correre in sala prove, ora non stiamo più nella pelle.
Con i ragazzi e le famiglie come sono proseguiti i rapporti in queste settimane?
Molto bene, è venuto proprio da parte dei genitori e soprattutto dai ragazzi la richiesta generale di poter portare avanti i rapporti in questo periodo difficile. Tutti abbiamo bisogno di non sentirci soli quando le cose si complicano e la musica ci ha aiutato.
Lezioni on line. Come vi siete mossi?
Non nascondo un po’ di difficoltà iniziale nel riorganizzarsi e provare a fare una cosa che per noi era impensabile fino a poco tempo fà. Abbiamo provato facendo test nei primi tempi e vedendo i risultati ci abbiamo creduto e abbiamo esteso le lezioni online a quanti più strumenti possibili. Molti allievi hanno risposto in maniera positiva e hanno apprezzato i nostri sforzi.
Purtroppo è saltata la crazy fest. Avete pensato ad un possibile recupero entro l’estate se le condizioni le permetteranno?
Purtroppo quest’anno non è stato possibile festeggiare i nostri primi 15 anni di Crazy come avremmo voluto. Avevamo veramente tante sorprese in mente che ti assicuro non potranno che aumentare per la prossima Crazyfest. Ci sarebbe piaciuto molto organizzare qualcosa per l’autunno ma nessuno di noi è disposto a rischiare la salute dei nostri amici. Per quest’anno la Crazyfest abbiamo deciso di farla ognuno a casa propria con un video montato grazie all’aiuto dei nostri allievi, degli insegnanti, di qualche amico della Crazy, di Carlo (il nostro presentatore) e soprattutto grazie al megalavoro svolto dal Team Social della Crazysound. C’è ancora in ballo l’Open Day a fine settembre…
Riuscite ad oggi a fare una ipotesi di ripartenza di persona?
Ad oggi la Regione Emilia Romagna ha emesso delle linee guida per quanto riguarda l’attività di insegnamento nelle scuole di musica, stiamo lavorando per capire come e quando poter ripartire. Sicuro è che non siamo disposti ad affrontare la cosa con leggerezza. Quando ripartiremo lo faremo garantendo la sicurezza di poter venire a divertirsi in Crazysound.
Seguendo l’esempio delle scuole, settembre è una data credibile?
Stiamo studiando una ripresa graduale. Contiamo di riprendere con lezioni individuali rimaste in sospeso entro alcune settimane con le dovute precauzioni. Fortunatamente lo spazio che abbiamo a disposizione ci consente di garantire le dovute distanze.