Grande successo per il concerto di Eugenio Finardi per Dal Mississipi Al Po Festival 2024
La musica di Eugenio Finardi ha illuminato il Salone degli Arazzi del Collegio Alberoni
Grande successo venerdì e sabato sera per la XX edizione del Festival Dal Mississippi al Po a cura di Fedro Cooperativa.
I concerti piacentini sono stati preceduti da aperitivi letterari presso la Galleria Ricci Oddi con Davide Barilli, Marco Ferrari -venerdì- che hanno dialogato sul tema del viaggio: da Cuba a Lisbona passando per la Russia, un incrocio di storie di dittature, di sapori esotici e di grandi racconti, che fanno riflettere sul senso della vita e il potere della comunicazione.
Sabato Sam Millar e John Crawley hanno raccontato a Seba Pezzani, direttore artistico letterario del Festival, la dura esperienza di immigrati irlandesi negli Stati Uniti.
Romanziere e drammaturgo nordirlandese, Sam Millar collabora con il «New York Journal of Books». Il suo romanzo On the brinks. Memorie di un irriducibile irlandese (Milieu, 2016) ha fatto parecchio scalpore, in quanto racconto autobiografico della gioventù trascorsa a Belfast negli anni di piombo della guerra civile e degli anni newyorchesi, dopo la sua scarcerazione.
Finito in prigione due volte, nel 1973 grazie alle leggi speciali per la prevenzione del terrorismo e nel 1975 per possesso di esplosivi per conto dell’IRA, si trasferì negli USA dove partecipò a una delle rapine più clamorose della storia, finì in carcere per sei anni e ottenne la grazia di Bill Clinton. Ha scritto numerosi romanzi di successo, tra cui I cani di Belfast e Sul fondo del Black’s Creek.
John Crawley è un ex sergente dei Marine degli Stati Uniti ed ex volontario dell’esercito repubblicano irlandese. Nato a New York da genitori immigrati irlandesi, si è trasferito in Irlanda da giovane per poi tornare in America e ricevere l’addestramento militare volto ad entrare nell’IRA. Dopo una condanna a 35 anni, è uscito dal carcere grazie agli accordi stipulati nell’Accordo del Venerdì Santo. È autore di Lo Yankee (Milieu Edizioni), un memoir sulle sue esperienze di marine, prima, e volontario dell’IRA, poi, e un saggio del suo pensiero politico.
La serata di venerdì è proseguita nella splendida cornice dei Teatini, ex chiesa di San Vincenzo che ha accolto le morbide sonorità di Francesco Garolfi and Friends che hanno aperto l’incisivo rocker Tolo Marton.
Una serata eclettica all’insegna della musica di ispirazione anglo-americana. “Tolo per l’Italia è un patrimonio nazionale!” (Roger Glover, bassista dei Deep Purple) “Chitarrista fenomenale!” (Bobby Whitlock,tastierista e compositore dei leggendari Derek and the Dominos) sono alcuni tra i commenti che hanno reso celebre l’intensa opera del chitarrista e compositore trevigiano.
Sabato sera grande magia nel Salone degli Arazzi del Collegio Alberoni con la musica di Eugenio Finardi, che prima di salire sul palco ha ammirato i tesori artistici della Galleria: l’artista è rimasto incantato dalla biblioteca e dell’Ecce Homo di Antonello Da Messina.
Salone sold out per Finardi & friends: il bluesman meneghino (voce e chitarra) era accompagnato da Mecco Guidi (tastiere), Giovanni “Giuvazza” Maggiore (chitarra), Andrea “Tara” Taravelli (basso) e, Vince Vallicelli (batteria).
A vent’anni dall’esordio di ANIMA BLUES, Eugenio Finardi torna alla sua grande passione con un concerto che, oltre ai brani originali, rende omaggio ai grandi classici della “Musica del Diavolo” rivisitati dalla sua straordinaria voce, roca, dolce e brumosa come un Brandy d’annata.
La grande libertà espressiva e la viscerale emotività della vocalità di Finardi sono sottolineate da una ritmica “antica” dove risalta il suono naturale della batteria e dove le bacchette posso saltare dal rullante all’asta di un microfono e un ritmo trascinante può essere strappato ad una “washboard” mentre le chitarre ululano alle stelle o scivolano sul Mississippi Delta.
Come in molti recenti progetti di Finardi c’è la ricerca del groove, del flusso nell’improvvisazione che stimola e lenisce, del suono come ricerca del perdimento. Il pubblico affascinato e sognante ha applaudito a lungo il ritorno sulla scena del bluesman che racconta le storie di vita oltreoceano.
Davide Rossi, Presidente Fedro Cooperativa: “Siamo davvero orgogliosi di essere tornati in città con questi straordinari artisti in luoghi simbolo di Piacenza.
Abbiamo accolto con piacere la volontà di fare rete tra i tanti soggetti che portano la cultura nel nostro territorio e siamo felici e grati per questa grande opportunità.
Sarà una ricca estate di eventi- targati Fedro- capaci di portare buona musica e tante riflessioni tra i piacentini“.
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Lunedì 27 maggio DMAP – PIACENZA
Cena beneficenza sotto le stelle pro Africa Mission
Concerto di Francesca Paduano Trio
In collaborazione con Africa Mission e Tropico Latino
(via Mazzini chiusa al traffico)
Per prenotazioni Tropico Latino
All’interno del cartellone piacentino la serata del 27 maggio è dedicata alla raccolta fondi per Africa Mission in collaborazione con il ristorante Tropico Latino con una cena a base di specialità messicane declinate in chiave charity con il sottofondo musicale dell’artista blues Francesca Paduano – che si è esibita con Richie Sambora, chitarrista di Bon Jovi- interprete eccellente della musica soul, accompagnata da Gabriele Stoppa alla batteria, Gianluca De Palo alla chitarra, Ale Forti al basso e dal piacentino Enrico Damiani alla tastiera.