Chi Dice Donna Dice…Amore | Teatro Municipale Piacenza

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Chi Dice Donna Dice...Amore | Teatro Municipale Piacenza
Il Mezzosoprano Giorgia Gazzola, protagonista del concerto di Sabato 11 Marzo al Tetaro Municipale di Piacenza

Concerto dedicato alle donne al Teatro Municipale di Piacenza

Appuntamento Sabato 11 Marzo alle ore 20.30

CHI DICE DONNA DICE… AMORE
Il femminino in musica attraverso Purcell, Pergolesi,
Verdi, Mascagni, Bizet, Saint-Saëns e Bernstein
Giorgia Gazzola, mezzosoprano
Gian Francesco Amoroso, pianoforte
«Chi dice donna, dice danno
chi dice femmina, dice malanno
chi dice Olimpia Maidalchina,
dice danno, malanno e rovina».

«Chi dice donna dice danno» è un anagramma spiritoso inventato in epoca seicentesca a Roma e fa riferimento a una donna realmente esistita, Olimpia Maidalchini, detta la Pimpaccia.

Le fonti la raccontano come una donna avida, ambiziosa, insensibile, capace di ottenere quello che vuole con raggiri e inganni.

Oggi è diventato un detto riferito in generale alle donne per tratteggiarne gli aspetti più viziosi e pericolosi, un po’ tra il serio e il faceto, come numerose tradizioni misogine che si possono trovare in tutta la nostra storia.

Ma le donne sono davvero solo così?
La serata-concerto parte da questo spunto per illustrare alcuni aspetti e luoghi comuni sulle donne nella storia della musica, dalle arie antiche per arrivare in epoca contemporanea attraverso celebri arie d’opera.

Dalla pastorella di Pergolesi, che pavoneggia con velata malizia le sue infedeltà, alla donna fonte di fascinoso incanto (Malìa), allo Stornello verdiano in cui la protagonista “è serva di tutti e di nessuno” e pretende la sua libertà al pari dell’uomo.

Ma chi più di Carmen può cantare il senso di libertà, quasi libertina, un Don Giovanni al
femminile? Primo femminicidio tra l’altro consumato sulla scena.

E poi il bellissimo lamento di Didone di Purcell, simbolo della donna appassionatamente
innamorata ma sedotta e abbandonata. Così come sedotta e abbandonata è Santuzza, di Cavalleria Rusticana, che in preda a una ardente gelosia farà precipitare il dramma come il realismo sanguigno del tempo amava rappresentare. Dalila, invece, diventa il simbolo della seduzione e dell’inganno: farà innamorare Sansone per carpire il segreto della sua forza e vendicare il suo popolo.

Il percorso terminerà con West Side Story, trasposizione americana della vicenda di Romeo e Giulietta, con la rappresentazione della protagonista, Maria, al momento del suo innamoramento.

Perchè, alla fine, è l’amore ciò a cui aneliamo e ciò che ci salva, sia che siamo donne sia che siamo uomini.

A intervallare le arie cantate alcuni brani pianistici: un dolente preludio di F. Chopin, una sognante Serenata di I. Albeniz, un preludio impressionistico -La Fille aut cheveux de lin- di Claude Debussy nonchè il suo modernissimo Golliwogg’s Cakewalk, ma anche lo splendido Intermezzo tratto dall’opera Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.

Il concerto sarà presentato dal M° Mauro Trombetta attualmente Presidente del Teatro Maggiore di Verbania.

Direttore di coro, compositore e Direttore d’orchestra.

Già consigliere della biennale di musica di Venezia, direttore artistico all’Arena di Verona, direttore artistico del Teatro dell’Opera di Roma, direttore della produzione e della programmazione artistica del Teatro Bellini di Catania.

Ha tenuto master classes in Italia e in tutto il mondo, è autore di saggi sulla vocalità e sulla teoria musicale ed è stato, ed è, presidente e membro di giurie di concorsi internazionali di canto a Madrid, Philadelphia, Monaco, Vienna, Firenze, Pittsburg e tanti altri.

GIORGIA GAZZOLA

Laureata con il massimo dei voti in Lettere indirizzo Musicologico, ha studiato pianoforte presso il Conservatorio Nicolini di Piacenza e canto con Rossella Redoglia e Mauro Trombetta.

Ha debuttato i più importanti ruoli per mezzosoprano come Carmen, Azucena (Trovatore) e Amneris (Aida) e tutti i ruoli del Trittico Pucciniano.

Ha rivestito anche ruoli in Madama Buttefly (Suzuki), Nabucco (Fenena), Barbiere di Siviglia (Berta), Cavalleria Rusticana (Mamma Lucia), La nozze di Figaro (Marcellina), Così fan tutte (Dorabella).

È stata indicata come “una delle voci migliori della serata” dalla rivista “Opera” per il ruolo di Mercedes nella Carmen al Teatro Coccia di Novara per la regia di Sergio Rubini.

È stata scelta per presentare l’opera nuova “Cavalleria’s Sequel” del M° Mario Menicagli per il Festival dei Teatri Greci in Sicilia (Taormina, Tindari, Siracusa e a Catania). Numerosi i programmi di musica sacra eseguiti: Stabat Mater di Rossini, Stabat Mater di Pergolesi, Stabat Mater di Boccherini, Petite Messe Solennelle di Rossini, Requiem di Mozart, Sette Parole di NSGC di Mercadante, Misa Criolla di Ramirez e il Transitus Animae di Persosi, oratorio per mezzosoprano, coro e orchestra del quale ha inciso anche un CD.

Prossimamente il debutto del Requiem di Verdi a Sondrio, Lecco e per il Teatro Maggiore di Verbania, per il quale ha collaborato frequentemente anche in serate-concerto presentati da Michele Mirabella.

Fra i numerosi concerti in Italia e all’estero si ricordano quelli con l’Orchestra Sinfonica Russa presso la Basilica papale di S. Maria degli Angeli ad Assisi, il concerto per il Cardinale Pulijc di Sarajevo in visita a Piacenza presso la Sala dei Teatini, il concerto di Musica Barocca in chiesa S. Marco di Milano, il concerto cameristico all’Istituto Italiano di Stoccolma.

È stata inoltre in giuria al Concorso di canto “Voci Incanto del Lago” con Presidente Katia Ricciarelli e trasmesso da Sky Classica.

Ha partecipato alla realizzazione del docufilm su Così fan tutte per la regia di Gianni Dal Bello.

Sarà ospiteal Festival di Musica Contemporanea di Lucca, in cui eseguirà le Folk Songs di Berio e un’opera nuova scritta dal compositore Fabrizio Festa.

Fra i teatri in cui si è esibita ci sono il Teatro Municipale di Piacenza, il Teatro Coccia di Novara, il Teatro Comunale di Ferrara, il Teatro Maggiore di Verbania, il Teatro Ariston di Santremo, il Teatro Verdi di Busseto, il Teatro Cantero di Chiavari, il Teatro dal Verme di Milano, il Teatro Parenti di Milano, il Teatro antico di Taromina, Tindari e Siracusa, il Giardino Bellini di Catania.

È stata diretta dai Maestri Trombetta, Conlon, Beltrami, Menicagli, Arlia, Thomas, Carissoni, Quadrini, Arnofi, Lo Re.

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Il Mezzosoprano Giorgia Gazzola, protagonista del concerto di Sabato 11 Marzo al Tetaro Municipale di Piacenza

GIAN FRANCESCO AMOROSO

Si è diplomato in pianoforte al conservatorio G. Nicolini di Piacenza e in clavicembalo e tastiere storiche al conservatorio G. Verdi di Milano.

Successivamente si è diplomato in direzione d’orchestra all’Italian Conducting Academy di Milano sotto la guida del maestro Gilberto Serembe.

Da sempre appassionato di musica vocale da camera, si è perfezionato nel repertorio liederistico presso il Mozarteum Academy School di Salisburgo dimostrando una particolare predilezione per Mozart, Schubert e Wolf.

Ha inciso col soprano Lorna Windsor un CD per la Da Vinci Classics dedicato al repertorio cameristico americano; col soprano Beatrice Palumbo l’integrale delle liriche da camera di Vittore Veneziani per la casa discografica Tactus e per la Kicco Music un CD dedicato al repertorio cameristico del primo Novecento italiano.

Ha tenuto concerti in qualità di solista e maestro accompagnatore in Italia e all’estero (Austria, Svizzera, Montenegro, Bulgaria).

È stato direttore del gruppo vocale Dona nobis e ha collaborato in qualità di maestro preparatore col Coro della Cappella Musicale di San Marco di Milano.

Ha inoltre frequentato il corso AMA – Attività Musicale Autonoma e Autoimprenditorialità, master in management presso l’Accademia del Teatro alla Scala, ottenendo il diploma di merito.

Parallelamente si è laureato in Musicologia e beni musicali presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi in drammaturgia musicale sul Mameli di Ruggero Leoncavallo (relatore: professor Emilio Sala) pubblicata nel 2008 sulla rivista «AAA-TAC» (Acoustical Arts and Artifacts – Technology, Aesthetic and Communication) della Fondazione Cini di Venezia, successivamente ha conseguito la laurea magistrale col massimo dei voti e la lode, presso il medesimo ateneo, con una tesi sul melologo Parisina di Vittore Veneziani messo in scena nell’agosto 2008 nell’ambito della nona edizione del festival «Le notti malatestiane» di Rimini.

Ha pubblicato un metodo antologico per pianoforte in due volumi per la casa editrice Ricordi, è autore della monografia Cesare Melzi, storia e memorie di un artista piacentino (Associazione Piacenza Arte, 2011) e dei cataloghi tematici delle composizioni del violinista Antonio Bonazzi (1754-1802) e del pianista Emmanuele Borgatta (1809-1883).

Collabora in qualità di critico musicale per le riviste L’Opera e Le Salon Musical.
Dal 2012 è docente di Storia della musica e Drammaturgia musicale presso il Centro Europeo per gli Studi in Musica e Acustica di Bioggio (Lugano-Svizzera) e ha tenuto dei cicli di Storia della musica presso la Radio Televisione Svizzera Italiana.

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Il Maestro Gian Francesco Amoroso, protagonista del concerto di Sabato 11 Marzo al Teatro Municipale di Piacenza

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