Ci risiamo. Siamo di nuovo di fronte ai LOTS perché è già tempo di una loro nuova uscita. Non è una novità, anzi ormai è consuetudine avere uscite ravvicinate dello stesso gruppo (a breve ne arriverà un’altra…), però fa sempre un po’ strano trovarsi davanti artisti che solo qualche mese prima uscivano con un album e dopo poco avere già tra le mani un prodotto nuovo. Ma tant’è e allora ecco di nuovo i LOTS e stavolta con il loro nuovo “Sofà”.
Esattamente 5 mesi dopo l’intervista per l’uscita di “Persi”, siamo ancora qua. Cosa è successo in questo periodo?
In mezzo ci sono state 11 date, non male dai! Però dobbiamo dire che abbiamo notato che “Persi” non ha avuto il seguito dei precedenti lavori, però questo non ci ha fermato. Oddio, non è andato male, come visualizzazioni e ascolti siamo abbastanza contenti, è come apprezzamenti che magari ci aspettavamo qualcosa di più.
Date una spiegazione a questa cosa?
Forse perché in un solo ep ci sono dentro 5 stili musicali diversi che hanno portato a feed non troppo positivi. Presi singolarmente sono belli, messi insieme magari possono confondere. Rimorsi però non ce ne sono infatti non ci sono stati cambi di programma ma solo la voglia di andare avanti. Il fatto è che la gente che ci segue si aspettava qualcosa di diverso perché si stacca un po’ da quello che facevamo prima e qualcuno è rimasto spiazzato.
Com’è ascoltare pezzi registrati tempo fa con in mezzo anche l’uscita del primo ep?
Diciamo che fa un po’ strano, soprattutto all’inizio. Però in fondo adesso siamo al punto dove ci eravamo prefigurati di essere con Sofà e poi questo momento ha creato nuovi pezzi che nel 2019 daranno vita ad un lavoro tutto nuovo, il nostro primo album vero e proprio.
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Questa è una news! Ma rimanendo (per adesso) su Sofà: ci avevate promesso pezzi più scuri, è così?
Eh si. In pochi li hanno ascoltati e quelli che lo hanno fatto ci hanno detto che sono più cattivi. È un album che è un po’ come l’autunno, infatti ci sono pezzi proprio coperti e altri invece un po’ più svestiti. Poi l’album richiama Persi, anche questo è un concept in cui abbiamo provato a tenere il solito filo conduttore. In Persi viene raccontato il momento in cui hai scoperto di essere innamorato, invece qua cominci a renderti conto che in quella persona ci sono anche dei difetti.
Allora arriviamo alla scelta di un album tutto nuovo invece della raccolta che avevate in testa.
Mah, intanto bisogna dire che il discorso della collection era stata fatta anche in una ottica di rivedere comunque i pezzi in versione “special edition”, poi oltre a questo è che il materiale per fare qualcosa a sé stante c’era ed è anche più maturo. In realtà forse è stato questo, la maturità per fare un album e non più un ep.
Anche per fare una scelta discografica differente?
Più che altro è che è arrivata molta voglia di metterci alla prova. In fondo a noi il formato ep piace. Ne abbiamo già fatti però adesso sono arrivate tante cose nuove e abbiamo deciso in questo senso.
Nella scorsa uscita c’era la voce di Martina Boni, nel presente e nel futuro, dobbiamo aspettarci featuring?
Noi nel nuovo lavoro vorremmo più di un featuring e quelli che ci finiranno dentro saranno sicuramente nomi che musicalmente stimiamo molto. Spesso e volentieri quando c’è un evento i LOTS sono sotto il palco. Ci siamo per fare un confronto, per capire se ci sono cose che potremmo fare anche noi, per imparare.
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E quali sono i palchi sotto cui vi troveremo sempre?
Quelli di Colpani, dei Te Quiero Euridice, dei Maladissa. Ah e ovviamente quelli dei Bad Frog (faccia stupita dell’intervistatore data la distanza sufficientemente abissale tra i generi. Ndr) Non sappiamo neanche se ci conoscono però li seguiamo quasi sempre.
A proposito di altre band. Dai voi partono tante connessioni con altri artisti…
Beh si, molte in effetti. Intanto Andrea (Speroni) collabora con gli stessi Te Quiero Euridice sulla parte mix e master come per il loro nuovo “Due”. Poi Mirko (Mariani) è parte dei Maladissa, che ci apriranno nel release party di venerdì sera al Baciccia e che saranno accompagnati dalla batteria di Michele (Barbieri). E poi Marco (Zannardi) è anche nei Wanderers. Insomma, un po’ di collaborazioni ci sono!
Tornando su questo “Sofà”, dato l’inizio dell’intervista, cosa vi aspettate?
Che piacerà a meno persone ma di più. Forse ad oggi non sappiamo cosa aspettarci in effetti ma sicuramente sappiamo che anche se ha lo stesso filo conduttore del primo, sono due cose molto diverse.
In chiusura, la domanda delle domande: Speroni è ancora single?
Si, per adesso non è cambiato nulla.