Non è facile descrivere cos’è la Black Blood Brigade. Quella che più si avvicina ad una definizione ce la può dare Andrea il “Capitano” Gherardi che abbiamo incontrato proprio per conoscere meglio questa realtà piacentina e per conoscere cosa sta succedendo al suo interno in questo inizio di 2018.
Intanto Andrea, pubblicamente quello che abbiamo visto in giro recentemente è la collaborazione con il The Wall…
Questo fino al termine del 2017, con il nuovo anno abbiamo chiuso il nostro rapporto con loro. Abbiamo gestito per 4 mesi la programmazione del locale con l’aiuto di Associazione Orzorock che adesso ha preso il nostro posto, però era il momento di farci da parte. Questa collaborazione stava un po’ cambiando l’immagine che abbiamo costruito dal 2005 ad oggi.
Anche perché allo stesso tempo si stava muovendo qualcosa, giusto?
Diciamo che nel momento io cui io stavo un po’ abbandonando la realtà del The Wall, ho ripreso a parlare con i ragazzi della Black Blood Brigade e insieme abbiamo deciso di fare qualcosa di nuovo. Questo è successo anche perché rispetto a prima siamo più grossi e stiamo crescendo ancora. Altri gruppi stanno entrando a far parte del nostro gruppo e non solo sul lato musicale ma anche sull’arte in generale, questo perché siamo un collettivo che supporta la creatività in tutte le sue forme. Questo ci sta portando a creare, o meglio a implementare, sezioni di Black Blood Brigade che vanno oltre all’ambito rock underground che da sempre ci distingue. Tutto questo sempre basandoci sulla condivisione e sulla convivialità delle cose che facciamo.
Cosa intendi per altre forme di creatività?
Tutte quelle che si riescono a creare. Dalla letteratura alla cucina. Insomma, tutte quelle in cui c’è una forma d’arte al suo interno. Noi non siamo solo artisti, sappiamo anche essere organizzatori e di conseguenza ci piace l’idea di poter fare anche cose combinate. Il concetto è che non siamo una etichetta, non siamo neanche un’agenzia di booking, noi non siamo niente: siamo individui che si sono uniti e che vogliono proporre cose ed unire persone. Non esistiamo per altre cose o secondi fini.
[[{“type”:”media”,”view_mode”:”media_large”,”fid”:”10583″,”attributes”:{“alt”:”Andrea Gherardi”,”class”:”media-image”,”height”:”360″,”title”:”Andrea Gherardi”,”typeof”:”foaf:Image”,”width”:”480″}}]]
Mi dicevi che il vostro raggio d’azione si sta allargando…
Si e di molto. Negli ultimi tempi si sono avvicinate a noi tante realtà diverse. Oltre ai legami che portiamo avanti da tempo (vedi Black Bones, Evil Eye Lodge, Wanderers, Kickstarter Ritual, Slut Machine, ecc…) abbiamo cominciato a collaborare con nuove band come Roverart, Blugrana, Sunday in Soarza, Santamaddalena, Alessandro Colpani, Huranova, Lots, Wernicke aphasia, Not today, Five Minutes Before, Anger fish, ecc… Nuovi gruppi che vanno anche oltre il confine geografico della nostra provincia.
All’inizio mi sono chiesto quale potrebbe essere una vostra definizione. Tu sai rispondermi?
Mah, noi siamo partiti come associazione perché all’inizio era quella la mentalità che avevamo. Poi le cose sono un po’ cambiate e siamo diventati una confraternita e poi un collettivo, infatti oggi lo possiamo definire proprio così, come un collettivo per la crescita e la diffusione della creatività.
Come è stata la crescita in questi 12 anni?
Molto forte artisticamente e umanamente per me personalmente, ma credo per tutti. Molti di quelli che c’erano all’inizio ora non ci sono più, ma quello che si vuole portare avanti è una mentalità. All’inizio eravamo un gruppo di musicisti che cercavano in qualche modo di darsi una mano, un tentativo embrionale di dare supporto alla musica locale, ma col tempo si è creato un meccanismo umano fra tutti noi. Poi c’è stato un momento in cui ci siamo un po’ fermati, un momento di ricambio, e adesso siamo tornati attivi al 100%. L’anno scorso sono arrivati Chiara Tedeschi, Christian “Drake” Manzini e Giovanni Pasquali, e con loro c’è stato un cambio di marcia.
Dato che mi sembrano importanti, dicci qualcosa di più su queste 3 nuove figure che sono entrate nella Black Blood Brigade.
Chiara Tedeschi da ormai più di un anno collabora con noi, e ha dato nuova vita al collettivo stesso. La sua energia e le sue capacità organizzative sono state fondamentali per la nostra rinascita. Christian Drake Manzini è il motivo per cui ad oggi esiste la BBB dedicata ai gruppi metal, grazie a lui sono già passati sui palchi piacentini diversi gruppi che vengono da fuori, e allo stesso modo aiuta i gruppi metal della nostra città a farsi conoscere meglio. Giovanni Pasquali, un mio amico di vecchia data, e membro fondatore dei Wanderers, è sempre stato attivo nella promozione del collettivo stesso, ma adesso si è fatto avanti per dare una mano anche a livello organizzativo
[[{“type”:”media”,”view_mode”:”media_large”,”fid”:”10585″,”attributes”:{“alt”:”Halloween targato BBB”,”class”:”media-image”,”height”:”372″,”title”:”Halloween targato BBB”,”typeof”:”foaf:Image”,”width”:”480″}}]]
Cosa cercate in una band che si vuole avvicinare a voi?
Credere nel progetto ed essere a disposizione per dare una mano promuovendo le iniziative e gli altri artisti che fanno parte della nostra realtà. Noi siamo qua proprio per cercare di facilitare il compito a chi vuole creare qualcosa sempre in armonia con gli altri. Crediamo che questa sia una cosa meravigliosa e vogliamo allargare questo messaggio a tutti.
Cos’è cambiato in questi anni?
È cambiato tutto perché è cambiato il mondo. Prima noi eravamo un gruppo come ce n’erano molti altri a Piacenza, ma adesso è un discorso di sopravvivenza non di presenza. Fare musica rock è sempre più difficile, anche suonando gratis si fa fatica a trovare delle date, per questo oggi la nostra vuole essere un’unione di gruppi per salvare la musica live, che ovviamente non potremo portare in salvo noi, però dobbiamo almeno dare il nostro contributo.
Perché “Black Blood Brigade”?
Perché per noi è il colore del sangue di chi fa rock. Questo era soprattutto all’inizio, perché oggi ha preso anche un altro significato, quello di chi vuole ribellarsi ai poteri forti ma agendo. Questo non politicamente, non più, ma aiutando le persone senza che nessuno di noi si metta su un piano più alto di un altro, magari solo per un discorso di età. Siamo fratelli e sorelle e siamo qui per crescere insieme e fare il nostro meglio. Ovviamente invitiamo tutti gli artisti, musicisti, creativi, a venire sulla nostra pagina Facebook dove possono chiedere tutte le informazioni direttamente a noi, o anche solo per scoprire qualcosa di più esplorando la nostra pagina.