Audiozone: da studio di registrazione a tanto altro…

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Era un bel po’ che non tornavamo a parlare con i ragazzi di Audiozone e allora qualche tempo fa abbiamo incontrato Mattia (Bersani) che anche a nome di Leonardo (Tedeschi), ci ha parlato di quello che sta succedendo in una delle realtà musicali, ma tale anche in tante altre cose, più produttive, attive e trasportate nel futuro, che abbiamo a Piacenza e dintorni.

È passato un po’ di tempo! Cosa sta succedendo ad Audiozone?

Siamo abbastanza incasinati in questo periodo, abbiamo molti progetti, soprattutto sull’innovazione. Anche su cose che legano la musica ad altre situazioni.

Ad esempio?

Leonardo sta partecipando ad un corso per videogame maker a Bologna perché vogliamo lanciarci in quel settore nella parte audio sounds effects, ma anche per quanto riguarda la realizzazione vera e propria di videogiochi. È un corso finanziato dalla regione Emilia Romagna con i top esperti del settore, gente che ha lavorato in California. Un corso che ci porterà a sviluppare e lanciare un videogame attraverso un progetto di programmatori piacentini. Da noi ci sono già un po’ di cose, ad esempio nella zona di Pontenure, dove sono stati fatti passi notevoli.

Non male!

E c’è altro, infatti stiamo realizzando un software instrument che riprodurrà suoni. Uno strumento digitale nato in collaborazione con il museo del violino di Cremona, la fondazione Stradivari, e anche con un altro socio al 50% ossia una start up innovativa di Amburgo. Un lavoro che poi lo svilupperemo insieme: noi metteremo l’idea, i contatti e la parte audio, poi con loro verrà tutto implementato e poi distribuito dalla Native instrument di Berlino.

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E tutto era partito da uno studio di registrazione…

Ma poi col tempo è diventato un progetto sui softwear, e dopo tante lungaggini stiamo arrivando a questo. Questa nuova strada legata all’evoluzione digitale vuole essere il nostro main business, oltre ad ampliare la parte “game” in ottica 2019.

Come siete arrivati a collaborare con le realtà cremonesi?

Attraverso il bando Incredibol già nel 2015, che oltre alla parte economica ci ha anche portato tantissime consulenze, quelle vere però. Con i tedeschi di E-instrument invece, gli abbiamo scritto noi e si sono subito interessati alla nostra idea, tanto che dopo una settimana erano qua a Piacenza. Loro realizzano già software e dalla nostra idea sono nati un totale di 3 software che sono indirizzati sia per gli utenti semplici, sia per le case di produzione.

Oltre a questo la parte musica ha avuto nuovi sbocchi, giusto?

Si perché piano piano stiamo diventando un punto di riferimento per pubblicitari e agenzie di comunicazioni della zona, facendo audio-voce per gingle web, tv, e radio. Abbiamo lavorato un po’ con tutte le agenzie locali. Qua abbiamo avuto molte soddisfazioni, ad esempio con Yamaha (fra poco tempo su skysport2 lo spot sarà lì), poi con Coca cola, la Bayer, McDonald.

Come funziona in questo campo? E il vostro ruolo esattamente qual è?

Fondamentalmente l’agenzia mette insieme un team di lavoro e noi in quel momento veniamo coinvolti. La nostra parte è legata allo speakeraggio, musica, mixaggio; sia per quanto riguarda la parte creativa sia per la pare tecnica.

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Immagino un lavoro non semplicissimo…

No perché la tua canzone deve coincidere con l’idea di chi ti commissiona il lavoro, ossia l’agenzia, e poi deve piacere anche al cliente. Dovendo esprimere un concept, il tuo prodotto deve seguire alcuni requisiti, poi arriva il gusto del cliente, e quello è ancora più difficile. Poi molte volte si risolve la situazione basandoci sulle loro indicazioni e in mezza giornata fai tutto, però tante altre volte invece ci vogliono delle settimane.

E la parte “produzioni”?

Anche lì lavoriamo tanto su digitale e on-line. Abbiamo voluto puntare sui dj ed infatti da noi sono passati, e passano, tanti nomi che fanno musica a Piacenza e che sanno portarla anche in giro. Ad esempio Karl Scotch, Carbo, Luca Mondina, Ricky James. Anche vale per la parte editing, ma anche solo per consulenze o info. Recentemente sono passati anche i The carniez, che sono giovanissimi ma hanno una hype incredibile.

Altro ancora?!?

Beh si, collaboriamo con Thats motion, un’associazione di videomaker fra cui Maccagni e Cattivelli, e poi con Rorschach Visual. Poi ci piace molto essere attivi a livello locale ad esempio con Bleech, Why not, Kill beer. Siamo sempre aperti a nuove collaborazioni, come anche la festa in via Roma, lì è stato davvero molto bello perché abbiamo suonato all’esterno e si è creato un meltinpot stupendo.

Summertime In Jazz