Prima lo conoscevamo come Mucci Bravo, ma ora Andrea Muccin ha cambiato anche sonorità
Dopo molto tempo dall’ultima volta, e in una veste diverse, torniamo a fare due chiacchiere con Andrea Muccin (in molti se lo ricordano come Mucci Bravo) che troviamo cambiato nei suoni e nei testi.
Il suo nuovo brano si intitola “L’alba in provincia“, la trovate qua su Spotify, e noi gli abbiamo fatto qualche domanda dato che da un po’ non lo sentivamo.
Ammettiamo, e chiediamo venia, perché per strada ci siamo persi Gaucho. Oggi andiamo oltre e arriviamo a L’alba in provincia. Come nasce?
L’alba in provincia parla di una sorta di visione un racconto, quante volte é capitato di innamorarsi di un passante e fantasticare su come potrebbe essere? Che poi innamorarsi forse è un parolone, ma é capitato a tutti, ma in quanti vi hanno raccontato il pensiero che arriva dopo? Questo in chiave musicale racconta di una ragazza che passa in bicicletta e sparisce dietro al primo angolo. Che fine avrà fatto?
Un pezzo fresco e allegro. Al netto di quello che sta succedendo ad oggi, rappresenta un tuo momento personale?
Senza dubbio definisce una maturità musicale che deriva da una consapevolezza personale.
Guardando indietro, il cambio musicale è stato molto grosso rispetto a tempo fa. Come è avvenuto questo cambiamento?
Beh diciamo che tutto quello che abbiamo fatto è stato seguire i nostri gusti personali, quello che ci divertiva di più.
Come in stile rap o hip hop come era qualche tempo fa, hai attorno una piccola crew quando pensi ad un pezzo?
Beh la crew ce l’ho intorno: Prezbeat e Mill Gates mi producono da sempre. Spero di collaborare con Delfo molto presto!
Prima Gaucho e ora questo nuovo brano: c’è in testa un progetto più ampio?
Beh ho molti brani da farti sentire e mi piacerebbe magari dopo il corona virus farteli sentire! E farli sentire ai lettori.