Tra le tante rassegne di Dal Mississippi al Po, che hanno inaugurato nei giorni scorsi, e che proseguiranno nelle prossime settimane, ne mancano ancora un paio all’appello,
in particolare la più longeva, che per motivi di anzianità, di location e di emozioni regalate negli anni, occupa un posto speciale nel cuore del pubblico del festival musicale e letterario di Fedro: da martedì 7 giugno, e per tutti i martedì del mese, torna alla Muntä di Ratt, lo storico locale sulla scalinata di Via Mazzini, nel centro storico di Piacenza, la rassegna “Bala cui Ratt”, quattro appuntamenti con la musica live in uno dei luoghi più amati della città.
Il calendario delle quattro serata alla Muntä è piuttosto variegato e la proposta musicale spazia dal blues più tradizionale a sbandate verso il folk rock: si comincia martedì 7 con il duo ragtime e country blues Veronica Sbergia & Max De Bernardi, la settimana successiva tocca ad un altro duo, quello composto dal bravissimo armonicista Marco Pandolfi, esponente italiano del Chicago Blues, e dal chitarrista Angelo “Leadbelly” Rossi, e ancora martedì 21 torna al festival la One Girl Band, musicista residente della scorsa edizione di Dal Mississippi al Po, quel fenomeno veneto che risponde al nome di Elli de Mon, ed infine chiusura danzereccia con il frastuono, questo significa in lingua occitana Lou Tapage, il nome della band di folk rock d’Oc che si esibirà il 28 giugno.
L’onore di aprire le danze spetta però, come si diceva, a Veronica Sbergia & Max De Bernardi, storici amici di Dal Mississippi al Po, ospiti in diverse passate edizioni del festival, qua e là tra eventi collaterali e location varie, Veronica e Max sono i fondatori dei Red Wine Serenaders, la band più rappresentativa del country blues e ragtime in Italia. Il loro progetto a due, quello che porteranno live alla Muntä martedì sera a partire dalle ore 22, è una delle tante emanazioni della band, di cui conserva lo spirito e l’intento di ricerca e riscoperta stilistica e musicale. Grandi appassionati delle musica Roots americana, Veronica Sbergia & Max De Bernardi si presentano con insoliti strumenti, come ukulele, washboard, kazoo, chitarra resofonica e mandolino, con i quali ricreano, rigorosamente in acustico, sonorità che spaziano dal Ragtime e Country blues di hokum, a swing, Vaudeville e Jug Band Music, rivisitando con un tocco personalissimo la musica americana degli anni ’20 e ’30.
Veronica e Max hanno vinto, con i Serenaders, l’edizione 2012 dell’Italian Blues Challenge e l’anno successivo hanno portato a casa il primo premio nel contest europeo, che si è tenuto a Tolosa, un successo che li ha lanciati non solo nel circuito dei locali e dei club nel vecchio continente, ma ha fatto sì che facessero breccia anche nei festival di genere degli Stati Uniti, dove hanno preso parte al Challenge di Memphis. Nei loro concerti, dove con la musica si compie un viaggio attraverso le piantagioni del sud degli Stati Uniti, i bordelli di New Orleans e le barrelhouses del Delta del Mississippi, propongono tante citazioni di artisti del passato, brani che si ritrovano nei quattro album pubblicati con i Red Wine Serenaders dal 2009 al 2012, ma anche i brani scritti da Max ed inclusi in “The Mexican Dress”, registrato nel 2014 negli Stati Uniti presso i Pacific Studios di Tacoma, Seattle, da Mark Simmons.