Prende forma il progetto Sound Round ai Giardini Sonori. Oggi pomeriggio è stato presentato ufficialmente nei locali della Cavallerizza il lavoro che sta nascendo durante la serie di incontri che si sono svolti e che si stanno ancora svolgendo nel corso di queste settimane.
Ad aprire la conferenza stampa è stata Giulia Piroli: “oggi siamo qua per presentare ufficialmente un progetto partito ad ottobre e che si pone l’obiettivo di dare vita ad una interazione tra il suono e tutto quello che può interagire con esso, dalle luci, al design, alla struttura in cui esso si sviluppa. Un progetto che vede la fondamentale unione di Comune di Piacenza e Giardini Sonori nel percorso più ampio dal nome Antwork, promosso dalla Regione”.
Come ci è stato spiegato, diversi sono i punti focali del progetto Sound Round. La creazione di un prodotto che incarni l’interazione del suono con i diversi elementi che lo “ospitano” sarà il risultato finale, ma allo stesso tempo molto importante saranno la trasformazione di parte dei locali dei Giardini Sonori in luoghi sempre più polifunzionali e la creazione di eccellenze professionali nell’ambito delle microproduzioni artistico-culturali.
“Vogliamo esplorare il suono sotto diversi punti di vista, infatti gli incontri svolti finora a cui si può partecipare con idee nuove fino all’8 febbraio, erano rivolti a diverse figure: dai Dj agli architetti, dai tecnici del suono ai semplici appassionati”. Così Nicola Curtarelli ha introdotto il tema e poi ha proseguito “quello che ci interessa è il passaggio da un punto di vista tradizionale ad uno in cui al suono si uniscono design ed installazioni di diverso genere”.
Il prodotto finale che sta nascendo negli incontri che si susseguono, così come il modus operandi e la struttura dei gruppi di lavoro incentrati rispettivamente nell’ambito “suono” e in quello generale “dell’immagine”, nell’idea dei ragazzi non sarà utile ad un singolo progetto ma duraturo nel tempo. Questo nella possibilità che possa supportare situazioni musicali diverse, possibilmente anche in luoghi differenti.
Un progetto che unisce diverse province della nostra regione e a cui il Comune e i Giardini Sonori hanno voluto aderire anche in un‘ottica di tendenza europea in questo settore. Non solo, tramite Antwork, dove tutti possono visionare i progetti ideati e cha hanno già preso vita, c’è la possibilità di interagire con tutti gli altri soggetti che in questi anni hanno creato innovazioni in questo campo, soggetti che ormai superano le 400 unità ed in prevalenza under 35.