Rock on the Moon | School of San Rock al Melville per una serata “lunare”

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enerdì 11 riprende vita una collaborazione nata l’anno scorso, quella tra il Melville di San Nicolò e School of San Rock.
Tutto era cominciato quasi esattamente 12 mesi fa con un tributo a Johnny Cash ed ora, o meglio venerdì 11 ottobre a partire dalle 21, i ragazzi della scuola di musica di San Rocco guidati da Stefano Gabrielli, tornano ad attraversare prima il Po e poi il Trebbia per sbarcare di nuovo a San Nicolò.

Quest’anno la ricorrenza è tonda e “stellare”, infatti School of San Rock arriverà con uno spettacolo dal titolo “Rock on the Moon”, e di conseguenza tutto incentrato su 50 anni dall’allunaggio, festeggiati il 20 luglio.

Ma questo a noi non bastava e allora abbiamo voluto sentire direttamente Stefano Gabrielli per farci anticipare qualcosa sulla serata che verrà.

Cosa ci dobbiamo aspettare dalla serata al Melville?

Per la serata dell’11 Ottobre stiamo preparando uno spettacolo che sia anche culturale, non bisogna aspettarsi qualcosa di strettamente musicale, ma in realtà qualcosa che coinvolgerà diversi aspetti della cultura artistica correlata alla Luna, sicuramente una delle muse ispiratrici più longeve e interessanti per tutta l’arte!

-Leggiamo che non ci saranno solo canzoni ma anche poesie e racconti!

Cercheremo di dare voce soprattutto alla letteratura legata al tema della Luna, il rapporto tra la Luna e le poesie, ma tratteremo anche di racconti e in generale di opere letterarie e generi letterari che hanno visto il soggetto al centro di tante storie.

È stata una ricerca lunga per creare la scaletta oppure dato il tema è stato tutto più facile?

Quando hai un tema così largamente diffuso nella musica, creare la scaletta è più difficile di quanto si possa immaginare! Di solito si deve scegliere tra un numero grande, ma limitato, per la Luna c’è stata davvero la grande difficoltà di trovare un insieme definito, un numero che potesse limitare la scelta. Davvero, non pensavamo ci fosse così tanta musica ispirata dalla luna!

Qual è il range di età dei ragazzi che troveremo sul palco?

Per questo live non abbiamo il rooster al completo, diciamo che abbiamo voluto preparare con dovizia l’evento e abbiamo quindi deciso di portare solo i ragazzi che hanno continuato i corsi di musica anche d’estate. Nonostante questo, dato che siamo di tante età diverse, troverete Marta, di 8 anni e, poco dopo, Emilio di 71!

Come ti sembra che vivano i ragazzi che hai tra le mani questa ricorrenza? Attraverso lo spettacolo che state preparando ti sembra che riescono a capire la grandezza di quel lontano 20 luglio del ’69?

Come sempre abbiamo lavorato sull’aspetto culturale e sul “gioco” della cultura. La locandina è stata pensata per mettere insieme l’allunaggio e una chitarra elettrica, occasione per spiegare che 50 anni fa siamo andati sulla Luna grazie a un progetto ambizioso e al desiderio di arrivare là, dove gli occhi e il cuore ci avevano portato. L’abbiamo raggiunto e le cose non hanno perso la loro magia, ancora oggi siamo affascinati dalla Luna e per questo è importante conoscere quel gradino importante per tutta l’umanità.

La Luna ha ispirato tanti artisti, che cosa credi possa ispirare le nuove generazioni di artisti allo stesso modo?

L’ispirazione è figlia di quello che vedi e che vivi. Chiaramente la Luna è a disposizione di tutti, basta essere fuori e alzare gli occhi al cielo in una bella serata. Ovviamente ogni cosa che guardiamo può diventare fonte di grande ispirazione, tocca avere il desiderio di guardare le cose non solo per quello che sono, ma per quello che possono rappresentare. Io sono ottimista per il futuro, i ragazzi sono straordinari e sapranno districarsi tra tutte le cose che noi, più vecchi di loro, vediamo per loro come pericoli. Noi abbiamo avuto i nostri, loro hanno questi, ma come siamo riusciti noi, riusciranno anche loro a trovare le proprie ispirazioni e le motivazioni per vivere al meglio le loro vite!

Summertime In Jazz