Giardini Sonori | I primi mesi e il party di Natale

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Dopo l’opening party di fine estate (qua la prima inetervista di qualche settimana fa), tornano a suonare live i “nuovi” Giardini Sonori. L’appuntamento cade di domenica, questa domenica e ancora più precisamente il 16, e vedrà una lunga serie di live in rappresentanza di alcune realtà che animano le sale prove della Cavallerizza ogni settimana.

Un “Christmas party” di cui abbiamo chiesto qualche info a chi lo ha organizzato. Stiamo parlando di Jacopo Rossi e Gabriele Gnecchi, e intanto che c’eravamo abbiamo anche chiesto qualcosa a proposito di questi primi mesi di gestione.

Intanto partiamo dalla geografia e cioè: come dividerete i live nei vostri locali?

Due gruppi suoneranno nella sala prove più grossa, gli altri 6 invece nel salone. Questo in modo da partire da uno spazio e finire in un altro, da pre al post cena.

Adesso non possiamo non elencare i protagonisti del Christmas Party…

In sala prove troveremo gli In case of fire e gli Huranova, invece le sei band del salone sono: Matteo Pisotti, Telemachos Telegraph, Sondag, Bandana, Delates e Geschlecht.

Tutte band che conoscete molto bene…

Si perché sono quelle che passano nelle nostre sale tutte le settimane. È proprio questa l’idea che c’è dietro la scaletta, ossia dare spazio a chi suona sempre da noi e anche a chi a volte trova poco spazio nei locali per i propri live. Poi ovviamente arrivando sotto Natale sarà l’occasione per farsi gli auguri però la cosa più importante è dare spazio a chi suona, soprattutto perché in mezzo ci sono sano anche ragazzi molto giovani.

Come ci arrivate a questo primo Natale come gestori dei Giardini Sonori?

Sicuramente molto carichi e positivi perché abbiamo visto una continua crescita in queste settimane. Settembre è partito un po’ in modo strano perché riaprire un posto come questo ancora in estate non è il massimo e anche perché io (Jacopo) non sono stato presente per qualche settimana perché avevo un tour fissato da tempo e di conseguenza non ero sul “campo”. Poi però quando sono tornato, tutti insieme abbiamo cominciato ad accelerare.

Vedete già un cambiamento rispetto a qualche tempo fa?

Si e siamo infatti molto contenti. Crediamo di aver dato nuovo vigore e anche cambiato un po’ di cose dal lato organizzativo e sembra che il tutto stia funzionando. Poi di idee ce ne sono molte e anche il lavoro ancora da fare, però siamo molto contenti. Vediamo anche molta interazione tra artisti con molti anni di differenza tra loro, e questa è una cosa che ci piace molto.

E allora, in conclusione prima di godersi il party di Natale, che 2019 vi augurate?

Un anno in cui si riesca a cavalcare questa onda e provare ad andare oltre. La gente è contenta e speriamo di farla contenta sempre di più. Anche come eventi le idee ci sono, sia per mettere in mostra i locali sia per i ragazzi, per dargli un palco dove esibirsi.

Summertime In Jazz