AFA (Attenzione Frequenze Anomale) ecco l’8° edizione del festival di cultura elettronica

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Fortemente voluto dal collettivo DaBassCrew ovvero Emilio Solenghi e Max Araldi, che firma anche un dj set a coronamento di 20 di carriera elettronica, AFA, ovvero Attenzione Frequenze Anomale, ritorna per l’8° volta per accompagnarci in un viaggio all’interno della cultura elettronica.

I Will Not Obey”, sottotitolo di questo festival, mette subito le cose in chiaro qualora ce ne fosse bisogno, anche per gli addetti ai lavori. Non ci troviamo di fronte ad un appuntamento musicale e basta ma ad un approfondimento su tutto il contesto di cultura e controcultura, quasi un percorso politico di movimento underground  che dagli anni 70 si è sviluppato fino ai nostri giorni “con il rammarico che in questo ultimo decennio il percorso ha perso molto della sua linfa vitale” si lascia scappare Emilio Solenghi.

Perché filo conduttore che dai FreeParty ha condotto ai Rave Party, non è stato solamente fatto di musica, si, certo, tutto il messaggio ha una forte connotazione musicale, ma al suo interno hanno ruolo importante l’ambito letterario, fotografico, visual, street art e tanto altro.

Attorno a tutto questo contesto si sviluppa AFA che vivrà nelle due location gemelle di ChezMoi di Piazza Borgo che ospiterà la parte letteraria e fotografica della manifestazione, e lo ChezArt di via Taverna dove si svilupperà la parte musicale e visual.

Ore 18.30 di venerdì 30 ottobre: Arriva allo Chez Moi Pablito El Drito (al secolo Pablo Pistolesi attivista, dj e produttore, fondatore dell’etichetta Rexistenz e scrive per numerosi siti di cultura alternativa) che ci consegna  il suo libro “Rave In Italy”: Il punto di vista dei protagonisti della Rave Generation, che ci raccontano come tutto il movimento si sia evoluto e… involuto.  Rave in Italy è una raccolta di interviste e contributi che ricostruiscono gli albori e lo sviluppo della scena in Italia a partire dai primi anni novanta, focalizzandosi sulle tribù autoctone di Torino, Roma, Milano e Bologna. Raccontano la loro storia e quella del movimento non solo musicisti e dj, ma anche donne e uomini che ne hanno fatto parte a vario titolo: elettricisti, grafici, baristi, allestitori, performer, squatter, produttori, pusher, “buttadentro”, traveller e frequentatori assidui.

Dalle 22 si passa allo Chez Art con due Live. Stelvio, e le sue campionature fatte di rumori concreti e suoni astratti che si accostano ai macchinari e i riverberi di H!U che si richiamano a sonorità sommesse che raccontano di spazi sconfinati e magia arcaica. Sarà Amanda Denholm  che accompagnerà fino all’alba… Quasi!

AUDIO: H!U + Stelvio: Pulsatilla

Sabato 1 dicembre sempre alle 18.30 ancora lo Chez Moi, vedrà presentato il libro edito dal 451 Press SEELE BRENNT: BERLINO L’ ANIMA BRUCIA con l’autrice Paola Verde. Un racconto fotografico di una Berlino che non esiste più, luoghi storici e luoghi scomparsi. Un viaggio attraverso la città in continuo cambiamento, le rivolte, gli spazi culturali storici e le occupazioni, le pratiche di resistenza e gli sgomberi, cercando di comprendere meglio la storia della Berlino underground degli ultimi decenni. Immagini che sbiadiscono mentre tutto velocemente scompare, inghiottito dalla città vetrina, nella difficile battaglia contro la gentrificazione.

Dalle 22 ritorna in gioco lo ChezArt dove Shari DeLorian, artista milanese attivo dal 2010, esplora l’interno dell’emozionalità umana in un tracollo sentimentale tra necessità e rifiuto, fiducia e tradimento, speranza e rimpianto, morte e resurrezione

 

Infine, chiuderà questa ottava edizione di AFA, la DaBass crew: Emilio Solenghi e Max Araldi, gli organizzatori di questo festival:  Un piccolo e doveroso omaggio a se stessi e al pubblico che li ha seguiti in questi 20 anni di percorso musicale.

 

Summertime In Jazz