Intervista:… E fu così che Corrado Bertonazzi diventò re del Web

522

Chi naviga in rete, sui social in primis, di sicuro sarà incappato in almeno un video sulla batteria, sulla sua storia, sui batteristi, sulla tecnica dello strumento, che Corrado “Dado” Bertonazzi, ha postato in questo ultimo anno.
Video che in alcuni casi arrivano a 500.000 visualizzazioni, segno di un grande successo di questa nuova iniziativa del talentuoso batterista piacentino (oltre ad essere una bella persona, ndr)

E allora chiediamo a lui:  Corrado, come nasce questa tua nuova avventura?
E’ una cosa a cui pensavo da diverso tempo, è un’azione studiata e pianificata. Ho cercato di dare una svolta decisa alla mia attività di musicista. Qualcosa che aprisse altre porte e che potesse dare maggiore impulso e sicurezza al mio lavoro.

Hai detto che è stata un’attività pianificata. Puoi spiegarci?
Nulla è stato lasciato all’improvvisazione. Sono partito dall’idea dell’uso di social media nella prassi quotidiana, quindi ho cercato di utilizzarli al meglio. Ho investito in un corso intensivo con un grande esperto di comunicazione: ho studiato vari aspetti della comunicazione, l’utilizzo di programmi a me prima sconosciuti ma indispensabili, tecniche di programmazione di notizie e di web marketing. In base alle conoscenze acquisite ho creato attorno alla mia nuova attività una rete social: pagina Facebook, canale YouTube e sito web dedicato; strumenti di comunicazione diversi ma che sono strettamente legati e dialogano tra loro. Cercate “Imparare a suonare la batteria con Corrado Bertonazzi” e scoprirete un mondo!

Guardando i tuoi video si nota una grande professionalità anche nell’approfondimento delle notizie, non solo nella comunicazione
Devo dire che studio molto per poter produrre i miei lavori, e mi dedico soprattutto ai temi che conosco meglio e nei quali sono più credibile. Se non mi avventurerò mai su temi quali il Jazz – perché culturalmente lontani dalla mia formazione – posso esprimere opinioni con autorevolezza su altri temi che ben conosco. Prova ne è il video che ha segnato la svolta alla mia attività, quello su Ringo Star per intenderci, nel quale asserisco che è stato un grande batterista (cosa che molti sentivano ma che pochi avevano il coraggio di dire perché nel comune pensiero era il Beatles più in ombra). Questo video ha aperto le porte a tutti quelli che la pensano come me ma che finora hanno taciuto. Altri video divulgativi molto apprezzati sono: Lars Ulrich dei  Metallica, Lawrence “Larry” Mullen degli U2… Vuoi sapere una cosa che mi ha sorpreso? Mi è stato commissionato un video su Ian Paice dei Deep Purple.

Video: Ringo Star
[[{“type”:”media”,”view_mode”:”media_large”,”fid”:”10351″,”attributes”:{“alt”:””,”class”:”media-image”,”height”:”269″,”typeof”:”foaf:Image”,”width”:”478″}}]]

 

Un lavoro immenso di approfondimento e studio.
E tieni presente che nel 2017 ho sfornato ben 230 video, puoi immaginare  quante ore ho dormito quest’anno!

Autorevolezza che ti ha portato ad essere chiamato anche da trasmissioni RAI come opinionista.
Non pensavo, ma mi han chiamato, l’ultima volta per la trasmissione KGG di Radio 2, (intervistato da Katamashi e Gianluca Gazzoli) per poter intervenire in trasmissione perché han visto i miei prodotti video in rete. Mi ha fatto davvero piacere, segno che questo impegno porta i suoi frutti.

Prodotti che non sono solo legati a notizie ma che affrontano anche la parte tecnica di come si suona la batteria oltre a corsi veri e propri…
Lo scopo del mio lavoro è, apertis verbis, quello di aprire altre frontiere di lavoro. Quindi a video di notizie, si affiancano anche corsi veri e propri che riesco a vendere on line, oltre veder arrivare nuovi allievi alle mie lezioni anche più motivati rispetto a prima.

Video: Come migliorare la dinamica del groove
[[{“type”:”media”,”view_mode”:”media_large”,”fid”:”10352″,”attributes”:{“alt”:””,”class”:”media-image”,”height”:”257″,”typeof”:”foaf:Image”,”width”:”478″}}]]

Cambiando discorso e per concludere, porti ancora avanti la parte live?
Assolutamente sì! Un legame particolare con Marco Rancati con il quale mi esibisco negli Shout.  Ho fatto il tour con Emmanuel Casto e lo scorso anno ho partecipato al progetto di Linda Sutti.  Cerco di trovare il giusto equilibrio considerando anche gli impegni familiari (ha tre figlie n.d.r.)  tra la parte live, quella dello studio di registrazione (dove è stato registrato l’ultimo disco dei Cani della Biscia), quello delle lezioni e adesso anche quello di questa nuovo spazio che mi sto ritagliando in rete! 

Summertime In Jazz