Ritorna AFA – Attenzione Frequenze Anomale, una delle esperienze musicali “underground” che da più tempo viene portata avanti a Piacenza. Un’esperienza che vedrà una nuova edizione, la settima, proprio questa settimana in quel dei Giardini Sonori nei giorni di venerdì 20 e sabato 21.
Data la particolarità dell’evento, abbiamo cercato direttamente uno dei due rappresentanti di Dabass Crew, la realtà che dall’inizio porta avanti questa esperienza. Stiamo parlando di Emilio Solenghi che ha risposto alla nostra telefonata anche nome del suo “socio” Max Araldi.
“Afa, come da sempre, è un festival di musica elettronica che si differenzia dagli altri perché non è una kermesse djset locali, ma invece un evento che vuole portare situazioni musicali nuove, da fuori, a Piacenza. Questo senza mai ripetere gli stessi artisti due volte”.
Un festival itinerante che tocca ancora i Giardini Sonori…
Si, noi abbiamo cambiato location in pratica ogni due festival, infatti siamo stati anche al Baciccia, e torniamo in Cavallerizza anche in nome non solo di una collaborazione come location ma proprio più in generale per mettere in piedi l’intero evento. Oltre alla collaborazione, con i ragazzi dei Giardini Sonori, ed in particolare con Nicola (Curtarelli. Ndr), è nata un’amicizia molto forte che ci ha portato ad andare oltre il solo discorso legato alla musica.
Quale vuole essere la vostra filosofia?
Vogliamo portare le cose che ci sono nel mercato underground delle piccole etichette e delle autoproduzioni a Piacenza. Questo perché la nostra musica arriva dal sotterraneo e vogliamo che rimanga lì. Anche se i tempi sono cambiati, vogliamo mantenere quel tipo di radicamento da cui siamo partiti con questa idea.
Anche una collaborazione artistica sarà in atto nella due giorni, giusto?
Si, quella con Rexistenz. Tramite questa etichetta abbiamo potuto avere i due gruppi del sabato. Due proposte di techno evoluta, quelle di MZKY e AO34, e mescolata ad altre sonorità elettroniche, tutto live.
E invece come possiamo presentare i live del venerdì?
Intanto ricordo che all’inizio, e se ci sarà spazio anche alla fine, saremo noi di Dabass a partire con la musica, detto ciò venerdì troveremo Alice Kundalini in arte She Spread Sorrow, con un rock noise abbastanza estremo, appena uscita con un album molto bello che meritava di trovare spazio nel nostro AFA. Lei però non sarà la prima, infatti prima di lei ci sarà Artico Culto con una proposta ambient, suoni ricercati miscelati alla techno.
Non solo musica suonata nella due giorni…
No, infatti ci sarà anche un dibattito, il sabato pomeriggio, dedicato al nostro genere a Piacenza, dagli anni ’80 ad oggi. Se non ci saranno defezioni dell’ultimo minuto, ci sarò io, TonyFace Bacciocchi, Nicola Curtarelli e Pietro Corvi. Durante il festival troverete anche i libri di Milano X, un editore che anche lui nella sua filosofia si ricollega con la nostra e con le nostre esperienze.
Ringraziando Emilio e intanto che avevamo il telefono tra le mani, abbiamo dato un colpo di telefono anche a chi è stato citato più di una volta da uno dei due componenti della Dabass Crew, Nicola Curtarelli.
“Per noi non c’era migliore chiusura del progetto Sound Round, legato al rivisitare la musica nelle sue forme più sperimentali attraverso visual ed installazioni e altro ancora, ai Giardini Sonori. Ci piaceva l’idea di avere ancora un festival così poco istituzionale in un luogo invece così istituzionale dato che i locali sono comunali, ma poi oltre a questo è proprio il tentativo di inserire queste sonorità elettroniche a quelli più classici delle band rock, questo anche a fronte di un calo dei gruppi a Piacenza, e di conseguenza le sale prove più vuote. L’idea che appunto ad oggi bisogna prendere in considerazione l’idea di utilizzare gli spazi in un modo diverso anche dal punto di vista musicale”.