I ragazzi di River Life ormai ve li abbiamo presentati tempo fa, ma soprattutto, con il tempo e con gli eventi, si sono saputi presentare da soli nel corso degli ultimi 3 anni di attività dell’associazione.
Stamattina però vi sveliamo il prossimo passo dei ragazzi di Rivergaro, quello che li lega ancora più praticamente e quotidianamente al territorio: la riapertura, sotto la loro diretta gestione, della vecchia scuola di Ancarano.
La scuola di Ancarano, notissima agli abitanti della zona prima come edificio scolastico e poi come la sede di diverse realtà della zona, dopo un periodo in cui si sono alternati alcuni lavori per dargli una nuova veste interna e una “aggiustatina” generale, torna a disposizione di tutti mettendo al centro la musica e attività aperte alla collettività.
Ma dato che le nostre parole non bastano, abbiamo cercato direttamente quelle dei ragazzi e allora Edo Repetti, ovviamente a nome di tutta River Life, ha trovato qualche minuto per spiegarci l’intero contesto: “L’idea di base che ci ha portato ad occuparci della scuola è quella di rimetterla a posto rendendola completamente utilizzabile, farla vivere a pieno rendendolo un vero e proprio centro aggregativo di riferimento giovani e meno giovani, di Rivergaro”.
Un passaggio significativo quello dal creare un evento al gestire un luogo fisso!
Gli eventi sono sempre importanti per noi, però volevamo e ci sentivamo anche in dovere di creare un posto che vada oltre qualche giorno di festa e che sia fisso sul territorio. Un posto aperto tutto l’anno, ad ingresso libero, per tutta la gente di Ancarano, Rivergaro, e tutto il nostro comune. Questa idea di essere aperti a tutti, lo si vede anche dal fatto che non saremo soli, infatti con noi collaboreranno anche altre associazioni, come Ritrovare i valori, ArTre e la Filodrammatica Ancaranese.
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Ad oggi cosa troviamo alla scuola?
Per adesso ci sono due sale al primo piano, rimesse a posto dopo un intervento con fondi regionali da parte del Comune, che nel giro di qualche mese cercheremo di far diventare vere e proprie sale prove, ed una terza saletta che si pensa di predisporla, almeno nei nostri progetti, a sala di registrazione. Anche al piano terra nei mesi passati sono stati svolti dei lavori di muratura, anche con l’aiuto di ragazzi migranti, per renderlo agibile, in modo che ad oggi mancano solo piccoli lavori per quanto riguarda i bagni e la parte elettrica.
Come sarà l’Open day del 29? E dopo quella data?
La scuola sarà aperta dalle 14.30 – 15 e saranno presenti gli insegnanti che saranno a disposizione per informazioni, sia sui corsi propedeutici sia su quelli più professionali, e per provare gli strumenti. Proprio il lavoro passato, ad esempio quello dell’insegnante Maria Giulia Bertuzzi, è la basa da cui ripartiamo, infatti lei, come gli altri docenti, da anni insegna nel nostro comune ed è già conosciuta da molti. Dopo quella data l’idea è quella di inserire ragazzi giovani che possano insegnare e sviluppare una scuola di musica non fine a sé stessa, ma intesa come un luogo dove poter conoscere altra gente, amici, e condividere dei momenti insieme.
Com’è nei vostri progetti la scuola di Ancarano del futuro?
Intanto, come detto sopra, per la parte musicale cercheremo di creare un luogo dove si potrà provare e registrare e non solo imparare, questo cercando una copertura oraria flessibile che però avrà come base l’apertura tutti i pomeriggi e il sabato. Per quanto invece riguarda la parte strutturale, ovviamente nei limiti di quello che è l’edificio, e la parte esterna, vorremmo rivalutare gli spazi sia fisicamente sia concettualmente, utilizzando materiali di recupero e collaborando possibilmente con aziende della zona per creare un posto più usufruibile possibile. Dal punto di vista delle proposte che vogliamo portare, pensiamo a piccoli concerti infrasettimanali, ma anche proiezioni di film all’esterno ad esempio su schermi gonfiabili.