Ormai la festa dei Rebeldes è diventata un punto fisso della primavera piacentina. E allora anche quest’anno torna, nell’ormai consueta location della Coop Sant’Antonio, stasera e domani con tanta musica a corredo dell’evento messo in piedi dai “ribelli”.
Cinque band per due notti live che vi andiamo ad esporre brevemente di seguito.
Il primo gruppo sono i The Ferrets, li conosciamo ormai benissimo e proprio per questo, fino a quando non avremo novità sul lavoro in sala di registrazione che stanno portando avanti, non abbiamo molto da aggiungere al loro punk rock dritto e aggressivo che viaggia dagli anni ’70 ai ’90.
Poi il secondo live della prima sera metterà davanti a tutti le Le Mosche di velluto grigio. Anche per loro le presentazioni le abbiamo fatte in tempi non sospetti per gli altri live che hanno messo in scena in provincia. Al centro c’è il suono dalle chiare provenienza irlandesi, con cui mischiano il rock e il punk dando vita ad un genere nuovo.
Per il sabato i live aumentano e diventano 3.
I primi a salire sul palco saranno i Mitch and The Teekays. Un punk rock, con tracce pop dagli accenti un po’ brit e un po’ USA, con tanta carica positiva che in fondo è la linea che unisce tutti i live della 3 giorni.
A seguire i Lawiers Beaters. Anche loro sono una vecchia (con tutto il rispetto ovviamente) conoscenza nostra e vostra. Dal 2006 portano in giro la loro proposta punk-rock fatta non solo di live attorno a Piacenza ma anche di album registrati e importanti collaborazioni.
L’ultimo live spetterà a lui, il grandissimo Little Taver. Per lui è un ritorno ai Rebeldes. Il Kingo di Radiofreccia è (molto probabilmente) la reincarnazione di Elvis, sicuramente ne è la miglior versione emiliana. Il palco è il suo posto e il rock è il suo genere. Dagli anni ’50 in poi un revival continuo dei grandi pezzi della storia rock ma sempre con quella parlata tipica della nostra terra.