Tendenze: 20 anni per entrare nella storia

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Vent’anni fa era una scommessa piuttosto ambiziosa. Oggi è l’appuntamento più atteso dell’estate piacentina. 

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Tendenze può traslocare e cambiare volto, ma anche questa volta non ha deluso nessuno. I tempi dei live ruspanti sotto alle mura o in riva al Po sono lontani, tuttavia chi c’era li rimpiange senza poter rinunciare all’appuntamento ormai di casa allo Spazio 4. 

Quattro palchi per oltre sessanta proposte musicali, una vetrina su percorsi tematici ed esposizioni, una zona riservata ai mercatini ed una stazione di ristoro pensata per soddisfare tutti i palati (anche vegan, grazie alla collaborazione con l’Horteria).  


[[{“type”:”media”,”view_mode”:”media_large”,”fid”:”1169″,”attributes”:{“alt”:””,”class”:”media-image”,”height”:”419″,”style”:”margin: 5px; float: left;”,”typeof”:”foaf:Image”,”width”:”480″}}]]E’ presto per fare stime e quantificare gli ingressi, ma il bilancio senza dubbio è positivo e di certo le espressioni immortalate dai fotografi sempre in agguato sotto ai palchi parlano più di mille numeri.

La tre giorni ha richiamato un pubblico più che mai eterogeneo, assolutamente in linea con la varietà delle proposte artistiche: si è infatti passati dal metal dei Forgotten Tomb all’hammond-beat dei Link Quartet, dall’elettronica dei Techfood all’hard rock degli Electric Swan, dal surf dei Diabolico Coupè al punk di Lilith & The Sinnersaints. I più curiosi, vagando di palco in palco, hanno quindi avuto la possibilità di spaziare tra sonorità molto distanti tra loro, mentre i “fedeli alla linea” si sono stanziati per seguire le performance strettamente legate al proprio genere di riferimento.

 

[[{“type”:”media”,”view_mode”:”media_large”,”fid”:”1170″,”attributes”:{“alt”:””,”class”:”media-image”,”height”:”460″,”style”:”margin: 5px; float: left;”,”typeof”:”foaf:Image”,”width”:”480″}}]]Degne di nota, tra le tante perle del festival, le reunion ad hoc dei Black Bones, degli Haulin’Ass e dei TFP, gruppi che hanno in qualche modo scritto le pagine della musica piacentina e ci tenevano a dare un personale contributo all’ultimo anno dell’avventura targata 29Cento.

Una gestione che, nel corso di dieci edizioni, si è sobbarcata l’onere di far digerire al pubblico orfano delle mura e della magistrale direzione artistica Tony Face-Galli i numerosi cambiamenti dettati da esigenze tecniche, logistiche ed economiche. Il tutto senza mai perdere di vista l’obiettivo che caratterizza ogni evento pensato dallo staff di Nicola Curtarelli: educare ad una corretta fruizione dell’arte, intesa in senso lato. Tendenze, oggi, non è solo musica. E’ anche fotografia, artigianato, cucina e senso civico. 

E non rappresenta esclusivamente una vetrina sull’underground locale, ma ospita anche artisti che vengono da lontano per arricchirla. Non si sa bene a chi passerà il testimone. Quel che è certo è che 29Cento ha fatto crescere Tendenze e la lascia in ottime condizioni. Non è poco.

 

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Summertime In Jazz