Grande successo per la serata con Costantino D’Orazio per Val Nure Festival
Costantino D’Orazio ha animato Bettola Domenica 14 Luglio
Serata entusiasmante con Costantino D’Orazio a Bettola nell’ambito di Val Nure Festival – Schegge di storia, rassegna organizzata da Fedro Cooperativa con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
La storia dell’arte, ma soprattutto delle emozioni, raccontata dallo storico dell’arte e saggista italiano ha incantato la platea -200 persone circa-.
Attraverso le tecniche, i movimenti, le committenze, i linguaggi o gli stili Costantino D’Orazio tra una battuta e l’altra, ha compiuto un viaggio nel tempo, dall’antichità ad oggi, per scoprire come gli artisti hanno rappresentato le emozioni: l’amore, la dolcezza, ma anche la paura, la rabbia, la forza, il desiderio.
Un viaggio tra capolavori famosi e opere meno note per accompagnarci alla scoperta del desiderio, del delirio, del tormento, dello stupore, del dubbio e dell’allegria.
Sentimenti che l’umanità ha avvertito e considerato in maniera sempre diversa nel corso dei secoli, ma che accomunano tutti quanti noi.
Un viaggio introspettivo che ha svelato come gli esseri umani abbiano avuto bisogno, fin dai tempi antichi, di raccontare le proprie emozioni in un rito che diviene collettivo quando veniamo toccati nel profondo dalle immagini che ci trasmettono gli artisti nel corso dei secoli.
La testimonianza dell’evoluzione degli esseri umani.
La rassegna è stata fortemente voluta dai sindaci di Pontenure, Podenzano, Vigolzone, Ponte Dell’Olio, Bettola, Farini e Ferriere.
I sette comuni coinvolti in questa sfida hanno fatto rete per portare la storia nei territori della Val Nure come una scheggia che lascia il segno e diventa baluardo della cultura in una vallata troppo spesso dimenticata dalle rotte convenzionali.
Davide Rossi, pres. Fedro Coop: “Siamo davvero felici dell’interesse che il critico d’arte Costantino D’Orazio ha riscosso a Bettola.
Il grande storico dell’arte ci ha fatto sognare tra le opere d’arte più belle del nostro patrimonio culturale e ci ha fatto scoprire l’armonia dell’arte. E’ stata una bella occasione di crescita umana e collettiva”