L’ondata Jazz travolge Piacenza
International Jazz day
Dal 2011 l’Unesco ha istituito l’International Jazz day come giornata per celebrare la ricca cultura legata a questo filone musicale e la sua capacità di «unire le persone in tutti gli angoli del mondo».
I festeggiamenti sono globali, Piacenza non si è tirata indietro, e, anzi, ha dimostrato di poter proporre un calendario ricchissimo di eventi che hanno coinvolto un grandissimo numero di musicisti legati alla scena jazzistica piacentina, ma anche provenienti dal Nord Italia in generale, questo grazie alla collaborazione tra il Conservatorio Nicolini di Piacenza e il Piacenza Jazz Club.
I concerti sacri di Duke Ellington – 28 aprile
Il primo appuntamento dell’International Jazz Day è stato il 28 aprile, in una Sala dei Teatini gremita di pubblico, con i monumentali Concerti sacri di Duke Ellington, uno dei veri e propri numi tutelari di questa musica, sotto l’attenta direzione del Maestro Antonio Ciacca, docente del Conservatorio Nicolini di Piacenza e sempre in prima linea nella diffusione del Jazz nella nostra città.
Il concerto è stato il risultato di un grandissimo percorso di organizzazione che ha visto la partecipazione del Placentia Gospel Choir diretto da Francesco Zarbano; di una big band ad hoc composta da studenti e diplomati del Conservatorio Nicolini; ma anche di musicisti della Erios Orchestra, la big band del direttore Mario Biasio, il quale ha eseguito un enorme lavoro di trascrizione delle partiture a partire dalle registrazioni di Duke Ellington.
Per completare l’impressionante dispiegamento di esecutori, si segnala la presenza di un giovane e trascinante ballerino di tip tap, Tommaso Parazzoli.
Dal concerto emerge un meccanismo ben oliato, dove l’apporto di ciascuno è stato necessario per mettere in scena un repertorio corale, che ricorda che il Jazz è soprattutto musica collettiva. Quale modo migliore per celebrare la nascita di Duke Ellington (29 aprile 1899 – 24 maggio 1974)?
Orientamento alle scuole e open day – 29 aprile
Per festeggiare l’International Jazz Day, il dipartimento Jazz del Conservatorio Nicolini, guidato dal Maestro Massimiliano Rolff, ha organizzato un evento di orientamento per i ragazzi delle scuole medie, presentato con la partecipazione di Angelo Bardini, vicepresidente e direttore artistico del Piacenza Jazz Club.
Nella mattinata del 29 aprile, i ragazzi del dipartimento Jazz hanno proposto un itinerario musicale in 8 brani attraverso alcune delle fasi principali della storia del Jazz, illustrando la ricchezza della tradizione culturale di questa musica, una vera e propria piattaforma per il dialogo tra le culture, sottolineando quanto il Jazz resti ancora oggi attuale e in continua trasformazione.
Il pomeriggio è stato dedicato ad un’apertura delle porte del Conservatorio agli interessati ad assistere e partecipare alle lezioni dell’area Jazz.
Concerti itineranti, Jam Session e Jazz party – 30 aprile
Martedì 30 aprile ha visto un’ulteriore interazione tra la musica Jazz e la città: 4 gruppi di studenti dell’area Jazz del Conservatorio si sono esibiti con un variegato repertorio attraverso le vie del centro, animando di note pomeriggio e sera piacentini.
Il concerto di apertura è stato dedicato alla musica vocale eseguita dai Vocalese Unlimited presso la Piazzetta S. Francesco.
A seguire, l’esibizione del gruppo Manteca Revisited, incentrata sul Latin Jazz, che ha fatto ballare Largo Battisti con la sua fusione di musica Jazz e ritmi latini.
La terza formazione, Hammondology, ha avuto come protagonista il trascinante sound dell’organetto Hammond presso Piazza Duomo.
L’ultima tappa dei concerti itineranti è stata il Dubliners Irish Pub, vero e proprio centro della scena jazzistica piacentina, che ospita le quasi settimanali Jam Session seguitissime dai jazzisti piacentini. Il gruppo Djangology ha presentato un concerto dedicato alla figura del leggendario chitarrista manouche Django Reinhardt, primo vero jazzista europeo della storia di questa musica.
La serata dell’International Jazz day non poteva che concludersi con la celebrazione della ricchezza e della varietà della musica Jazz: è seguita una partecipatissima Jam Session, aperta dagli studenti del Conservatorio con successiva esibizione dei Maestri Massimiliano Rolff, Mattia Cigalini e Antonio Ciacca insieme agli studenti.
Per tre giorni a Piacenza si è respirata un’aria internazionale con un grandissimo dispiegamento di musicisti e di improvvisazioni, nella celebrazione di un genere musicale che è soprattutto una cultura e uno strumento di dialogo e partecipazione.
Saverio Greco