Il potere della musica: dialogo con Gianni Azzali

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Il potere della musica: dialogo con Gianni Azzali

Stando agli accordi telefonici dovevamo parlare del programma del Milestone. Un breve riassunto dell’anno appena trascorso e un’anticipazione del programma del 2022.

Ne è venuta fuori una riflessione sulla funzione della musica nel tempo del lock down e della sua funzione terapeutica ora che è possibile fruire di musica dal vivo.

“rivedere le luci accese, le persone sul palco, vedere la gente qui dentro, è stata un’emozione. Devo dire che quando Angelo ed io abbiamo dato il via alla serata inaugurale di quest’anno, beh, un po’ di magone, lo abbiamo sentito, la commozione c’era, eccome”…

“nel periodo del primo lockdown abbiamo fatto qualcosa in streaming, ma suonare davanti al vuoto è una sensazione bruttissima. Cioè, non si ha mica idea cosa significhi finire un pezzo in un locale vuoto, nel silenzio totale”…

“Perchè la musica è fatta di scambio tra chi suona e chi ascolta. E questa sensazione la si prova insieme solo durante le esibizioni dal vivo”…

“… perchè la musica ha questa caratteristica: sono veramente vibrazioni. E’ aria, aria che si sposta. Qualcosa di fisico, che lo senti, lo percepisci….”

“… ad esempio lo sfregolio del crine sulle corde del violino è qualcosa che nessuno stereo riuscirà mai a far percepire. I suoi suoni acuti, sono come delle piccole punzecchiature di aria sulla pelle…”

Molto interessante. il video è lunghino ma si può anche guarda a pezzetti. Provate a dedicare qualche minuto all’ascolto.

Video
Azzali

Però il programma del Piacenza Jazz Club lo mettiamo lo stesso, lo scriviamo qua sotto, che ne dite?

Summertime In Jazz