Corpi vulnerabili, censiti, normati e qualche volta censurati da una variante crudele del nascondino, a cui siamo chiamati a giocare in questa nuova normalità pandemica.

Chi non teme che un’ulteriore forma di oscurità, assiepata nel folto delle tante minacce, raggiunga la tana liberando le altre, condannandoci a rigiocare la partita nel ruolo di chi è costretto a nascondersi?

Un’ombra di recente ci ha provato ma è stata tanata, lo sguardo a Spazio 4 era vigile. Ma quante altre stanno appostate, pronte a scattare, riparate dalla coltre che si addensa sopra città e campagne, alimentata dai miasmi della logistica e del desiderio, dalla solerzia quasi palingenetica con cui gli inceneritori saturano l’aria di tracce di un passato abusivo, di un futuro già deciso?

Siccome gli spettri si fanno corpuscolari e il nascondino sempre più assillante, per il nostro ultimo concerto estivo abbiamo optato per una colata lavica di pailettes: dalla darkwave strobo dei Dead In A Club al queer punk scostumato dei Siouxsie & The Skunks, chiudendo con l’abbraccio caldo dell’IDM onirica di Sacrobosco, nel magma ritroviamo un senso al rituale: spogliare corpi gesti e cuori, perché quando fa così insolentemente caldo il nascondino diventa un gioco del cazzo.

Speriamo vi venga voglia di ballare, più di prima, sempre rigorosamente seduti. L’aria sarà rovente per cui vestitevi poco o non vestitevi affatto.

SIOUXIE AND THE SKUNKS (Queer garage punk, Brescia)

Nuov* per tutt* e soprattutto per noi, Siouxsie and The Skunks è un vestito nostalgico per un’urgenza pressante. È possibile riappropriarsi degli spazi, espressivi ed organizzativi, con la ricetta semplice ed abrasiva del punk primigenio, con quella venatura danzereccia decisamente garage.
If I can’t dance I don’t want your revolution.

DEAD IN A CLUB (Darkwave punk, Piacenza)

Quota local, e che quota con i nostri Dead In A Club, pronti ad una torrida esibizione lancinante. L’ultima volta che li abbiamo visti in un club ci son sembrati tutt’altro che defunti, fin troppo dinamici. Se quel che il nome descrive è vero indossate le protezioni, Spazio4 NON È UN CLUB.

Chill:

SACROBOSCO (IDM – ambient, Bologna)

Al limitare dell’evento, della stagione, a qualche secondo dall’alone sacrale che separa la radura dal fitto della vegetazione, dal limite insensibile tra visione e cecità. Il commiato ideale per la nostra rassegna, monito e auspicio per tutto ciò che può ancora proteggerci.

* INGRESSO GRATUITO *
* La capienza è limitata a 200 posti a sedere, alcuni dei quali saranno a terra sotto il palco (se vuoi puoi portare una stuoia o un cuscino per stare più comod*!). *