Sono stati la prima viola del Teatro alla Scala, Danilo Rossi, che ha diretto la neonata Orchestra Filarmonica del Conservatorio Nicolini, a tenere a battesimo il debutto del nuovo Festival Piacenza Musica.
Un debutto in grande spolvero con il Maestro Danilo Rossi che ha amalgamato, cucito, coinvolto, guidato con piglio istrionico il concerto a tutto vantaggio dell’orchestra che ha espresso timbri, colori e verve comunicativa riuscendo a trasportare e coinvolgere il pubblico.
Un concerto con una dedica importante: “a chi non c’è più” in memoria delle tante vittime lasciate lungo il cammino da questa tremenda pandemia. Una dedica che si è trasformata in lirica con il brano di Paul Hindemith “Trauermusik per viola ed archi” dove, come ha spiegato lo stesso Rossi: ” il compositore ha ricordato la morte di Giorgio V d’Inghilterra. I 4 atti di questo brano coincidono con la notizia della morte, per passare attraverso il ricordo che sfocia in accettazione fino a diventare speranza per la vita ultraterrena.
Video: Paul Hindemith “Trauermusik per viola ed archi”
Il concerto è però iniziato con un brano di Wolfgang Amadeus Mozart: Sinfonia n° 29 in La Maggiore. Un brano vibrante, coraggioso, composto da un Mozart appena diciottenne
Video: Sinfonia n° 29 in La Maggiore di W.A. Mozart
Il programma si è chiuso con “Simple Symphony Op. 4” di Britten anche se non è mancata la sorpresa finale quando è stato proposto come bis “The great gig in the sky” dei Pink Floyd